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Siracusa, sequestrati impianti Versalis e Sasol: 19 indagati

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Pubblicato:21-02-2019 10:07
Ultimo aggiornamento:21-02-2019 10:07
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PALERMO – Sequestro preventivo per gli stabilimenti Versalis Spa di Priolo e Sasol Spa di Augusta. Il provvedimento, deciso dal gip del Tribunale di Siracusa, è stato eseguito da carabinieri e guardia di finanza nell’ambito di una inchiesta che vede 19 indagati.

Le indagini, coordinate dalla Procura aretusea, avrebbero accertato “emissioni inquinanti nell’atmosfera” da parte degli impianti nel periodo che va da gennaio 2014 e a giugno 2016. Sequestrati anche i depuratori Tas di Priolo Servizi Scpa di Melilli e Ias spa di Priolo Gargallo.

L’inchiesta, denominata ‘No Fly’, è stata coordinata dal procuratore Fabio Scavone e diretta dai sostituti Tommaso Pagano, Salvatore Grillo e Davide Lucignani. A far partire l’indagine, sfociata nel sequestro, una serie di esposti e denunce arrivati in Procura e alle forze dell’ordine: da qui la decisione di nominare un collegio di consulenti tecnici che “ha accertato – spiegano gli inquirenti – la natura inquinante e molesta, sotto il profilo odorigeno, delle immissioni aeree degli stabilimenti e dei depuratori. Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri del Comando provinciale e dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Siracusa, insieme con il Noe di Catania e l’Asp. Il provvedimento consente comunque “la continuità di esercizio” degli impianti che restano in funzione.


di Salvo Cataldo

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