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All’aeroporto di Trieste dopo 29 anni ecco i treni. Ma i voli sono pochi

E' finalmente arrivato il polo intermodale: si può arrivare in aeroporto in treno da Trieste, Udine e Venezia

Pubblicato:21-03-2018 12:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:39
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TRIESTE – È legato a doppio giro all’offerta dei voli il nuovo polo intermodale inaugurato al Trieste Airport. Se dopo un’attesa lunga 29 anni la nuova infrastruttura di trasporto integrato, moderna e funzionale che consente di raggiungere in treno lo scalo del Friuli Venezia Giulia da Trieste, Udine e Venezia, c’è ed è costata complessivamente 17,2 milioni di euro, occorre ora che l’offerta dei voli ne sia all’altezza. Come? Aumentandoli.

Non è una novità che lo scalo aeroportuale del Friuli Venezia Giulia abbia sofferto molto negli ultimi anni a causa di una sorta di esodo di buona parte della popolazione regionale verso gli aeroporti di Treviso e Venezia piuttosto che di Lubiana (spostandosi dunque nella vicina Slovenia) o Bologna a costo di raggiungerli in treno o in macchina. Tornare ad attrarre i viaggiatori corregionali è un obiettivo che Antonio Marano, nominato dalla Regione alla presidenza di Trieste Airport a maggio del 2015, ha avuto ben chiaro sin dall’inizio.

Lo scalo di Ronchi dei Legionari in provincia di Gorizia ha perso il volo Ryanair su Trapani e dopo neanche due mesi dall’avvio, il 23 gennaio scorso, anche quello trisettimanale per Genova operato da FlyValan che ne ha annunciato la cancellazione con un tweet: “FlyValan ha deciso di sospendere momentaneamente le operazioni sulla tratta Genova-Trieste-Genova a partire dal prossimo 13 marzo, a causa della bassa resa commerciale della rotta”.


Recente, poi, è stata la polemica scaturita dalla decisione di Alitalia di cambiare gli orari previsti per il collegamento Trieste-Roma: la compagnia di bandiera aveva in un primo momento annunciato che le partenze delle 7.05 e 8.05 sarebbero state sostituite, dal 25 marzo, da un volo alle 6.30. Un taglio, quello delle 8.05, che avrebbe comportato non pochi disagi per politici e imprenditori diretti verso la Capitale.

Dopo qualche giorno, a seguito di confronti con le autorità locali e aeroportuali, il dietrofront: il primo volo del mattino in partenza per Roma Fiumicino è stato ripristinato alle 7.05 e quello successivo, delle 8.05 spostato alle 11.10 per venire meglio incontro alle esigenze dei passeggeri. Alitalia ha riferito che in media oltre il 50% dei passeggeri provenienti da Trieste prosegue verso altri scali: da qui l’idea di anticipare il primo volo del mattino alle 6.30.

Attualmente, consultando il sito di Trieste Airport, i voli diretti hanno come destinazione Bari, Catania, Londra Stansted, Milano Linate, Monaco, Napoli, Roma Ciampino, Roma Fiumicino e Valencia. Le compagnie operanti sono Alitalia, Lufthansa, Primera Air, Ryanair e Volotea.

 


Il 2017 è stato chiuso con il segno positivo: 780.776 i passeggeri arrivati e partiti da Trieste Airport contro i 727.409 del 2016. Lieve calo per i movimenti aerei che sono passati dai 15.890 del 2016 ai 15.587.

Circa l’anno in corso, i vertici aeroportuali puntano su una nuova destinazione internazionale che dovrebbe essere quella di Francoforte e poi su Cagliari e Palermo, restando dentro i confini nazionali, ma anche su Russia e Scandinavia per i charter. Fanno gola le isole greche su cui si starebbe lavorando.

Intanto, la svolta infrastrutturale c’è stata con il polo intermodale che ora consente di raggiungere il Trieste Airport via treno da Trieste, Udine e Venezia grazie alla nuova fermata ferroviaria (che sostituisce la vecchia stazione di Ronchi dei Legionari Sud chiusa al traffico passeggeri nel 2003 a causa della scarsa utenza) che verrà servita da una settantina di treni al giorno circa, anche ad alta velocità grazie alla banchina lunga 400 metri. Un elemento, questo, fortemente strategico per la Regione in chiave turistica in considerazione del collegamento rapido -meno di un’ora- con Venezia.

Il Comitato pendolari Alto Friuli evidenzia però le differenze di costo per il passeggero “visto che sulle Frecce il biglietto va da un minimo di 15 euro della classe standard, ai 58 della classe executive, mentre sui treni regionali il biglietto costa da un minimo di 4,05 euro della seconda classe ai 6,05 della prima”, dunque “i treni regionali risultano competitivi rispetto alle Frecce anche lungo la tratta Mestre-Trieste Airport, visto che coprono i 114 km in un’ora e 23 minuti, risultando due minuti più veloci rispetto alla FR9707 TS/Milano”.

Lungo la relazione Trieste Airport-Mestre le Frecce risultano invece più veloci da 12 a 9 minuti rispetto alle percorrenze dei treni regionali: “Anche in questo caso- segnala il Comitato- i costi mutano significativamente visto che il biglietto dei treni regionali Mestre-Trieste Airport va da 9,55 euro della seconda classe a 14,25 della prima, contro i 22 della classe standard della Freccia ai 75 dell’executive”.

di Elisabetta Batic, giornalista

(Le immagini sono tratte dal sito di Trieste Airport)

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