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Il fitness cambia la vita, parla l’ideatrice del programma e community ‘Gogirl’

Stefania Sugarfree: "Per sedentarie total body o 'Pha', camminata valida alleata delle donne"

Pubblicato:21-01-2022 13:35
Ultimo aggiornamento:21-01-2022 14:25

Stefania Sugarfree DSC09263
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ROMA – Inizia il countdown verso la stagione calda. Inevitabilmente con le giornate che si allungano i vestiti si fanno più leggeri e scoprono le forme, a volte un po’ più morbide di come vorremmo, complici anche i lasciti delle feste natalizie ed una pigrizia quasi cronica e acuita da due anni di pandemia. Ma nulla è perduto. C’è ancora tempo per mettere a punto delle strategie mirate e personalizzate in grado di far acquisire un metodo, non miracoloso, ma che duri nel tempo. Non esiste infatti una bacchetta magica in grado di conferire perdita di chili e di centimetri al contrario esistono degli allenamenti efficaci in grado anche di mantenere alta la motivazione come promette il metodo ‘Gogirl’. Su quali principi si fonda? Perché è diverso dagli altri che sono sul mercato? Quali sono i vantaggi di allenarsi a casa? Per rispondere a questi ed altri quesiti l’agenzia di stampa Dire ha raggiunto telefonicamente la fitness coach Stefania Sugarfree, ideatrice del programma di allenamento e della community GoGirl e autrice del libro ‘Il Metodo GoGirl. Come il fitness mi ha cambiato la vita e quella di migliaia di donne come te’, edito da Red Edizioni.

– Sei una fitness coach e hai fondato un metodo, il ‘GoGirl’ perché citandoti “il fitness mi ha cambiato la vita” da cui è nato anche un libro. Quali sono i concetti alla base della tua filosofia di allenamento?

“Lo sport per me non rappresenta solo l’attività fisica ma è un maestro di vita in grado di insegnare l’autodisciplina e il sacrificio. A volte capita anche a me, che vivo di sport, pensare: ‘oggi non ho voglia di allenarmi’ ma poi cambio subito idea perché so di fare bene al mio corpo e alla mente. Posso dire davvero che l’attività fisica mi ha insegnato a prendermi cura di me stessa, della mia anima e del mio corpo in ugual misura. In ogni caso si deve trattare di un percorso costruito per step in modo da acquisire uno stile di vita da applicare in modo costante. Il primo passo, come dico sempre alle mie ‘Gogirl’, è quello di creare una routine che sia sostenibile nel tempo. L’allenamento per essere efficace deve tener conto di alcuni parametri: se da una parte è vero che abbiamo superato il tabù che le donne possono allenarsi solo a corpo libero e gli uomini con i pesi, va ricordato che il fisico di una donna ha delle sue specificità ed è soggetto alle variazioni ormonali. Via libera ad un mix di esercizi ben bilanciati per offrire stimoli diversi al corpo e per lavorare sulle capacità di quel soggetto senza escludere nessun esercizio”.


– Con la pandemia da Sars Cov2 si è optato per workout in casa e visto il numero dei contagi tutt’ora in salita, con la quarta ondata, c’è diffidenza a tornare in palestra. Quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi di un allenamento a casa? Come mantenere alta la motivazione?

“Il mio metodo, il ‘Gogirl’ è un programma riproducibile sia a casa che in palestra. A casa serve piccolo investimento iniziale per potersi dotare dell’attrezzatura necessaria. Allenarsi a casa inoltre presenta una serie di vantaggi. Ad esempio si pensi alle neomamme, che mettono a dormire il bebè e sfruttano il tempo a disposizione per allenarsi, alle ragazze che studiano e vivono in una grande città dove gli spostamenti verso la palestra richiedono molto dispendio di tempo. Ecco che l’allenamento all’interno delle quattro mura domestiche, a prescindere dalla pandemia, rappresenta un’opzione che fa risparmiare tempo ed energie inutili. È chiaro che si crea una ‘home gym’ completa ci vuole un po’ per ‘rientrare’ dell’investimento rispetto alla spesa rappresentata dall’abbonamento in palestra. Una obiezione che può essere sollevata è che con un workout a casa viene meno l’aspetto della socializzazione ma posso assicurare che allenarsi con me è come seguire un coach dal vivo. Si tratta infatti di lezioni video, della durata di un’ora, registrate che non danno spazio alla perdita di motivazione perché è come se io fossi in diretta per un’ora”.

