La svolta Trumpiana dello sport mondiale: Coe riapre le piste dell’atletica a Putin, e punta al Cio

Il presidente di World Athletics e candidato alla presidenza del Cio: "Se Trump arriva alla pace riconsideriamo tutto". E intanto mette al bando le atlete trans

Pubblicato:21-02-2025 09:58
Ultimo aggiornamento:21-02-2025 09:58

Olimpiadi
Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Sebastian Coe è il presidente della World Athletics ed è candidato alla presidenza del Comitato Olimpico Internazionale. Ed è scattato col vento a favore della nuova politica mondiale, aggiornando in men che non si dica l’agenda al nuovo trend Trumpiano. In un’intervista con Piers Morgan sul canale YouTube Uncensored, Coe riapre le piste della “sua” atletica alla Russia, bannata dopo l’invasione (se ancora si può chiamarla così) dell’Ucraina da parte di Putin. “Devi parlare con tutti… Certo che lo chiamerei, Putin”, ha detto,

“Se si arriva a una situazione in cui si ha un accordo di pace, allora bisognerebbe riesaminare la cosa molto attentamente”.

Coe si era già allineato a Trump anche sulla questione delle donne trans nello sport: il mese scorso aveva fatto suo l’ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti che vieta di competere nelle categorie femminili: “Accolgo con favore l’impegno a mantenere l’integrità dello sport femminile. Per me, si tratta assolutamente dell’integrità della competizione. Sono per natura un liberale, non scelgo davvero, né ho alcuna predisposizione a dire alle persone come vivere la propria vita, ma quando si tratta della biologia dello sport è molto, molto chiaro. E in realtà sono sorpreso che sia stata una discussione così controversa come è diventata”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy