NEWS:

VIDEO | Fase 2, lo psicologo: “Da litigi a assenza, ecco il rapporto genitori-figli”

A preoccupare di piu' Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), sono gli adolescenti

Pubblicato:21-05-2020 10:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:21
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Genitori, bambini e ragazzi, tutti risentono della pandemia, ognuno a proprio modo, ma a preoccupare di piu’ Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), sono gli adolescenti: “Se da una parte hanno saputo accettare di piu’ questa clausura, dall’altra non hanno accettato la mancanza di un buon rapporto con i genitori. Nelle famiglie ci sono stati molti scontri, molti litigi, e adesso che si sta tornando alla normalita’– ricorda lo psicoterapeuta- con la possibilita’ di uscire, stiamo assistendo a comportamenti di superficialita’ e assenza nei rapporti: ‘Non mi riguarda, io faccio un’altra vita, faccio un’ altra cosa, non mi interessa‘, dicono i ragazzi”.

Secondo l’esperto, andando di questo passo a settembre le relazioni genitori-figli rappresenteranno “un grandissimo problema nelle scuole, perche’ significa che i docenti dovranno farsi carico anche della gestione delle dinamiche che i giovani vivono. È molto complicato”. Certo, ammette Castelbianco, “stare insieme tanto tempo, durante questo periodo di chiusura forzata, ha causato veramente numerosi disagi in famiglia: dalle pessime relazioni fra coniugi al rapporto con i figli. Si e’ passati da un rapporto superficiale in cui ci si limitava a poche domande, del tipo ‘Come stai? Come e’ andata a scuola? Cosa mangiamo?‘, allo stare insieme tutto il giorno. Genitori e figli si sono frequentati senza avere filtri– continua lo psicoterapeuta dell’eta’ evolutiva- e questo ha generato aggressivita’ molto forti”.


LEGGI ANCHE: Rabbia, pianti, disturbi del sonno: il 98% dei pediatri segnala aumento di disagi nei bambini

Volgendo l’attenzione ai bambini piccoli, lo psicologo ricorda che loro sperimentano soprattutto “problemi di sonno, di addormentamento e col cibo. E- precisa- avvertono delle difficolta’ nelle relazioni, perche’ sentono la mancanza degli amici, della scuola e di tutte le attivita’ di condivisione. Sono nervosi- conclude Castelbianco- Questo loro nervosismo, unito a quello dei genitori, porta scintille”.

:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it