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Tg Sanità, edizione del 21 febbraio 2022

Si parla di indennizzi famiglie operatori deceduti Covid e quarta dose vaccini

Pubblicato:21-02-2022 13:43
Ultimo aggiornamento:23-02-2022 13:10

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– COVID. MATTARELLA: GRAZIE A PERSONALE SANITARIO, SEMPRE IN PRIMA LINEA

“Da quando il nostro Paese è stato duramente colpito dall’insorgere, repentino e inatteso, di una emergenza sanitaria di così vasta portata, gli operatori sanitari si sono trovati all’improvviso in prima linea a fronteggiare un nemico per molti versi sconosciuto“. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto sottolineare “il ruolo cruciale svolto da tutto il personale del comparto sanità e del volontariato nella tutela della salute collettiva”, in occasione della seconda Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, che si è celebrata il 20 febbraio. “È grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio- ha proseguito il Capo dello Stato- che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire”.

– COVID. DA GOVERNO FONDO 15 MLN PER INDENNIZZO FAMIGLIE SANITARI MORTI

Il Consiglio dei ministri ha approvato un fondo da 15 milioni di euro per gli indennizzi alle famiglie dei medici e dei sanitari deceduti per Covid. Il finanziamento, proposto dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e della Famiglia, Elena Bonetti, è stato inserito nel provvedimento su Superbonus e riguarda i medici non convenzionati Inail, ovvero non dipendenti dal Servizio sanitario nazionale – che rappresentano oltre la metà di quelli deceduti – e le altre categorie del personale sanitario. “È un giusto riconoscimento che l’Italia deve a chi ha svolto il proprio lavoro per tutelare la salute di tutti noi”, ha commentato Speranza. Soddisfatto il presidente della FNOMCEO, Filippo Anelli, secondo cui la scelta del governo “sana una grande ingiustizia, un fatto etico ancora prima che economico”.

– COVID. SPERANZA: MASCHERINE AL CHIUSO E GREEN PASS ANCHE DOPO 31 MARZO

Anche dopo la fine dello stato d’emergenza, fissato al 31 marzo, sarà necessario mantenere alcune misure come le mascherine al chiuso e il Green pass. Ne è convinto il ministro della Salute, Roberto Speranza, che durante un’intervista rilasciata a ‘Repubblica’ ha detto: “Se la tendenza di riduzione della curva continua, lavoreremo nelle prossime settimane per superare lo stato d’emergenza. Ma il Covid non prende l’aereo e va via il 31 marzo. Alcune cose dovremo conservarle”. Secondo Speranza “il Green pass è un pezzo fondamentale della nostra strategia e le mascherine al chiuso sono ancora importanti. Non riesco a vedere- ha concluso il ministro- un momento X in cui il virus non esiste più e cancelliamo tutti gli strumenti insieme”.


– COVID. ISS: RT SCENDE ANCORA, È A 0,77. IN CALO ANCHE CONTAGI

“Nel periodo compreso tra il 26 gennaio e l’8 febbraio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica”. È quanto emerso dall’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sul Covid-19. Il documento evidenzia inoltre una continuazione della discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: si è passati da 962 casi ogni 100mila abitanti a 672 ogni 100mila. In calo anche il tasso di occupazione delle terapie intensive, che si attesta al 10,4%, contro il 13,4% registrato al 10 febbraio.

– COVID. CARTABELLOTTA (GIMBE): DISCESA CASI SOVRASTIMATA, PANDEMIA NON FINITA

“Siamo in piena fase discendente della quarta ondata, ma questo non coincide né con la circolazione endemica del virus né tantomeno con la fine della pandemia”. Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, nel corso di una intervista video rilasciata alla Dire. “La circolazione del virus è ancora molto elevata- ha spiegato Cartabellotta- siamo infatti intorno al 10-12% per i tassi di positività dei tamponi. Questo dato ci dice che il virus sta circolando ancora tanto, ma poiché stiamo testando meno, la discesa dei casi è sovrastimata proprio per la ridotta attività di testing”. Secondo Cartabellotta, in conclusione, dobbiamo “viverci questo momento con rinnovato ottimismo, ma bisogna anche pensare a programmare la gestione della prossima stagione autunno/inverno”.

– VACCINO. DA AIFA OK A QUARTA DOSE PER IMMUNODEPRESSI GRAVI

Dalla Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco è arrivato il via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid per i soggetti gravemente immunodepressi. La Cts di AIFA ha espresso dunque parere favorevole inviato al ministero della Salute. Per le persone gravemente immunodepresse non si tratterebbe tecnicamente di una ulteriore dose, ma della dose booster a conclusione del ciclo primario vaccinale composto da 2 dosi e 1 dose aggiuntiva. La quarta dose verrà somministrata con vaccini a mRna e i tempi della somministrazione sono i gli stessi della dose booster per la popolazione generale.

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