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Il Consiglio Artico: “Impegno su pace, clima e diritti”

Nella dichiarazione monito dalle comunità native sui metalli pesa

Pubblicato:21-05-2021 16:03
Ultimo aggiornamento:21-05-2021 18:24
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ROMA – I Paesi del Consiglio artico, un forum del quale fanno parte anche Stati Uniti e Russia, si sono impegnati a “mantenere la pace, la stabilità e la cooperazione costruttiva” nella regione e a contribuire al “raggiungimento degli obiettivi dell‘Accordo di Parigi sul clima“. La dichiarazione di intenti è contenuta all’interno di un documento approvato dai Paesi membri al termine della 12esima riunione ministeriale dell’organismo, ieri nella capitale islandese Reykjavik.

Alcuni analisti concordano sul fatto che lo scioglimento dei ghiacci, che si prevede avverrà in misura sempre maggiore nei prossimi anni per effetto del riscaldamento globale, ha accresciuto la competizione tra gli attori della regione, soprattutto in termini di sfruttamento energetico. Sia Mosca che Washington hanno incrementato la loro presenza militare nella zona e anche la Cina, Paese osservatore al Consiglio, ha più volte espresso interesse a sviluppare la sua presenza nell’area.

Nella dichiarazione siglata ieri si evidenzia anche l’importanza di “riconoscere i diritti e le circostanze speciali” nelle quali vivono in popoli originari della regione. La seconda parte del documento è stata redatta proprio da rappresentanti delle comunità dell’Artico, che sono “partecipanti permanenti” al Consiglio, che “hanno accolto” l’operato del Consiglio ma hanno anche espresso preoccupazione su alcuni nodi critici.


“I nativi della regione – si legge per altro nel testo – rimangono tra le popolazioni più esposte a sostanze contaminanti che si accumulano negli alimenti di sussistenza tradizionali”, a cominciare dai metalli pesanti. I “popoli e le comunità” dell’Artico hanno pertanto esortato la comunità internazionale a lavorare sul tema. Il Consiglio artico è stato istituito nel 1996 ed è costituito, oltre che da Stati Uniti e Russia, da Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda e Canada.

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