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Avanti, Europa: la carica di Parmitano e gli altri

Dall'European Space Summit parte la richiesta per un sistema di accesso autonomo allo Spazio

Pubblicato:21-02-2022 11:57
Ultimo aggiornamento:21-02-2022 12:05

luca parmitano imagoeconomica
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ROMA – All’Europa manca una tessera fondamentale nel grande puzzle dello Spazio: un sistema autonomo che porti i suoi astronauti in orbita. Non più Soyuz made in Russia, stop anche ai razzi Falcon e alle capsule Crew Dragon di Elon Musk e della sua compagnia privata Space X, adesso è ora che l’Europa faccia da sola. A suonare la carica è l’astronauta italiano Luca Parmitano, portavoce degli astronauti europei in occasione dello European Space Summit, l’incontro per tracciare la rotta spaziale del Vecchio Continente nei prossimi anni. 

Il manifesto, si chiama proprio così, condiviso con i colleghi dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, inizia con la lode a una delle caratteristiche più tipiche dell’essere umano, l’amore per l’esplorazione. “Gli esseri umani sono esploratori. La curiosità è nella nostra natura e la necessità di ampliare la nostra portata è connaturata alla nostra evoluzione: ci ha permesso di sviluppare tecnologie e competenze più di ogni altra specie sul pianeta”. Dopo un esordio ricco di ispirazione, il manifesto degli astronauti passa a ricordare l’importanza fondamentale avuta dalla visione di chi, trent’anni fa, pensò al programma della Stazione spaziale internazionale, su cui è attesa a partire da aprile un’altra italiana, Samantha Cristoforetti, per la sua seconda missione. Nelle parole riportate da Parmitano c’è l’entusiasmo per il futuro: come la Stazione spaziale ha prodotto risultati inimmaginabili anche in termini di benefici per la vita sulla Terra, così gli astronauti sono certi che la rotta per la Luna e Marte – prossime mete dell’esplorazione internazionale- seguiranno la medesima virtuosa traiettoria. Per poter, però, inseguire questo futuro dorato manca qualcosa. E qui il manifesto lancia il suo appello: “abbiamo bisogno di un accesso autonomo allo Spazio per gli esseri umani”. Il cuore della richiesta è incardinato su una riflessione: il potere è la competenza e la capacità di agire, solo chi sarà in grado di volare avrà un posto al tavolo di chi decide. Non manca, da parte degli astronauti, una constatazione di tipo economico. Solitamente, infatti, si pensa allo Spazio come a un settore con costi proibitivi, ma questo, dicono, è solo “un mito”. Lo Spazio rende più di quanto costi. Una dimostrazione è data dai cospicui investimenti che i privati fanno nel settore. E poi, sottolineano ancora gli astronauti nel loro manifesto, si tratta di investimenti che l’Europa può affrontare. Infine, l’invito è anche a considerare la straordinaria ispirazione per le nuove generazioni di europei di fronte a un impegno che prevede un elevatissimo grado di collaborazione internazionale per proseguire in pace nell’esplorazione spaziale. “Da astronauti europei- concludono – sappiamo che l’esplorazione spaziale è difficile. Ma sappiamo anche che l’Europa ha ciò che serve: competenze e ambizione. Quello di cui abbiamo bisogno è il supporto di coloro che decidono: date all’Esa il mandato per tracciare la mappa per il futuro dell’Europa nell’esplorazione spaziale, raggiungiamo insieme ciò che un tempo era definito impossibile. Il tempo di salpare è adesso. Noi siamo pronti”.

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Durante lo Space Summit 2022, che si è tenuto a Tolosa, in Francia, l’Esa ha confermato la strada che intende seguire. Lo Spazio dovrà occuparsi in maniera crescente di cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale, ma anche della protezione delle infrastrutture europee passibili di danneggiamento a causa delle condizioni meteorologiche spaziali. Durante il Summit l’Esa ha anche raccolto l’invito del presidente francese Emmanuel Macron per istituire un gruppo consultivo di alto livello sull’”esplorazione umana dello spazio per l’Europa”. Insomma, il messaggio è chiaro: diventare il più indipendenti possibile dalle altre potenze spaziali. 

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Infine, è stato anche battezzato un programma come ‘ispiratore’, costituito da una missione di raccolta di campioni alla ricerca di vita extraterrestre su una delle lune ghiacciate che orbitano attorno a Giove o a Saturno. 

Il prossimo appuntamento fondamentale per il futuro dell’Europa dello Spazio, in cui saranno definiti programmi, missioni e finanziamenti di ciascun Paese membro dell’Agenzia, sarà la ministeriale Esa, a novembre 2022. 

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