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VIDEO | Covid, Ragusa (Fatebenefratelli): “Vaccino consigliato se si cerca una gravidanza”

Intervista al Responsabile dell'Uoc di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale Fatebenefratelli- Isola tiberina di Roma

Pubblicato:21-01-2021 09:40
Ultimo aggiornamento:21-01-2021 10:06

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ROMA – La gravidanza rappresenta un periodo molto bello per una donna, ma anche molto delicato durante il quale ansie e dubbi sono all’ordine del giorno. Con la pandemia sicuramente il vissuto di molte mamme si complica. Che fare? Vaccino sì o vaccino no? La domanda sorge spontanea visto che presto anche la popolazione generale, secondo criteri che verranno stabiliti dal Governo, sarà vaccinata. L’agenzia di stampa Dire ha voluto approfondire questo argomento con il dottor Antonio Ragusa, Responsabile dell’Uoc di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Fatebenefratelli- Isola tiberina di Roma.

Se venisse da lei una coppia che sta progettando di avere un figlio per le analisi di rito preliminari o vuole essere seguita medicalmente, lei consiglierebbe o meno il vaccino anti Covid ad entrambi e alla donna in modo particolare?

“Le donne in gravidanza non sono state incluse negli studi che hanno valutato il vaccino né quello della azienda farmaceutica Pfizer né quello di Moderna. In particolare il primo, è un vaccino a mRNA cioè non contiene al suo interno il virus. In alcuni altri tipi invece il virus c’è ma è inattivato come nel caso di quello della rosolia. Mentre questo di cui parliamo è fatto con l’Rna quindi non dovrebbe dare nessun tipo di problema alla futura mamma. Tuttavia non sappiamo con certezza cosa può avvenire durante la gestazione per cui non è consigliato se sei in gravidanza. Al contrario è consigliato se si cerca una gravidanza”.


Quindi una donna incinta può vaccinarsi o no? Diventa una decisione personale e come il medico in questo senso si può porre?

“Le società scientifiche italiane, mi riferisco a quella dei ginecologi, dei pediatri e degli anestesisti si sono espressi l’8 gennaio con una ‘position paper’ e la posizione è determinata dal fatto che non sembra che le donne gravide siano più colpite dal virus rispetto alle donne che non aspettano un bambino. Il vaccino peraltro, come dicevo, non è stato testato nelle donne in gravidanza tuttavia le società scientifiche nel caso in cui una donna sia stata vaccinata e poi scopra di essere gravida non prescrive di interrompere assolutamente la gravidanza. Magari è bene che la stessa non si sottoponga alla seconda dose di richiamo sempre che la donna non rientri in una categoria a rischio. Perché se la donna rientra in questo segmento è bene che venga vaccinata. Mi riferisco a donne che soffrono di pressione alta, alle obese, a coloro che sono in età avanzata. E’ chiaro che in tutti questi casi i vantaggi della vaccinazione per queste persone superano eventuali’ svantaggi’ della vaccinazione stessa”.

Mentre la vaccinazione del compagno può agevolare il fatto che uno dei due nella coppia venga immunizzato?

“Per i maschi non c’è alcun problema. Direi che il vaccino è una ‘benedizione divina’. Credo che dovrebbero farlo tutti”.

Se la mamma contrae il Covid durante la gestazione e sviluppa sintomatologia come può essere curata? Quando il virus può essere più pericoloso?

“Il Covid in generale è una malattia severa che però in più del 95% dei casi si risolve con in modo piuttosto semplice. Le persone nella stragrande maggioranza dei casi sono asintomatiche o paucisintomatiche. Questo elemento è positivo, ma mette in evidenza che il restante 5% della popolazione ha problemi molto seri e necessita della rianimazione o addirittura non ce la fa. Uno su 200 individui muore come sappiamo dai tristi bollettini. Le donne che siano in gravidanza o meno vanno curate bene e in luoghi adeguati per loro. Il virus può anche passare la placenta dando a volte qualche problema al nascituro sebbene siano rari. Una donna gravida deve essere perciò adeguatamente supportata da un’equipe multidisciplinare in grado di assisterla nel migliore dei modi possibili”.

Quali possono essere in una percentuale molto bassa, per non scatenare ingiustificati allarmismi, i danni sul feto?

“I report sono ancora molto prematuri. Del resto facciamo i conti con questa malattia da meno di un anno e per cui non sappiamo tutto. In ogni caso non sembra che questo virus, al contrario di altri tra cui l’influenza stessa particolarmente cattiva in gravidanza, non siano così cattivi tanto da pregiudicare lo sviluppo del feto o la sua morte. Sembra piuttosto vi sia un maggior numero di parti prematuri. Ma ripeto non abbiamo ancora piena conoscenza di questi fenomeni”.

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