– Dopo le feste i buoni propositi in termini di maggiore movimento, sane abitudini e corretta alimentazione si ‘sprecano’, complici i sensi di colpa post abbuffate. Come possiamo impostare quell’allenamento sostenibile e che sia continuativo nel tempo come ci hai già spiegato, per arrivare, allenandoci per tempo, a indossare il costume da bagno?

Non c’è un allenamento e una dieta standard o meglio miracolosa che può promettere una certa perdita di peso in un dato periodo di tempo. Ci sono troppi fattori che concorrono sia al dimagrimento che a restituire una certa tonicità. Basti pensare che può sopraggiungere un infortunio oppure un problema familiare che ci fa rallentare perciò bisogna essere brave e seguire sia un programma alimentare che di allenamento corretti per quel momento preciso che stiamo attraversando. È chiaro che in questo processo va considerato anche l’aspetto psicologico e il vissuto della persona. Bisogna darsi tempo e non scadenze. A volte avere una meta temporale, per raggiungere un obiettivo, può fungere sicuramente da motore motivazionale. Ad esempio nel corso della mia carriera ho seguito molte donne che volevano arrivare al giorno del matrimonio sfoggiando una forma fisica migliore. Quello che ho detto a loro, ma è una regola universale, bisogna armarsi di pazienza e se cala la motivazione oltre ad esserci io, in quanto coach, è bene ‘sfruttare’ il momento di down e ricordare perché ho iniziato quel percorso di trasformazione personale. Quindi quando una persona è demotivata e non vede risultati bisogna mettere a fuoco l’obiettivo iniziale. Così è più facile ritrovare la spinta motivazionale che sembrava persa. Inoltre credo che sia importante apprezzare anche i piccoli cambiamenti e non gioire solo se si perdono 10 chili. Posso essere fiera anche se un pantalone che era stretto ora mi va bene. Insomma gioiamo anche delle piccole cose”.

– Puoi regalare a chi ci segue dei consigli che possano andare bene per tutti e spingano anche le più pigre a muoversi un po’?

“Posso suggerire alle donne di allenarsi sia a corpo libero che con i pesi, va bene anche usare delle bande. Il segreto è gestire bene l’allenamento. Una modalità di lavoro che mi piace molto è il ‘total body’ e il ‘Pha’ che sta per ‘Peripheral Heart ActionTraining’ e che tradotto significa ‘azione periferica del cuore’ ed è indicato soprattutto per le più sedentarie. Il ‘Pha’ prevede di alternare esercizi indicati per la parte superiore e inferiore del corpo in modo da far fluire il sangue da un distretto muscolare all’altro molto distante come ad esempio dalle spalle alle gambe, dall’addome ai glutei in modo da favorire non solo il microcircolo e la circolazione sia del sangue che dei liquidi corporei. Questo ci consente di allenare tutto il corpo senza focalizzarci solo sui glutei. Inoltre molto spesso non si pensa che più abbiamo le gambe infiammate, più le alleniamo, più si gonfiano andando ad accentuare la conformazione fisica che nel 90% delle donne è ginoide. In pratica si tratta del classico fisico ‘a pera’ caratterizzato dagli arti inferiori più voluminosi dovuti alla massa grassa, all’aumento di massa muscolare unito alla ritenzione rispetto alla parte superiore del corpo che resta spesso più minuta. Un consiglio valido per tutti che offre benessere è quello di dedicare del tempo alla camminata, valida alleata soprattutto delle donne. Sotto la pianta dei piedi infatti c’è una sorta di pompa che quando viene stimolata, come durante la passeggiata, favorisce tutta la circolazione corporea. Quindi eseguiamo delle camminate a passo sostenuto e appoggiamo bene la pianta del piede, dal tallone fino alla punta come a rullare il piede, in modo da favorire la circolazione. I benefici sono quelli tipici del ‘cardio liss cioè dell’allenamento a bassa intensità ma che deve essere continuativa. Infine a questa sessione di cardio è bene associare una parte di tonificazione utilizzando le bande di resistenza, le cavigliere e i pesi”.

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