BOLOGNA – Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, non nasconde una certa delusione per la mancata riapertura al 100% delle scuole superiori: dal Governo arriverà infatti una soluzione più flessibile con la possibilità di aprire in presenza dal 60% in su dal 26 aprile. Il punto è che “c’è un tema serio che riguarda i trasporti nelle città. Anche facendosi aiutare dai privati, come faremo in Emilia-Romagna, c’è un problema nelle ore di punta”, spiega Bonaccini questa mattina a Skytg24. Però “mi sarei aspettato un po’ più di flessibilità sul fronte scuola- aggiunge- per diluire le ore delle lezioni. Andiamo verso la bella stagione e secondo me serviva una flessibilità negli orari della scuola”.
Dal mondo dell’istruzione, concede il governatore dell’Emilia-Romagna, “pongono questioni certamente legittime, ma si poteva e si potrebbe diluire gli orari, come in alcuni territori accade ristretto ad alcuni orari primo-pomeridiani. Non c’è mica bisogno di arrivare al tardo pomeriggio o alla sera…”. Gli ingressi scaglionati, ragguaglia comunque Bonaccini, “sono presi in considerazione, non credo ovunque nel paese e comunque si potrebbe cercare uno scaglionamento migliore”.
LEGGI ANCHE: Ecco il nuovo decreto riaperture: spostamenti, green pass, scuola in presenza e sport
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it