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VIDEO | Coronavirus, ‘IdO con Voi’: l’équipe di esperti è in videoconferenza con le famiglie

Vanadia (neuropsichiatra IdO): "In emergenza pensiamo alle azioni in base ai bisogni dei genitori e degli operatori per l'infanzia"

Pubblicato:21-04-2020 16:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:11

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ROMA – Disponibilità, professionalità, confronto, ascolto e aiuto. Ecco le cinque parole chiave del servizio ‘IdO con Voi’, che l’Istituto di Ortofonologia ha sviluppato all’interno di una più ampia cornice progettuale del Mistero dell’Istruzione, in collaborazione con la Società italiana di pediatria.

È un servizio gratuito di supporto, rivolto principalmente alle famiglie di minori in condizioni di disagio e/o disabilità, attivo 7 giorni su 7. Il genitore interessato potrà contattarlo tramite email o messaggi telefonici (sms e whatsapp), ma a chiedere aiuto sono stati anche tanti insegnanti ed educatori.


‘ESPERTI E FAMIGLIE’ IN VIDEOCONFERENZA

Da una settimana il servizio dell’IdO si è arricchito di una importante novità: “Dall’esperienza di oltre un mese di ‘IdoO con Voi’ e dal confronto costante tra gli operatori coinvolti – racconta Elena Vanadia, neuropsichiatra infantile dell’IdO – è nata l’idea dello spazio in videoconferenza ‘Esperti e famiglie’, rivolto a gruppi di genitori e operatori per l’infanzia che condividono uno stesso argomento di interesse e necessità”.

6 LE AREE TEMATICHE

In totale sono sei gli spazi messi a disposizione e focalizzati su aree tematiche differenti: la gestione della rabbia e dell’aggressività; la gestione delle emozioni nella fascia d’età 0-6; la difficile esperienza genitoriale in tempo di pandemia; le difficoltà di apprendimento; i disturbi dello spettro autistico; le famiglie adottive; infine, le famiglie di bambini e ragazzi con plusdotazione intellettiva.

“Sono spazi di ascolto attivo, di incontro e confronto, e anche di risignificazione – spiega la neuropsichiatra – spazi di aiuto reciproco da parte di esperti che in co-conduzione portano avanti ciascun gruppo per tre incontri”.

Alla luce della tradizione e dell’esperienza dell’IdO con le attività gruppali e con le situazioni di emergenza, “abbiamo voluto attualizzare e innovare la proposta di supporto – chiarisce Vanadia – per rispondere alla situazione contingente che ci obbliga a ripensare l’assistenza e la riabilitazione, investendo sulle risorse umane e relazionali familiari”.

L’IdO mette a disposizione degli italiani una équipe multiprofessionale, per garantire un’assistenza globale che avviene a distanza e nel rispetto dei percorsi eventualmente già intrapresi, nonché delle situazioni specifiche.

“Nell’emergenza ci sono azioni che vanno attivate tempestivamente secondo protocolli preesistenti, come ci insegnano i colleghi dei reparti di emergenza-urgenza, rianimazione e le istituzioni come la protezione civile; poi ce ne sono altre che devono essere pensate e pianificate solo in rapporto all’analisi del bisogno specifico. A queste bisogna rispondere con serietà, rigore e dinamicità, sempre nel pieno rispetto dell’individualità e della complessità, che oggi riguarda l’esperienza nuova e per molti aspetti drammatica dei bambini, dei ragazzi e dei loro genitori”.

Vanadia segue il gruppo per la gestione delle emozioni 0-6. “È composto da due coppie di genitori, una mamma, un’insegnante di sostegno, un’educatrice di nido e una pedagogista. È condotto da un neuropsichiatra e una logopedista con particolare esperienza in questa fascia d’età. Il primo incontro è stato chiaramente un primo momento di conoscenza, ma già subito anche di condivisione e confronto. Da prospettive differenti è stato possibile osservare la sfera emozionale dell’infanzia – racconta la neuropsichiatra infantile dell’IdO – ed è stato interessante il movimento che si è creato, che ha portato le mamme a sentirsi unite nella difficoltà e, quindi, non sole in un periodo che impone isolamento e solitudine.

I genitori si sono confrontati con gli educatori e viceversa – continua Vanadia – per capire ciascuno le difficoltà e le esigenze e le proposte reciproche. Tutti noi siamo stati portati ad arricchire quello spazio personale, peripersonale e sociale dentro cui, se non diamo residenza alle esperienze personali che stiamo vivendo – conclude – sarà difficile svolgere in modo costruttivo il proprio ruolo e rimanere quello stabile punto di riferimento di cui i più piccoli hanno bisogno, ora più che mai”.

Per partecipare al nuovo servizio ‘Esperti e famiglie’ dell’IdO basta registrarsi, mandando una mail a riabilitazioneminori@ortofonologia.it.

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