NEWS:

Report del Consiglio grande e generale del 18 gennaio

Nella seduta odierna prosegue il dibattito avviato ieri sera sul commissariamento di Asset Banca e aperto dal riferimento del Segretario

Pubblicato:21-01-2019 09:39
Ultimo aggiornamento:21-01-2019 09:39
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Nella seduta odierna prosegue il dibattito avviato ieri sera sul commissariamento di Asset Banca e aperto dal riferimento del Segretario di Stato per le Finanze, Eva Guidi, e dall’intervento del suo predecessore, Simone Celli. Negli interventi di oggi prosegue la spaccatura tra maggioranza e opposizione: i consiglieri di Adesso.sm rafforzano la tesi sostenuta dal Segretario Guidi che ha centrato il suo riferimento sull’autonomia di Banca centrale nelle scelte relative all’amministrazione straordinaria e alla liquidazione dell’istituto. L’opposizione invece punta il dito sulle responsabilità politiche dell’ex Segretario Celli, ma anche di tutti i membri del Ccr per aver “avvallato” le decisioni di Bcsm e aver ignorato le segnalazioni fatte dai consiglieri stessi di minoranza.
            Intervengono anche altri membri del Ccr, i Segretari di Stato Zanotti, Zafferani e Renzi, per spiegare di aver agito negli ambiti conferiti dalla legge, rispettando l’autonomia di Banca centrale. “È assurdo- si sfoga il Segretario Guerrino Zanotti– il quadro dipinto di 4 criminali- i membri del Ccr- con interessi personali a costruire un percorso di distruzione di un istituto di credito trasparente e che operava nella piena legitimità, scipparlo ai proprietari, e farne carne da macello e monetizzarne per il proprio conto”. E ancora: “Voi non avete idea del travaglio nel dover subire certe decisioni- prosegue- voi vi siete fatti una rappresentazione diversa, funzionale all’opposizione fatta in questi due anni, allo scopo di criminalizzare questo governo e maggioranza”.

 

Marianna Bucci, Rete, quindi boccia un governo che oggi “si pone come spettatore, osserva i fatti come non lo riguardassero, ma è il vostro governo che ha sbeffeggiato le nostre segnalazioni e che ha indicato alla maggioranza di rigettare i nostri odg”. Eppure, aggiunge, “le responsabilità politiche sono innegabili”. ,


Per Francesco Mussoni, Pdcs, di fronte alla sentenza Pasini, “un governo normale dà le dimissioni perché non si è accorto che una serie di persone, in modo coordinato, hanno lavorato contro gli interessi dello Stato”.

Denise Bronzetti, Ps, punta il dito contro “l’arrendevolezza di tutti gli altri membri di maggioranza seduti in Aula che continuano a fare finta di niente”.  Durissimo, Tony Margiotta, Indipendente, che torna sui motivi della sua uscita dalla maggioranza: “Inconsapevolmente facevo parte di un disegno di un gruppo di potere che attraverso le proprie azioni voleva sostituirsi ad un altro potere- spiega- o addirittura scalare una delle banche più importanti della Repubblica. Non potevo accettare di far parte di questa operazione”.

Dalla maggioranza, Nicola Selva, Rf, invita a non trasformare l’Aula consiliare in un tribunale e ribadisce l’estraneità dell’esecutivo poiché le operazioni su Asset “sono state fatte esclusivamente da Banca centrale”: Michele Muratori, Ssd, bacchetta i colleghi di minoranza: “Qualcuno oggi festeggia la sentenza di un magistrato che sta solo facendo il suo lavoro- manda a dire- oggi è il vostro giorno di festa e non voglio rovinarvelo, ma il Paese ha bisogno di ben altro della tifoseria da curva nord in quest’Aula”. Infine, anche Luca Boschi, C10, richiama alla responsabilità i consiglieri di opposizione: “Nessuna banca si salverà a San Marino se non abbiamo un progetto di sistema”.

Il dibattito proseguirà nella giornata di lunedì. Di seguito un estratto degli interventi odierni.

 

Comma  n. 8. Riferimento del Segretario di Stato per le Finanze sul commissariamento di Asset Banca e successivo dibattito.

Marco Nicolini, Rete
San Marino è di fronte a un bivio. Non è mia intenzione dilungarmi sulle responsabilità del governo sulla vicenda Asset, sulle volte in cui il Ccr ha avuto parte attiva, esercitando l’ultima parola in ogni decisione risultata nodale nella questione, o sulla decisione del governo sulla cessione degli attivi. Potrei ricordare il riferimento dell’ex Segretario Celli di giugno 2017, in cui non opera distinguo tra le azioni di Bcsm e del governo. Non voglio dare letture tecniche o giuridiche ma urge una interpretazione politica del momento, di fronte a questo disastro bisogna capire come uscirne. Lunedì scorso il Comitato dei Garanti ha ritenuto ammissibile il referendum sulla legge elettorale. Le aspettative di Rf per tornare a governare sono di mantenere questa legge elettorale. Vi è la possibilità quindi che qualcuno stacchi la spina al governo, si profila l’evenienza sia un altro governo a sciogliere la matassa.
Bcsm aveva revocato gli incarichi di Presidente e Direttore generale di Asset già l’anno precedente, la situazione dell’istituto poteva anche essere probematica, ma problemi si sono affacciati solo durante il commissariamento, è difficile con quanto emerso giustificare tale accanimento. La vecchia dirigenza ora ha vinto in tribunale con elementi che rendono complessa ogni ipotesi di ricorso e ora vorrà trarne vantaggio, poi ci sono i gravi danni subiti dai correntisti con il blocco dei pagamenti, poi le conseguenze ricadute sui dipendenti. In più, l’emorraggia di capitali che ha coinvolto ogni banca del paese mette ogni istituto nelle condizioni di chiedere danni, perché impoverito. Questa è la situazione, ora tutti dobbiamo guardarci negli occhi e trovare la soluzione, non possiamo aspettare che la magistratura ci dica se questo Paese deve rimanere in piedi o meno. Non possiamo più prescindere dall’unità di intenti. Il Consiglio ha quest’ultima occasione per dimostrare la propria utilità in questa legislatura, Bcsm ha l’occasione di rivincita su un passato oscuro, è lei l’ago della bilancia per assicurare l’equilibrio fondamentale e garantire operatività. In questo momento esarcerbare i toni per andare contro il governo purtroppo significa andare contro il paese.

