NEWS:

Marrazzo (Partito Gay): “Da La Russa parole gravissime, è un ipocrita”

Intervista al portavoce del Partito Gay, che chiede al presidente del Senato di scusarsi per la frase a 'Belve': "Mi dispiacerebbe avere un figlio omosessuale"

Pubblicato:21-02-2023 14:02
Ultimo aggiornamento:21-02-2023 19:48
Autore:

la_russa_marrazzo_partito_gay
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Sono rimasto abbastanza basito dalle parole pronunciate da Ignazio La Russa: prima ha detto che gli dispiacerebbe avere un figlio gay e poi ha aggiunto che il dispiacere sarebbe paragonabile a quello di avere un figlio che tifa Milan e non Inter. Ma essere milanista o interista è una scelta, mentre essere lesbica, gay, bisessuale o trans non lo è. Si nasce tali e così si è, al pari di nascere biondo o moro”. Così, all’agenzia Dire, il portavoce del Partito Gay Lgbt+ – Solidale, Ambientalista e Liberale, Fabrizio Marrazzo, commenta le parole pronunciate dal presidente del Senato alla trasmissione ‘Belve’ su Rai 2.

“Dunque – prosegue Marrazzo – se La Russa avesse avuto un figlio che invece di essere biondo fosse stato bruno con gli occhi scuri gli sarebbe dispiaciuto? Queste frasi pronunciate come presidente del Senato sono davvero molto gravi, perché significa che un figlio omosessuale è un dispiacere”.

“Se avesse detto – sottolinea poi il portavoce del Partito Gay – che se avesse avuto un figlio ebreo, per lui sarebbe stato un dispiacere, con l’attuale legge Mancino queste parole sarebbero potute essere utilizzate come elemento di discriminazione. Purtroppo, oggi non esiste una legge contro l’omofobia e quella di La Russa risulta come una libera espressione, anche se si tratta di frasi gravissime”.


Marrazzo fa notare che “ora un padre si sente giustificato da La Russa ad essere dispiaciuto, e quindi a non accettare, che il proprio figlio sia gay, lesbica, bisessuale o trans. Ma pensiamo anche a un figlio, per il quale non si giustifica la sua sessualità e che non viene accettato dalla famiglia. Non è solo un fatto gravissimo ma è offensivo e ridicolo paragonarlo alle tifoserie calcistiche“.

Il portavoce del Partito Gay ribadisce: “Queste frasi sono molto gravi. Dopo le polemiche, La Russa ha regalato il busto di Mussolini a sua sorella. Ritengo che dopo questa intervista dovrebbe chiedere scusa alla comunità Lgbt e fare un cambio di passo“.

Infine Marrazzo ricorda: “Ero presente al congresso nazionale di Arcigay, al quale La Russa aveva mandato un saluto all’associazione. Mi risulta molto ipocrita che ora dica di essere dispiaciuto se un figlio dovesse essere omosessuale. L’orientamento sessuale non si cambia, non è una scelta e va quindi profondamente rispettata. Affermare che si delude è offensivo e discriminatorio. Mi auguro che il presidente La Russa si scusi per quanto detto, perché è davvero un brutto esempio”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it