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FOTO | “Basta donne che votano” e “Onesti quando ci pare”. A Bologna spuntano finti manifesti Salvini-Di Maio

Nella notte sono comparsi sotto le Due torri finti manifesti elettorali di Salvini e Di Maio in vista delle Europee. "Terroni votatemi", dice il leghista. "Stupidi ma onesti" avverte il leader M5s. Forse partirà esposto

Pubblicato:21-05-2019 12:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:29
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BOLOGNA – A pochi giorni dalle elezioni europee e amministrative, a Bologna spuntano, in via Dante (ma ce n’erano anche in altri punti della città, ad esempio ai giardini Margherita), dei finti manifesti elettorali di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. E ovviamente, sui cartelli, campeggiano degli slogan palesemente falsi e pesantemente sarcastici nei confronti dei leader della Lega e del Movimento 5 stelle, firmati con l’hashtag ‘#castigat‘. Ad esempio, nei ‘suoi’ manifesti Salvini propone ‘più armi nelle scuole‘ e dice ‘basta donne che votano‘, chiedendo anche ai ‘terroni’ di votarlo, mentre Di Maio proclama che gli esponenti del M5s sono ‘stupidi, ma onesti‘, oppure ‘onesti quando ci pare‘. Al momento alcuni dei falsi cartelli sono ancora al loro posto nella bacheca in fondo alla strada, riservata proprio alla propaganda elettorale, mentre altri sono stati affissi su un lampione e su una centralina elettrica. Della vicenda, fa sapere la Questura, si sta occupando la Digos, che sta svolgendo degli accertamenti per risalire agli autori dello scherzo.


Non si fa attendere la replica degli esponenti bolognesi del Carroccio. Comincia il sottosegretario ai Beni culturali, Lucia Borgonzoni, che definisce il gesto “l’ultimo atto antidemocratico ai danni della Lega e di Salvini, che si inserisce in una lunga scia di gesti che contraddistinguono da anni alcune aree antagoniste e non solo, che ruotano attorno al territorio bolognese”. Queste azioni “ingiustificabili- attacca Borgonzoni- sono da condannare senza se e senza ma, e mi aspetto che tutte le forze politiche prendano le distanze”.


Secondo la rappresentante leghista, i contestatori “sono così a corto di idee e argomenti che per colpire la Lega e il programma di buonsenso di Salvini devono ricorrere a manifesti falsi e diffamatori”. Un gesto, afferma, “ignobile e vile, che rappresenta una palese violazione della normativa in materia elettorale e dimostra la pochezza di chi lo fa”. Ora, conclude Borgonzoni, “confido nel lavoro delle autorità per l’identificazione degli autori. Se pensano di intimidirci o fermarci, si sbagliano di grosso”.

Le fa eco la capogruppo del Carroccio a Palazzo D’Accursio, Francesca Scarano, che assicura che “quanto prima saranno rimosse le affissioni abusive e gravemente offensive contro Salvini, effettuate da un gruppo ben identificabile, ‘#castigat'”. Inoltre, Scarano fa sapere che si sta valutando un esposto in Procura, aggiungendo che “in un clima di estrema pochezza e bassezza, con avversari politici pieni di livore e spregio delle regole, il minimo che devono fare i governanti della città è denunciare e contrastare questi atti dannosi per la democrazia. Spero- conclude- che a differenza di ieri, quando neanche una parola si è spesa a difesa delle Forze dell’ordine attaccate da un migliaio di facinorosi, oggi si difenda la legalità”.

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