
ROMA – Per la realizzazione del deposito di superficie dei rifiuti nucleari italiani “se eravamo al limite a dicembre, oggi siamo ancora più al limite”, visto che la data stabilita per la sua operatività è il 2025, “una data importante che ricorre in vari contratti per il trattamento del combustibile all’estero”. Luca Desiata, amministratore delegato Sogin, lo ribadisce presentando i risultati 2018.
“Invito la politica a prendere una decisione”, dice Desiata, “per un uso più efficiente delle risorse economiche pubbliche”. Se arriva il nulla osta alla pubblicazione della Cnapi, la carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito, “noi partiamo subito”, garantisce l’ad Sogin, aggiungendo che visto che sono previsti due anni di confronto con le comunità del territorio scelto, “se un territorio alza la mano e si propone possiamo risparmiare due anni di tempo”. Ciò detto, “noi recepiamo i criteri decisi dalla politica e dall’Autorità di sicurezza nucleare e li implementiamo- conclude Desiata- Siamo in attesa del nulla osta alla pubblicazione della Cnapi, poi Sogin come azienda esegue”, ma c’è “la necessità di procedere in tempi rapidi alla realizzazione di una infrastruttura necessaria per la sicurezza del Paese”.
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