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Roma, rivoluzione per i rifiuti: arriva bando Ama per 2,4 milioni di tonnellate (ora in mano a Cerroni)

ROMA - Se sarà l'inizio dell'era post Manlio Cerroni

Pubblicato:21-04-2015 06:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:16

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AmaROMA – Se sarà l’inizio dell’era post Manlio Cerroni nella gestione dei rifiuti di Roma solo il tempo potrà dirlo, sicuramente quello che si accinge a mettere in campo l’Ama e’ un atto rivoluzionario rispetto al passato. La municipalizzata capitolina dei rifiuti sta per mettere a bando la prossima settimana una gara ‘storica’, che riguarda le circa 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati di Roma che dal 2009 vengono trattate nei due impianti di trattamento meccanico biologico di Malagrotta, e dal 2013 anche nel tritovagliatore di Rocca Cencia, che fanno capo al ‘Supremo’.

Dopo sei anni di contratti a trattativa privata, e in alcuni casi di ordinanze, che hanno consentito all’avvocato Cerroni di occuparsi del trattamento di quasi un terzo della produzione capitolina di immondizia, si volta pagina. Ama per la prima volta lancerà una competizione su questa fetta di rifiuti proponendo un accordo di programma per quattro anni, che in totale fa 2,4 milioni di tonnellate da trattare e successivamente smaltire nei termovalorizzatori italiani (e non solo), pari circa alla quantità prodotta da Roma in un anno e mezzo.

L’annuncio e’ arrivato direttamente dal presidente di Ama, Daniele Fortini, nel corso di una riunione con le organizzazioni sindacali, come apprende l’agenzia Dire: “Nei prossimi giorni Ama pubblicherà un bando ai sensi dell’articolo 59 del codice degli appalti, con cui sara’ selezionata una pluralità di fornitori per servizi di trattamento e smaltimento di una parte dei rifiuti indifferenziati di Roma. Per la prima volta da 38 anni la società mettera’ a gara tutti i rifiuti indifferenziati e non trattati nei propri tmb, evitando così di consegnarli per vie spicce all’avvocato Manlio Cerroni senza una procedura di gara”.


La “svolta epocale”, come la definisce il numero uno della municipalizzata, e’ consentita “grazie all’iniziativa del governo Renzi che con l’articolo 35 comma 6 dello sblocca Italia ha stabilito che l’Italia è una, chi ha bisogno di utilizzare impianti di recupero energetico dei rifiuti può farlo nell’ambito nazionale e chi ha disponibilita’ di ricevere rifiuti da trattare per recuperarli a fini energetici può offrirsi. […]

(Prosegue nel notiziario DIRE in abbonamento)

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