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Stadio Roma, Veloccia: “A metà marzo voto dell’Aula sul pubblico interesse”

Attualmente è in corso la discussione sulla delibera del bilancio capitolino. Poi dovranno esprimersi almeno 5 commissioni competenti con un parere

Pubblicato:21-02-2023 16:02
Ultimo aggiornamento:21-02-2023 16:02
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ROMA – “Il voto dell’Assemblea Capitolina sulla delibera di pubblico interesse del nuovo stadio della Roma? Credo verso la metà di marzo, dopo le audizioni”. Così Maurizio Veloccia, assessore capitolino all’Urbanistica, all’agenzia Dire, dopo la seduta congiunta delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica, riunite con i vertici dell’As Roma per fare il punto sull’iter di realizzazione del nuovo stadio della Roma. Veloccia era intervenuto anche durante i lavori di oggi.

“In conferenza dei servizi- aveva ricordato- non sono emersi elementi insuperabili ma alcune criticità che necessiteranno di un approfondimento e della predisposizione di soluzioni con il progetto definitivo. Abbiamo un percorso di fronte: il primo passo è la scelta politica da parte dell’Assemblea Capitolina. Se questa approverà la proposta di delibera con l’interesse pubblico si avvierà il percorso successivo e decisivo: il progetto definitivo e la conferenza servizi decisoria. Ma l’amministrazione dovrà anche avviare il dibattito pubblico. Dopo il via libera della conferenza la norma prevede una gara vera e propria con la Roma, che sarà il soggetto promotore. Noi auspichiamo un lavoro molto importante sul progetto definitivo perché poi la conferenza dei servizi la si può chiudere in 60 giorni”.
Intanto il primo step sarà il voto dell’aula Giulio Cesare. Attualmente è in corso la discussione sulla delibera del bilancio capitolino. Poi dovranno esprimersi almeno 5 commissioni competenti con un parere. Il via libera dell’Assemblea, dunque, è possibile intorno a metà marzo.

AS ROMA: ESPROPRI? POCHE PARTICELLE, TRA CUI UNA CARROZZERIA

“Quello degli espropri è uno dei temi caldi e una delle problematiche emerse sin dall’inizio. È stato erroneamente detto che le percentuale di terreni non ancora pubblici è di grande rilevanza. Non è così: su questo punto ci preme dire che abbiamo messo le nostre competenze al servizio e possiamo dire che la percentuale di aree già in possesso è ampiamente maggioritaria. Il tema riguarda alcune particelle ben note, a partire da quella di una carrozzeria. Ma ci sentiamo di poter dire che daremo risposte serie e adeguate secondo i tempi. Ottenere il voto dell’Assemblea ci permetterà di affrontare questo tema”, ha dichiarato l’avvocato Lorenzo Vitali, general counsel dell’As Roma, nel corso della seduta congiunta delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica, riunite per fare il punto sull’iter di realizzazione del nuovo stadio della Roma.


AS ROMA: CORSIA DEDICATA PER ACCESSIBILITÀ A OSPEDALE PERTINI

“Sulla mobilità il prossimo step saranno micro simulazioni della viabilità di quartiere. Nel progetto di fattibilità abbiamo previsto una viabilità di accesso esclusivo con il Pertini. È previsto che da nord arriveranno gli utilizzatori che parcheggeranno sul multipiano di Monti Tiburtini. E’ previsto invece un accesso esclusivo su via dei Monti Tiburtini” per l’ospedale, ha fatto sapere Silvia Prandelli, country manager di Populous Italia, lo studio di architettura che realizzerà lo stadio della Roma.

UMBERTI: POCHI PARCHEGGI E SERVE VIABILITÀ ULTERIORE

“Siamo assolutamente favorevoli al progetto. Nel IV Municipio non sono mai stati fatti investimenti di tale importanza. Ma vanno messe a punto alcune problematiche. Per noi i parcheggi sono pochi. Mi auguro che questo problema venga risolto nei vari passaggi che ci attendono. Inoltre per noi la viabilità attuale non è sufficiente. Va creato un sistema viario ulteriore rispetto a quello esistente”, ha spiegato il presidente del IV Municipio di Roma, Massimiliano Umberti, nel corso della seduta congiunta delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica.

ECCO LE DIFFERENZE TRA PROGETTI PIETRALATA E TOR DI VALLE

“Il progetto dello stadio della Roma a Pietralata è complesso ma sottolineo l’assoluta differenza con quello di Tor Di Valle. I due progetti non sono comparabili, malgrado riguardino lo stesso oggetto, uno stadio, e le stesse finalità, perché partono da presupposti differenti”. Il confronto tra lo storico progetto targato Ignazio Marino e James Pallotta a Tor di Valle e quello che sta presentando in queste settimane la Roma, ovvero il nuovo stadio dei giallorossi nella zona Pietralata, è stato tracciato questa mattina da Gianni Gianfrancesco, direttore del dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma.
Il tecnico, uno dei principali esperti sulla questione, è intervenuto nel corso della seduta congiunta delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica, riunite con i vertici dell’as Roma per fare il punto sull’iter di realizzazione del nuovo stadio a Pietralata. “Quello di cui stiamo discutendo- ha esordio- prevede poche opere connesse perché il sito è già altamente infrastrutturato. Non si poteva individuare un sito migliore. Quello di Tor di Valle, invece, aveva bisogno di numerosi interventi infrastrutturali che producevano opere private in compensazione a quelle pubbliche. Dal punto di vista ambientale e paesaggistico sono due aree diverse: qui abbiamo trovato poche preesistenze archeologiche, che saranno certamente tutelate, mentre a Tor Di Valle ci siamo trovati davanti a vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici che rendevano critico l’intervento. Tutto questo mostra un’assoluta differenza tra i due progetti”. “La Conferenza dei servizi preliminari- ha aggiunto- ha accertato l’inesistenza di elementi che rendono impossibile il progetto. Ci sono certo numerosissime criticità ma queste dovranno essere risolte e valorizzate nei prossimi passaggi del procedimento”.

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