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Condannato a 20 anni Nicolò Passalacqua, che mandò in coma Davide Ferrerio

Il giovane Davide Ferrerio, 21 anni bolognese venne pestato nell'estate scorsa a Crotone a causa di uno scambio di persona: da allora è in coma irreversibile

Pubblicato:21-04-2023 19:54
Ultimo aggiornamento:22-04-2023 16:42
Autore:

davide ferrerio
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di Mario Vetere e Marcella Piretti

REGGIO CALABRIA – Vent’anni e 4 mesi di carcere: questa la pena inflitta oggi dal tribunale di Crotone a Nicolò Passalacqua che l’11 agosto 2022 ridusse in fin di vita il giovane bolognese Davide Ferrerio, aggredito a causa di uno scambio di persona. Il giovane, che è di Bologna e ha 21 anni, da quella data è in coma irreversibile e si trova ricoverato in una struttura. I fatti si svolsero di sera, in una piazza della città di Crotone, dove Ferrerio si trovava in vacanza. La madre, originaria di Crotone, in agosto si era scagliata contro l’indifferenza di quella sera: “Mio figlio è stato visto correre quella sera, con una persona che gli correva dietro. Erano le 20.45, in pieno centro. Ma nessuno ha fatto niente, nessuno ha detto ‘Ehi, ermati’ Mio figlio non sarebbe in coma. Ma in questa città si aspetta il morto, è così da quando ero bambina”.

ALTRI DUE IMPUTATI SONO STATI RINVIATI A GIUDIZIO

Il processo di oggi nei confonti di Passalacqua si è svolto con il rito abbreviato. L’imputato, 23 anni, è stato riconosciuto responsabile del reato di tentato omicidio aggravato. Gli altri due imputati, Anna Perugino di 41 anni e Andrej Gaju di 34 anni, sono stati rinviati a giudizio e hanno scelto, però, il rito ordinario.


TENSIONI AL PROCESSO

Al processo ci sono state molte tensioni. In particolare, a un certo punto i familiari di Passalacqua hanno incrociato quelli di Davide fuori dal Tribunale di Crotone e tra loro sono volate parole gravi. Il fratello di Davide, Alessandro, ha raccontato anche di minacce di morte. Tanto che gli avvocati della famiglia hanno avvisato la Polizia e chiesto una scorta per il ritorno a Bologna.

Il perdono e la redenzione sono doni speciali, quasi divini. Ma senza pentimento tutto diventa molto più difficile.

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