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ROMA – “Siamo molto contenti per questa prima trascrizione del 2025, la decima per noi. Un giusto e doveroso adempimento amministrativo che Roma sta facendo assieme a tanti Comuni italiani, confortati dalla giurisprudenza che ci sta dando ragione. È la trascrizione di un atto formato all’estero, due mamme. Nessun profilo di illegittimità e quindi è doveroso, sarebbe una privazione dei diritti che invece spettano ai bambini che hanno diritto a essere trattati come tutti i cittadini. Quindi, rifiutare la trascrizione sarebbe, quello sì, la violazione del preciso dovere di una amministrazione”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenuto oggi pomeriggio in Campidoglio per la trascrizione di un atto di nascita di una bimba, Sole, figlia di Sara e Denise, due mamme residenti all’estero che hanno seguito la cerimonia con un collegamento online. Sara e Denise hanno ringraziato Gualtieri, in fascia tricolore, “per l’impegno e il grande lavoro”. Dopo aver firmato l’atto, il primo cittadino ha spiegato che “per noi è un doveroso adempimento amministrativo che facciamo con gioia, consapevoli di quanto è importante questo atto per le famiglie e i loro figli. Consapevoli però che non dovrebbe essere considerata una cosa straordinaria. Fino a che sarà considerata tale, registreremo che c’è un problema nel nostro Paese. In altri Paesi europei queste cose non fanno notizia. Lo facciamo perché facciamo il nostro dovere”.
Ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla decisione dell’appena insediato presidente degli Stari Uniti, Donald Trump, di voler riconoscere soltanto due generi, Gualtieri ha risposto che “non ho nessun commento da fare, non c’entra nulla. Questo è un altro dibattito su cui potrei dire come la penso, ma non voglio farlo, altrimenti diamo una connotazione a un adempimento amministrativo legittimo che non ha nessuna connotazione, non è un atto politico, è un adempimento amministrativo legittimo. Punto”. Poi, ha detto ancora, “la politica la si fa e ognuno ha le sue idee, ma questo non è un atto politico. Non ho nulla da commentare in questa sede. Avrei molto da commentare, ma non in questa sede, non come ufficiale dello Stato civile”, ha detto il sindaco, che poi ha aggiunto: “E comunque negli Stati Uniti questa cosa è normale”.
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