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Il centrosinistra farà le primarie per il sindaco di Roma: previsti 200 gazebo in città

I candidati dovranno firmare una carta di intenti con dei punti programmatici di base capaci di garantire tutte le forze politiche di centrosinistra

Pubblicato:21-04-2021 10:13
Ultimo aggiornamento:28-04-2021 13:40

PRIMARIE PARTITO DEMOCRATICO
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ROMA – A notte fonda, quando era scoccata l’ora del compleanno di Roma, il centrosinistra capitolino ha tirato le redini di tre ore di riunione e deciso: si faranno le primarie per individuare il prossimo candidato sindaco della Città Eterna. Senza troppo entusiasmo Verdi, Articolo 1, Sinistra Italiana, Leu, Psi, Radicali, Movimento Pop, Volt e tre associazioni hanno seguito la strada indicata dal Pd e sposata con convinzione da Liberare Roma. La proposta del segretario romano dei dem, Andrea Casu, di primarie il 20 giugno non ha fatto breccia nei cuori delle varie componenti della coalizione, che però hanno dovuto prendere atto di due elementi: l’impossibilità di tenere testa al mantra ‘le primarie sono nello statuto del Pd‘, la necessità di non frantumare ulteriormente un campo che si è ristretto dopo gli addii di Calenda, Italia Viva e probabilmente di +Europa, che non era al tavolo.

E allora saranno primarie, il 20 giugno, con candidature da presentare entro il 20 maggio e 200 gazebo (questo il numero ventilato nella riunione) in città. Perché le primarie non siano solo una conta interna, che finirebbe per allentare ulteriormente un elettorato già segnato dall’antipolitica che fece vincere i 5 Stelle nel 2016, “c’è bisogno di allargare lo sguardo, parlare di città e di visione”, hanno detto in coro quasi tutti i 40 invitati presenti, con Articolo 1 che ha proposto una giornata di ‘Primarie delle idee’.

La risposta starà nella stesura di una carta di intenti, che i candidati alle primarie dovranno firmare, che conterrà dei punti programmatici di base capaci di garantire tutte le forze politiche di centrosinistra, a prescindere dal candidato (che comunque manterrà una quota di autonomia) che correrà per il Campidoglio. Il documento sarà redatto dai capogruppo in Assemblea capitolina e dai presidenti di Municipio: venerdì ci sarà la prima riunione, dove si imbastirà anche un percorso d’apertura alla società civile sulla costruzione del programma. Martedì, invece, si parlerà di regole delle primarie, sarà costituito un comitato dei garanti (con personalità di alto profilo) e il gruppo organizzativo.


Entro la fine del mese tutto dovrà essere definito, e partirà il countdown per le candidature. A cominciare da quella democratica dell’ex ministro del Mef, Roberto Gualtieri.

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CITTADINI INVOCANO ZINGARETTI SINDACO, LUI: MI FA MOLTO PIACERE

Zingaretti sindaco, Zingaretti sindaco”. Il coro, con la voce di alcune anziane, arriva subito dopo l’applauso degli abitanti degli edifici presenti alla visita del presidente della Regione Lazio ai nuovi giardini dei palazzi Ater di via di Valle Aurelia, a Roma. “Si, li ho sentiti- ha risposto Zingaretti a chi gli faceva notare il coro degli abitanti- Fa piacere il calore delle persone in un momento come questo. E sono contento che il lavoro di riorganizzazione della Regione di questi 7 anni cominci a produrre i suoi frutti e il riconoscimento dei cittadini. E ovviamente questo mi fa molto piacere”.

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