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Coronavirus, sei casi confermati in Lombardia, 250 persone in isolamento. Il ‘paziente zero’ negativo ai test

Positivo al test un 38enne ricoverato all'ospedale di Codogno, sua moglie ed un amico. Appello alla cittadinanza: "Rimanere in ambito domiciliare"

Pubblicato:21-02-2020 07:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:02
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ROMA – Sono sei i casi confermati di contagio da coronavirus in Lombardia e 250 le persone attualmente in isolamento. Il caso più grave è quello di un 38enne impiegato della Unilever di Casalpusterlengo, originario di Castiglione d’Adda e abita a Codogno dove è ricoverato da mercoledì sera in terapia intensiva. Positivi ai test anche sua moglie, incinta all’ottavo mese, e uno stretto conoscente, entrambi ricoverati in isolamento al Sacco di Milano. Gli altri tre casi sono stati individuati durante gli accertamenti effettuati nella notte.

Residente nel Basso Lodigiano l’uomo che per primo ha contratto il virus qualche giorno fa avrebbe incontrato, in un locale di Codogno e non di Milano, come circolato questa mattina, un amico italiano appena rientrato dalla Cina. Il paziente ha avuto per giorni febbre alta e problemi respiratori, che lo hanno spinto a presentarsi mercoledì al pronto soccorso di Codogno, la cui attività è stata interrotta. Il paziente non è stato in Asia mentre l’uomo rientrato dalla Cina e che ha contagiato l’uomo di 38 anni, il cosiddetto ‘paziente zero’ era risultato negativo al test.


Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie”, ha detto l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera che ha poi chiesto a “tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali” mentre “tutti gli accessi all’ospedale di Codogno, a livello cautelativo, sono attualmente interrotti”.

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Chi ha avuto un contatto diretto con il 38enne– ha aggiunto- deve subito chiamare l’ATS per fare il tampone. Solo chi ha avuto un contatto stretto con l’uomo negli ultimi quindici giorni senta l’ospedale di Codogno o di Lodi per gli accertamenti. Chi abita nel territorio di Codogno stia tranquillo: stiamo agendo in maniera capillare e tempestiva. Sono quasi cento le persone che stiamo valutando da ieri sera alle 22”. Gallera spiega inoltre che “alla famiglia sono già stati eseguiti i tamponi” e aggiunge che “la cena con un amico che tornava dalla Cina è stata ai primi di febbraio”.

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Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori “l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio. E’ attiva da ieri sera una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata– chiude Gallera- e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie”.

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