
BOLOGNA – “Siamo noi i padri del tiramisù”, “no, siamo noi”. La paternità del famoso manicaretto è contesa da anni tra Treviso e Tolmezzo (Udine), ma oggi la pace è ‘dolce come un fico’, anzi è stata siglata proprio a Fico (Fabbrica italiana contadina con sede a Bologna).
In occasione del Tiramisù day il parco dell’agroalimentare più grande del mondo ha ospitato la “sfida” golosa tra gli chef delle due città. È stato il tiramisù di Treviso quello che ha raggiunto “la maggiore armonia tra i pochi, semplici ingredienti” del dolce al cucchiaio.
A scegliere il tiramisù più armonico recita una nota di Fico- è stata una giuria tecnica composta fra gli altri da Gino Fabbri, presidente dall’Accademia maestri pasticceri Italiani, Santi Palazzolo, il celebre pasticcere che gestisce la Pasticceria siciliana di Fico, Tiziana Primori, amministratore delegato di Fico Eataly world, la giornalista enogastronomica Eleonora Cozzella, Giovanni Battista Mantelli di Venchi e Clara e Gigi Padovani, i giornalisti e scrittori che hanno rilanciato la storia di questo dolce, insieme ad una giuria popolare di 50 persone scelte tra il pubblico.
Pace fatta, “ma non finisce qui”, deve essere stato il pensiero dei contendenti. Le due città infatti sono pronte a darsi la rivincita ogni anno, per promuovere e celebrare insieme il tiramisù, definito un vero ‘monumento’ della cucina italiana in tutto il mondo, questo in breve il commento dei sindaci di Treviso Giovanni Manildo e di Tolmezzo Francesco Brollo.
Quindi un po’ di dati snocciolati nella nota di Fico. Per realizzare la “sfida” sono state utilizzate oltre 400 uova, 100 chili di mascarpone, 50 chili di zucchero e 12 litri di caffè. Le squadre di pasticcieri veneti e friulani -Manuel Gobbo e Massimo Granzotto, capitanati dal titolare del ristorante Le Beccherie di Treviso Paolo Lai, e per Tolmezzo Lidia Larice del ristorante Roma-Manzoni, Roberto Frezza della pasticceria Manin e Carla Della Pietra di Pan di Casa- si sono esibite in una inedita gara all’ultima cucchiaiata.
Pronti a seppellire il cucchiaino della discordia, questo in breve quanto affermato dalla “nazionale del gusto” che si è detta pronta anche a fare squadra per vincere insieme nel mondo con il celebre dolce italiano. Subito dopo -prosegue la nota- il pubblico ha gioito delle interpretazioni del tiramisù della pace, “firmate” da otto maestri dell’Accademia maestri Pasticceri: oltre a Fabbri e Palazzolo, Massimo Alverà da Cortina d’Ampezzo (Be), Massimo Albanese da Treviso, Raffaele Ferraro da San Giuseppe Vesuviano (Na), Paolo Sacchetti da Prato, Andrea Urbani da Pesaro e Stefano Zizzola da Noale (Ve).
Le degustazioni proseguono nel pomeriggio a Fico Eataly world nella pasticceria di Santi Palazzolo, mentre nel Parco del cibo in scena c’è una piccola mostra di interpretazioni creative del tiramisù dei Maestri Ampi.

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