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VIDEO | Roma, San Basilio raccontato in musica: ‘Itaca’ è un viaggio in periferia

Il quartiere nell'album del cantautore Alessandro D'Orazi

Pubblicato:21-03-2019 18:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:16

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ROMA – Ulisse è un personaggio della mitologia greca che tutti, chi più chi meno, abbiamo studiato. Originario di Itaca, è uno degli eroi narrati da Omero nell’Iliade e nell’Odissea: dopo lunghe peripezie, riesce a tornare a casa.

Giuseppe Ulisse è quello che si può chiamare un buon’uomo. Sfortunato, ma capace di tirarsi sempre su, nonostante le difficoltà incontrate. Conosciuto e amato da tutti a San Basilio, tira avanti vendendo quanto la gente del posto gli regala: libri, scarpe, vestiti, giornali, giocattoli.


Itaca e Ulisse (Giuseppe): da qui è partito il ‘viaggio’ di Alessandro D’Orazi, cantautore romano, nato, cresciuto e abitante ancora oggi a San Basilio, che lo ha portato a incidere un album, anzi un ‘concept album’, in cui racconta il suo quartiere. Con ironia, sarcasmo e poesia. Musicista, compositore, cantante, per il suo quartiere, per San Basilio, ha fatto molto, sempre attraverso la sua musica: progetti con le scuole, con i giovani della zona. E ora di San Basilio ne racconta segreti, vizi, problemi e pregi.

IL PROGETTO ITACA

“Il progetto ‘Itaca’ nasce per una mia esigenza di raccontare la periferia, non attraverso i luoghi ma attraverso le persone”. Da qui, spiega D’Orazi, che da queste parti ha pure una scuola di musica, insieme ad Edoardo Vianello, “la mia idea di raccontare personaggi. L’ho fatto attraverso canzoni e altrettante cartoline che ha realizzato per me l’illustratrice Miriam Piro. In ogni cartolina è impressa l’immagine dei personaggi” che ha scelto di cantare. E’ un album da ascoltare…e da vedere.

Particolare la scelta del titolo del disco: “L’ho chiamato ‘Itaca’ per raccontare l’Odissea di questo personaggi” e nello specifico di “Giuseppe Ulisse, un signore semplice che si è separato dalla moglie”. ‘Peppe’, così è affettuosamente chiamato dagli abitanti di San Basilio, è un ultrasettantenne che gira per il quartiere con un carrello “in cui mette tante cose che gli regalano. E se le rivende”. Ecco, continua, “queste sono tutte storie reali, nulla di inventato”.

Come per ‘Supplì’, anche lui protagonista del disco: “Dopo aver preso psicofarmaci lo viene a trovare la Madonna. La vede fuori dal balcone, che lo chiama. Lui si avvicina, cade di sotto, ma non muore, salvato dai panni stesi dalla signora del secondo piano”. E poi ci sono altri personaggi, come “l’uomo del pane, che sognava di cantare” e “Margherita, moglie di un pizzaiolo”. I fratelli Menelik, “due ragazzi sfortunati, emarginati, ma con un cuore grande così”.

E poi il racconto di una Roma non vista dai piani alti, perché quelli che amministrano “non sanno cosa c’è qui. Hanno paura di venire, ma la nostra borgata ci preserva, ci fortifica”. E quello di Alessandro D’Orazi, che in borgata c’è nato e non ha nessuna intenzione di andarsene, è il tributo di un figlio innamorato della propria terra, della propria Itaca

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