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Conte: “La missione Covid russa a Bergamo? Solo sanitaria, totale trasparenza”

Il leader M5S era premier quando due anni fa Putin inviò un gruppo di sanitari, scortato da militari, nella città lombarda in piena emergenza

Pubblicato:21-03-2022 13:30
Ultimo aggiornamento:21-03-2022 19:54

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NAPOLI – “L’aggressione militare della Russia va assolutamente condannata senza se e senza ma. Questa aggressione contrasta qualsiasi principio di diritto internazionale”. Così il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervenuto a margine della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera a Napoli. “Qui si tratta evidentemente di lavorare tutti, anche la Cina. Io ritengo che il presidente Xi Jinping e la Cina possano avere un importante ruolo per indirizzare questo conflitto a una soluzione politica“, sottolinea l’ex premier.

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Conte risponde anche alle domande sulla missione della Russia di due anni fa a Bergamo, in piena emergenza per la prima ondata di Covid. La vicenda è tornata di attualità dopo le accuse del dirigente russo Alexei Paramonov all’Italia e in particolare al ministro della Difesa Lorenzo Guerini. “Questa vicenda è molto chiara e trasparente, in un momento di estrema difficoltà c’è stata, da parte della Russia e di Putin, in particolare, l’offerta della disponibilità di mandare un gruppo di sanitari, scortato dai militari, in ragione della grande esperienza da loro maturata in questo settore nelle precedenti pandemie. Quindi avvertii anche il ministro della Difesa, avvertii gli altri ministri e accettammo questo aiuto, questo gesto di solidarietà”.


Tra gli altri, il segretario del Pd Enrico Letta, dopo le parole di Paramonov, aveva adombrato dubbi sulle “reali intenzioni di quelle missioni di aiuto sanitario”. A quei tempi, Conte era il premier del cosiddetto governo giallorosso. “Mi sembra che, al di là dei complottismi e delle situazioni di chi fa dietrologia – spiega il leader del M5S -, sia il ministro della Difesa che i direttori dei servizi di intelligence, davanti al Copasir, abbiano chiarito che questa missione ha avuto solo uno sviluppo in ambito sanitario. Direi che tutte le insinuazioni, le allusioni, le preoccupazioni che oggi sorgono non hanno alcun fondamento, stando a tutti i dati raccolti”.

Conte dice di non essere preoccupato, perché “c’è una relazione del Copasir che ha ascoltato sia i direttori dell’intelligence sia il ministro della Difesa. Non ci sono stati mai elementi per pensare che questa missione russa sia stata confinata al di fuori dell’ambito sanitario”.

“UNIONE EUROPEA PUÒ FARE MOLTO, SERVE UNITÀ”

Sul conflitto in Ucraina, per il leader pentastellato, “l’Unione europea può fare molto, può continuare a mantenere assolutamente unitaria la reazione e la risposta ferma per condannare e contrastare questa aggressione militare, per cercare di indirizzare verso una soluzione politica un conflitto militare che non può avere un esito positivo per nessuno”. “È importante rimanere compatti – conclude Conte -, mantenere la coesione anche nell’applicazione delle misure di reazione che abbiamo già predisposto, coinvolgendo tutti gli attori internazionali verso questo obiettivo: trovare una soluzione politica”.

RENZI: “SERVE COMMISSIONE INCHIESTA SU GESTIONE COVID, SU RUSSI RISPONDA CONTE”

Quanto alle polemiche russe sull’arrivo dei soldati da Mosca, “voluto da un accordo tra Putin e Conte, penso che la domanda sul senso ultimo della missione, domanda che si è posto Giorgio Gori, sindaco della città più colpita dal Covid, Bergamo, sia una domanda cui può rispondere solo l’ex premier Conte. Continuo a non capire perché sulla gestione della pandemia Covid si rifiuti di fare una commissione parlamentare d’inchiesta che sarebbe molto utile per fare chiarezza“. Così Matteo Renzi nella sua enews.

CONTE: “FAVOREVOLE A DISCORSO ZELENSKY AL PARLAMENTO

“L’iniziativa del parlamento? Sono favorevole“. Dichiara Conte, interpellato, a margine di un incontro con i cittadini di Caivano (Napoli), sul discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al parlamento italiano, atteso per domani. “Sentiremo la voce di Zelensky, che in questo momento è sotto attacco. Si tratta – aggiunge – di un governo legittimo, democratico, che però è sotto il giogo di un’occupazione che sta ovviamente causando tantissime vittime, una carneficina che deve smettere al più presto”.

CONTE: “SOLUZIONE POLITICA UNICO ORIZZONTE, USARE ARMI DIPLOMAZIA

Siamo assolutamente fermi nella condanna della Russia per questa aggressione militare e per questa invasione assolutamente non provocata e ingiustificata. Stiamo sostenendo e manifestando tutta la solidarietà, anche con aiuti concreti, alla popolazione ucraina, però, allo stesso tempo, dobbiamo lavorare perché dal nostro governo, dall’Italia, l’Unione europea e la comunità internazionale, quindi a tutti i livelli istituzionali, ci sia la massima pressione per indirizzare il conflitto verso una soluzione politica. Non c’è altro orizzonte che una soluzione politica”.

Per l’ex presidente del Consiglio occorre “lavorare per la ripresa dei negoziati e per offrire un futuro pacifico all’Ucraina nel segno dell’autodeterminazione. La guerra non può che portare morti, distruzione, desolazione e sofferenza, l’unica possibilità è lavorare per uno sbocco pacifico per la composizione di questo conflitto. E lo dobbiamo fare con le armi della diplomazia”.

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