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Conte-Renzi faccia a faccia, in Parlamento si scommette sul pareggio

L'editoriale di Nico Perrone per DireOggi

Pubblicato:21-02-2020 15:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:02

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ROMA – «Una riunione assolutamente tranquilla, con Renzi e la ministra Bellanova… tutto procede, non ci è arrivato nessun segnale di rottura», spiega al cronista una fonte che ha partecipato ieri sera all’assemblea del gruppo di Italia Viva. In vista c’è il faccia a faccia tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

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In Parlamento c’è chi scommette sul passaggio all’opposizione, e chi invece è convinto che alla fine Matteo Renzi stavolta abbasserà le penne: «In queste ore si parlava di sfracelli e invece Renzi e i suoi hanno votato la fiducia, non c’è stata nessuna spaccatura della maggioranza», sottolinea con un sorriso un parlamentare Dem.


Al centro del confronto con Conte, come ha detto Renzi a più riprese, i quattro temi fondamentali, dalla prescrizione al reddito, dai 100 cantieri da sbloccare al Sindaco d’Italia, che Italia Viva vuole mettere sul tavolo del Governo. Pochi ci credono, mentre altri dicono che l’accordo si raggiungerà sul pacchetto di nomine in discussione: «Il più delle volte ci arrivano pacchetti preconfezionati da Pd e M5S, quasi fossimo invisibili, e questo non ci va bene», sottolinea una parlamentare di Italia Viva, per niente spaventata di un possibile passaggio all’opposizione: «Il gruppo è compatto, anche fuori dalla maggioranza ci divertiremo».

Nel Pd si aspetta di vedere come finirà il confronto-finto scontro. Quello che per i Dem deve essere chiaro è che il rilancio della nuova fase del Governo dovrà passare attraverso un voto in Parlamento, perché sia evidente che la responsabilità è stata sottoscritta da tutte le forze di maggioranza.

Per quanto riguarda, invece, le prossime regionali, continua la trattativa tra M5S e Pd soprattutto in Campania e Toscana. Oggi c’è stata una decisa e netta presa di posizione di Roberta Lombardi, capogruppo M5S in Consiglio regionale del Lazio che, anticipando tutti, ha bocciato la ricandidatura della sindaca ‘grillina’ di Roma, dicendo che Pd e M5S devono allearsi e decidere insieme il prossimo candidato.

E se il Governo Conte supererà lo scoglio Renzi, proprio Roma diventerà importante laboratorio politico per valutare la nuova convergenza e possibile alleanza quando ci saranno le elezioni politiche. 

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