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Boom Appennino: giovani tornano a vivere in montagna. E la Regione rende stabili i contributi

Sono quasi 700 le coppie che hanno ottenuto il finanziamento per restare o trasferirsi nell'Appennino emiliano-romagnolo. Bonaccini: "Stanzieremo 10 milioni ogni anno"

Pubblicato:21-04-2021 14:38
Ultimo aggiornamento:21-04-2021 14:38
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BOLOGNA – Non si ferma il boom dell’Appennino, non solo come residenza estiva degli emiliano-romagnoli, ma anche come luogo dove andare vivere in epoca di pandemia e cambiamento climatico. Aspettando il prevedibile sold out sulle case vacanze anche la prossima estate, la Regione ha deciso di rendere stabile il fondo da 10 milioni di euro per incentivare le giovani coppie a vivere in montagna: anche per i prossimi anni, annuncia il presidente Stefano Bonaccini, l’incentivo sarà confermato.

“Segnalerò al Governo questa misura- fa sapere il governatore- non vogliamo insegnare niente a nessuno ma ha avuto un boom difficilmente prevedibile. Se a livello nazionale venisse preso un provvedimento simile ne beneficerebbero ben altre realtà”. Con la seconda tranche di contributi, salgono a 687 (341 avevano usufruito della prima) i nuclei ‘finanziati’ per restare o trasferirsi in montagna, ristrutturando o acquistando una nuova casa, in una graduatoria che comprende ben 2.310 domande presentate. L’età media dei beneficiari è 32 anni, nove su dieci hanno figli. Sul totale, il 70% già viveva in zona ma ne ha approfittato per ‘metter su famiglia’, la stragrande maggioranza del resto viene dalle città.

In Appennino l’estate scorsanon si trovavano appartamenti in affitto e sarà così anche quest’anno, ma non è solo il Covid”, sottolinea Bonaccini commentando il provvedimento. “Stiamo parlando di ristrutturazioni o acquisti per restare o andare ad abitare in montagna. Avere fino a 30.000 euro a fondo perduto a copertura fino al 50% della spesa per molti è una opportunità unica, poi sicuramente la pandemia ha contribuito”. Per la Regione è anche un modo per incentivare l’edilizia e l’indotto delle piccole imprese collegate. “Questi 700 contributi- sottolinea ancora il governatore- saranno 700 cantieri aperti per fare ripartire lavoro ed imprese”.


L’annuncio della conferma degli aiuti è arrivato oggi in conferenza stampa. “Lo avevamo detto e oggi ufficializziamo l’impegno allo scorrimento della graduatoria per le giovani coppie”, esordisce l’assessore alla Montagna, Barbara Lori. “Mettiamo a disposizione altri 10 milioni di euro per altre 346 giovani coppie che hanno scelto di vivere in Appennino”. L’obiettivo è “rianimare tanti borghi con la presenza di giovani” e posare un “pilastro significativo alla lotta dello spopolamento”. Un’azione che la Regione sta cercando di perseguire anche con altri provvedimenti, come gli sgravi Irap (“ossigeno vero da tre anni a questa parte”, dice Bonaccini).

Dei 687 interventi complessivamente finanziati dalla Regione 68 riguardano il piacentino, per 1,9 milioni, 123 l’Appennino parmense (3,5 milioni), 124 il reggiano (3,5 milioni), 112 il modenese (3,2), 84 la provincia di Bologna (2,4), 94 quella di Forlì-Cesena (2.7), 33 la provincia di Ravenna per 977.061 euro, infine 49 gli interventi totali nel riminese per 1,4 milioni di euro. Certo, restano alcuni problemi per chi decide di trasferirsi in montagna. Oltre ai collegamenti tra gli aspetti critici c’è la copertura con la banda ultralarga, tema portato alla ribalta negli ultimi mesi anche dalla necessità della dad e del lavoro da casa. “È evidente che è un tema complesso, ma c’è un impegno straordinario per accelerare“, assicura in proposito Lori.

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