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VIDEO | A Firenze riapre il complesso del Duomo: “Senza turisti persi 20 milioni di euro”

Da giugno apre weekend: "Si pagherà ogni 'perla' tranne la cattedrale"

Pubblicato:21-05-2020 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:21
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FIRENZE – Dieci giorni gratuiti (con prenotazione on line obbligatoria), poi da giugno tre giorni a settimana, dal venerdì alla domenica. Riaprono domani al pubblico i monumenti del complesso del Duomo di Firenze: la cattedrale, il battistero, il campanile di Giotto e il museo. Rimarrà invece chiusa al pubblico, fino al 18 giugno, la cupola del Brunelleschi per lavori di manutenzione all’impianto di illuminazione, sospesi a causa della chiusura per l’emergenza sanitaria. L’Opera di Santa Maria del Fiore, dichiara il presidente Luca Bagnoli, “riapre seppur con un volto completamente diverso. Il venir meno della stagione turistica avrà un pesante impatto sulla nostra istituzione: 20 milioni di ricavi perduti”, ovvero “come l’impegno di quattro anni di restauri che in queste condizioni sono resi impossibili”. Nonostante questo “riapriamo per dare un segnale di speranza concreto, per dire ai fiorentini e a tutto il mondo che noi ci siamo pronti ad accogliere in sicurezza quanti verranno a Firenze”. Dal primo giugno, quindi subentreranno le aperture solo nel fine settimana (e per il 24 giugno, festa di San Giovanni patrono). Poi, nei mesi successivi gli orari “potranno aumentare progressivamente, in base ai flussi turistici”, si spiega.

Cambierà anche il sistema di bigliettazione: si passerà dal ticket unico, lo slot da 18 euro su 72 ore valido per tutto il complesso artistico, ad un tagliando d’ingresso per ogni singolo monumento. Quindici euro per la cupola, altre 15 per il campanile; l’ingresso al battistero costerà 5 euro, 10 il museo (45 euro per vederselo tutto, in sostanza). Anche per visitare la cattedrale, che resta gratuita, sarà comunque necessario prenotare un ingresso con il giorno e l’ora. Per garantire la massima sicurezza nelle visite, l’Opera ha quindi adottato le misure indicate dal governo lo scorso 17 maggio. In pratica, la gestione controllata e programmata dei flussi attraverso la prenotazione obbligatoria e percorsi a senso unico. Di conseguenza ci sarà una notevole riduzione del numero d’ingressi che passeranno dai 3.500 al giorno con biglietto del 2019, ad un massimo di 1.000 al museo e 80 sul campanile. Per gli altri monumenti potranno salire sulla cima della cupola 304 persone ogni fine settimana (rispetto alle 2.600 al giorno); 1.710 al battistero e 3.750 nella cattedrale (1.500 il venerdì e il sabato, 750 la domenica). Inoltre si potrà salire sulla cupola e sul campanile solo accompagnati in piccoli gruppi. Nel battistero saranno a disposizione delle guide per illustrare il monumento e il restauro in corso, mentre per il momento nel museo il percorso esclude la visita all’ultimo piano non essendoci la possibilità di creare un itinerario a senso unico. L’Opera, infine, come annunciato nei giorni scorsi, “sarà la prima istituzione al mondo ad adottare in ambito museale una nuova tecnologia che permette di mantenere la distanza di sicurezza tra i visitatori“.


IL DISPOSITIVO DI SICUREZZA

Si tratta di un dispositivo di piccole dimensioni (circa 7 per 5 centimetri), fornito gratuitamente ai turisti all’inizio delle visite, che, una volta indossato, segnala con un suono, vibrando e illuminandosi, quando la distanza interpersonale è sotto il metro. Terminata la visita, il dispositivo sarà riconsegnato e sanificato per essere poi riutilizzato. Il sistema è anonimo e non traccia i movimenti né i dati. Oltre alla sanificazione e l’igienizzazione certificata dei locali, all’ingresso dei monumenti, poi, scatterà la misurazione della temperatura. Inoltre sono state dislocate postazioni di sanificazione delle mani (colonnine in eco cartone con gel disinfettanti), le protezioni anti contagio alle biglietterie e al guardaroba. I visitatori, invece, dovranno dotarsi di mascherina protettiva ai sensi della normativa vigente.

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