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Bianchi: “Inseriti nelle nostre scuole 16mila studenti ucraini, ma servono risorse”

"Se la crisi ucraina dovesse perdurare, ci vogliono risorse in termini di persone e supporto con il territorio", ha detto il ministro

Pubblicato:21-04-2022 11:37
Ultimo aggiornamento:27-04-2022 13:45

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ROMA – Secondo i dati rilevati ieri alle 16, gli studenti ucraini inseriti nei percorsi scolastici italiani sono 16.045, con un flusso che si è stabilizzato sui circa mille studenti al giorno. “Con questo ritmo, a settembre dovremmo arrivare a 28-30 mila studenti. Sulla base dei 96.989 ingressi registrati dal ministero dell’Interno, 35mila sono minori”, ha precisato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervenuto questa mattina in audizione alla Camera presso la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza sulle iniziative adottate a favore dei bambini e dei ragazzi ucraini.

“Questa crisi si inserisce alla fine di un anno scolastico in cui abbiamo fatto di tutto per tornare in presenza. Abbiamo costruito un’emergenza su un’emergenza– ha aggiunto il ministro- Se la crisi ucraina dovesse perdurare, ci vogliono risorse in termini di persone e supporto con il territorio. L’ho già fatto presente al Mef”.

Sul totale di 16mila studenti, 7615 sono stati inseriti alla primaria, 3175 all’infanzia, 3911 alle medie e solo 1344 alla secondaria di secondo grado. “Quindi più del 90% ha tra i 3 e gli 13 anni“, ha precisato Bianchi, che ha poi ricordato le differenze territoriali di distribuzione degli studenti, che seguono la densità di insediamenti della comunità ucraina in Italia: il 22% di studenti è in Lombardia, il 12% in Emilia-Romagna, mentre in Sardegna solo l’1% e in Sicilia e Puglia il 3%. La concentrazione è ancora più evidente se si analizza la distribuzione per province: in Abruzzo sono principalmente a Pescara, in Campania a Napoli, in Calabria a Vibo Valentia, nel Lazio, Roma ospita il 66% di studenti.


“Una mappa che coincide con le comunità ucraine- ha detto Bianchi- Abbiamo disposto 1 mln per l’assistenza linguistica, ma non ci dovrà essere una competa integrazione linguistica, perchè questi studenti devono continuare ad utilizzare anche la loro lingua. L’idea del governo ucraino è che questi studenti sono qui solo temporaneamente, poi torneranno, quindi non devono dimenticare la loro lingua. Il governo ucraino ha una piattaforma per i ragazzi della secondaria, perchè possano continuare con la loro didattica”. Per questo in pochissimi hanno chiesto asilo, “perchè l’assunzione di base è che ritornino. C’è una situazione transitoria, e quindi abbiamo attivato una pedagogia del ritorno, a differenza degli altri studenti profughi accolti perchè vogliono rimanere“.

Il ministro dell’Istruzione ha poi aggiunto che il Piano Estate di quest’anno sarà “rivolto all’integrazione sociale dei ragazzi ucraini“. Bianchi ha poi sottolineato che l’accoglienza è stata possibile “grazie all’uso massico delle competenze del personale Covid, che a settembre non avremo più. Ci sarà quindi un problema in termini di numeri di personale ma anche di conoscenze”.

Il ministro ha poi aggiunto che tutti i ministri dell’Istruzione europei sono in colloquio continuo con l’Ucraina e che martedì prossimo la viceministra ucraina sarà ricevuta dal ministero dell’Istruzione italiano.

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