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Renzi: “Entro venerdì avremo un presidente della Repubblica. Draghi al Quirinale? Ci sta”

Il leader di Italia Viva: "Draghi al Colle è una buona idea, come Casini". E chiude a Berlsuconi: "Non ha i numeri, non è la sua partita"

Pubblicato:21-01-2022 13:45
Ultimo aggiornamento:21-01-2022 14:18

matteo renzi
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ROMA – “La mia impressione è che siamo in alto mare. Ma è normale, la politica si confronta. Al momento ci sono 3-4 ipotesi. Ma tra giovedì e venerdì avremo un presidente della Repubblica”. Lo dichiara Matteo Renzi nel corso della trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7. Per il leader di Italia Viva, “Berlusconi non ha i numeri, non è la sua partita“. Chi potrebbe essere dunque il prossimo inquilino del Colle? “Casini è una buona idea – spiega Renzi – come Draghi e altri. Draghi può giocare dappertutto, l’arrivo al Quirinale ci sta. E aiuterebbe se parlasse coi partiti per definire lo schema di gioco. Senza un accordo politico, alla quinta votazione arriva Draghi”, profetizza l’ex premier.

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Renzi non esclude che il prossimo Capo dello Stato possa essere espressione del centrodestra, che ha la maggioranza tra i 1.009 parlamentari e delegati regionali che dovranno votare per il successore di Mattarella. “Se il centrodestra fa un nome nell’interesse del Paese è evidente che si vota. Nessuno qui vuole mettere una bandierina”. E sull’ipotesi che sia una donna a diventare presidente della Repubblica, puntualizza: “Abbiamo bisogno di donne, ma il punto vero è che devono avere i numeri in Parlamento. Moratti e Casellati forse sono nomi che porterà il centrodestra. Penso che Salvini abbia diversi nomi in testa – prosegue il leader di Italia Viva -, poi dovrà decidere come giocare la leadership numerica oggettiva, e capire se diventa leadership politica, cioè se trova i numeri. Se porti a casa il presidente al Quirinale hai vinto”.


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Renzi commenta anche la sua assenza al vertice di centrosinistra tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza: “La mia idea di centrosinistra è diversa da Conte. Lui ha firmato il decreto sicurezza, si è definito sovranista e populista. Non c’erano i grillini nel centrosinistra riformista”. Ma non chiude le porte al segretario del Pd, che ha incontrato stamattina per parlare di Quirinale: “Letta chiede un patto di legislatura, è un po’ quello che chiedo io. Mettiamoci d’accordo per l’interesse del Paese, poi litigheremo nel 2023″.

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