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In arrivo 30 telecamere per la sicurezza alla stazione Ex Veneta di Bologna

"Entro la fine dell'anno, la stazione

Pubblicato:21-05-2015 16:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:20

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stazione ex veneta2 (2)“Entro la fine dell’anno, la stazione di via Zanolini a Bologna sarà dotata di un sistema di videosorveglianza che monitorerà la fermata sotterranea con 30 telecamere, da un imbocco all’altro e agli ‘sbarchi’ degli ascensori”. È la promessa dell’ingegnere Carlo Alberto Lunghi, direttore dell’esercizio linee della Fer (Ferrovie Emilia-Romagna), intervenuto questa mattina a Palazzo d’Accursio per un’udienza conoscitiva in commissione Mobilità, chiesta dai consiglieri Michele Facci di Forza Italia e Federica Salsi del gruppo misto sulla situazione della ex stazione ‘Veneta’.

Al centro della seduta, il degrado della fermata, punto di passaggio importante nella linea che collega Bologna a Portomaggiore ma che continua a presentare tutta una serie di problematiche per coloro che la frequentano ogni giorno. A testimoniarlo è Fabio Businaro, dell’Associazione pendolari Bologna-Portomaggiore, che spiega come i passeggeri siano costretti ad aspettare nella fermata sotterranea, in mancanza di un atrio, e lì “spesso si verificano molestie e scippi”. Non solo: altri problemi sembrano venire dall’ascensore “costantemente rotto” che non permette l’accesso alla stazione delle persone con difficoltà motorie, la “poca pulizia” e la “mancanza di servizi sanitari da quando è stato chiuso il bar”.

A rincarare la dose sulle pessime condizioni di via Zanolini è Facci, che chiede l’intervento immediato dell’amministrazione: “Bisogna fare una scelta netta. Se si vuol puntare alla mobilità sostenibile, bisogna creare le condizioni migliori per l’utilizzo del trasporto pubblico”. Sulla stessa linea anche Daniele Carella (Fi), che definisce la stazione, allo stato attuale, un “ricettacolo per ogni fetenzia pensabile, contro cui il Comune deve intervenire”. Ma, per il momento, però, c’è la promessa delle telecamere che verrano installate: riveleranno eventuali manomissioni e, controllate da un sistema centrale, “garantiranno l’intervento tempestivo” in caso di necessità. Si parla infatti di tempi inferiori ad un’ora anche nei momenti meno trafficati, grazie alla presenza del personale della società.


Intanto, in attesa che sia messo in funzione il servizio, l’assessore ai Lavori pubblici e Sicurezza, Riccardo Malagoli,  assicura che verrà aumentata temporaneamente la presenza di guardie giurate nella stazione sotterranea. “Il sistema di videosorveglianza è un buon passo in avanti- commenta- chiederemo a breve un incontro con Fer per fare il punto”.  La competenza di Fer però si ferma alle scale della stazione: il resto dell’immobile è nelle mani del Comune, che dovrà occuparsi della riapertura dell’atrio, per dare una sorta di “sala d’aspetto” ai passeggeri. A far pressione sull’amministrazione, perché agisca in tempi brevi, è la presidente del S.Vitale,  Milena Naldi: “Stiamo lavorando per restituire alla zone delle aree calpestabili e verdi; l’Università ha riqualificato parte dello stabile per adibirlo a mensa universitaria e aule, ma ora serve che il Comune faccia qualcosa per riaprire l’atrio che dà accesso diretto alla stazione interrata”.

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