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Agricoltura, Anbi: “Innovazione tecnologica per risparmio idrico”

Gargano: "L'obiettivo è migliorare la competitività del sistema"

Pubblicato:21-04-2021 13:04
Ultimo aggiornamento:21-04-2021 13:05
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ROMA – “Occorre investire sulle infrastrutture tecnologiche per rendere competitivi i sistemi irrigui, garantendo un importante risparmio di acqua che risulterà essere decisivo per l’intero settore agricolo”. Così Massimo Gargano, direttore generale Anbi, al webinar ‘Il valore dell’acqua 4.0′, organizzato dall’Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, tenutosi in diretta streaming.

“Qual è l’innovazione necessaria da introdurre per rendere la filiera agricola competitiva sul mercato con valori in grado di spostare la competizione dai costi alla qualità?”. Questo l’interrogativo posto da Gargano, il quale ha sostenuto che “sia necessario accelerare questo percorso, instaurando confronti costruttivi con imprese innovative, istituzioni e consorzi di bonifica. Anbi è responsabile di una rete di bonifica lunga 200mila chilometri. Occorre fare in modo che i consorzi costituiscano un valore aggiunto per l’economia italiana al pari della rete autostradale e sanitaria”.

BATTISTIONI: “DAL MINISTERO 150 MILIONI PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ DEL COMPARTO AGRICOLO”

All’iniziativa è intervenuto anche Francesco Battistoni, sottosegretario di Stato al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali: “Ho avuto modo di confrontarmi con Anbi e continueremo a farlo analizzando la situazione delle singole regioni italiane. Il mondo agricolo è stato decisivo anche in tempi di pandemia con 70mila imprese che hanno continuato a produrre, contribuendo al 25% del Pil italiano. Questa loro attività a oggi continua ad avere standard elevati anche grazie ai consorzi di bonifica che svolgono un ruolo determinante in termini di risparmio idrico e di gestione di questa risorsa che purtroppo non è infinita. Il ministero finanzierà una serie di progetti volti a investire sull’innovazione tecnologica per rendere ancora più efficiente il sistema irriguo”. “Inoltre- ha detto ancora Battistoni-grazie al Piano rurale nazionale abbiamo previsto un finanziamento da 150 milioni per rendere più competitivo il comparto agricolo. Tutte queste azioni possono portare a un risparmio di circa 300mila metri cubi di acqua ma, oltre a queste misure, è necessario cogliere anche le nuove sfide”.


VACCARI: “RENDERE L’AGRICOLTURA COMPETITIVA SUL MERCATO”

Secondo Stefano Vaccari, direttore generale del Crea, ente di ricerca dedicato all’agroalimentare, “bisogna intervenire al più presto per rendere l’agricoltura competitiva sul mercato. Come Crea abbiamo contribuito a dare vita a diversi progetti che vanno verso questa direzione: ‘Agridigit‘ è una piattaforma che consente agli imprenditori agricoli di avvalersi di prodotti e di una modellistica utile a prevenire lo stress idrico dei canali irrigui, prevedendo modelli di resistenza per arginare l’eccessivo consumo di acqua. Tuttavia non dobbiamo focalizzarci soltanto sul risparmio ma è fondamentale investire anche sulla qualità della risorsa idrica destinata al riuso agricolo”.

LA STARTUP ‘FINAPP’

Durante l’evento è stato, infine, presentato il progetto messo in atto da una startup innovativa. Luca Stevanato, fondatore della startup ‘Finapp‘, ha spiegato che “grazie ai raggi cosmici e ai neutroni, attraverso cui è possibile misurare con precisione quanta acqua debba essere impiegata per determinate funzioni, abbiamo dato vita a una nuova tecnologia che è stata messa a disposizione dell’agricoltura di precisione. Quest’ultima, grazie a questo processo, è in grado di comprendere, per esempio, quanta acqua dovrà utilizzare per le piante, compatibilmente al benessere del suolo”.

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