Marianna Bucci, Rete
Io non so se essere più imbarazzata dall’ intervento di Celli di ieri o dalla relazione del Sds Guidi. Celli si dipinge sempre da vittima, cosa ha fatto il Ccr? ‘Ha solo autorizzato commissari esterni in Asset’, non si dice che ha ignorato le segnalazioni dell’opposizione verso questi personaggi, non viene detto il ruolo di tanti collegati a Confuorti. Da ogni pagina della sentenza che si apre, viene fuori un collegamento con Confuorti, ormai non si capisce dove inizia Confuorti e dove inizia Celli, abbiamo creato mostro mitologico. Celli ha responsabilità politiche ma da solo, senza l’avvallo dei suoi colleghi, non avrebbe fatto nullal Le responsabilità sono di Celli e dei suoi colleghi. Il nostro movimento non ha mai contestato il commissariamento, ma le modalità in cui è stato fatto. Se è stato fatto per salvare le banche, il commissariamento tutela i risparmiatori.  Ma il fine di quel commissariamento è stato non salvare la banca, ma farla saltare. La Lca era l l’obiettivo di quel commissariamento.
            La ricostruzione asettica senza indicazione di alcuna responsabilità politica del Sds Guidi è imbarazzante. Le elezioni non hanno archiviato il passato, ma i personaggi del passato trovano ancora interlocutori. La prima parte del riferimento di Guidi è ‘ponziopilatesco’, il govero invoca l’autonomia di Bcsm come se non centrasse nulla, ma in certi momenti è evidente come il govenro si sovrapponga su Banca centrale. L’autonomia di Bcsm è stata usata per coprire interessi peronali che quest’Aula ha volontariamente sottaciuto e minimizzato. E’ l’ordinanza del tribunale che conferma come Savorelli abbia individuato l’assorbimento di Asset in Cassa e voi continuate a portare avanti quel piano. Oggi il governo si pone come spettatore, osserva i fatti come non lo riguardassero, ma è il vostro governo che ha sbeffeggiato le nostre segnalazioni e che ha indicato alla maggioranza di rigettare i nostri odg. Le responsabilità politiche sono innegabili, le vedete anche voi, ma se le ammetteste dovreste lasciare quest’Aula e anche il Paese.

Angelo della Valle, Ssd
Il clima non è dei migliori, la malattia che ha questo paziente non è partita all’inizio del 2017 ma molto indietro. Tutti quei dottori che sono passati per curarla sono stati determinanti, ma bisogna capire chi ha causato il danno a questo sistema. Tento di creae un clima di fiducia nel paese e non sfiduciarlo di continuo.  Ci venite a dire che il danno delle banche lo abbiamo creato noi. State dicendo una bugia, la piazza finanziaria non l’ha creata Adesso.sm, i fallimenti non li ha portati Adesso.sm, ma altri. Invece di aiutare a curare il paziente lo pugnalate continuamente, creando sfiducia a chi è attorno ai nostri confini ed è pronto a investire nel paese, questo è il clima che volete creare? Poi il problema lo lasciate a voi, ai cittadini. Vi dà fastidio che portiamo avanti il nostro progetto, che sono aumentati i posti di lavoro? Bisogna essere più attaccati a questa Repubblica e difenderla, questo mi hanno insegnato i miei genitori. Il nostro progetto va avanti e il Paese si rimetterà a posto. Come maggioranza siamo uniti e convinti che riusciremo nel nostro progetto e a risolvere i problemi del paese.

Oscar Mina, Pdcs
Credo sia emerso un certo imbarazzo da parte vostra, sembra che il governo prenda tempo, si dice in attesa di leggere le sentenze e mette  le mani avanti dicendo di non aver avuto alcun ruolo nel commissarimento. Sbalorditivo. State affermano che la questione Asset riguarda le norme di vigilanza attuate da Bcsm che impongono che il governo non abbia voce in capitolo sul commissariamento degli istituti di credito. Come potere fare queste dichiarazioni quando il Ccr ha avvallato senza battere ciglio le decisioni di Bcsm? Come potete ribadire che la posizione di Bcsm sulla vicenda Asset, nonostante il cambio di vertici, sia rimasta coerente, tanto più questa gestione ha dovuto prendere la decisione se fare o le meno azioni di responsabilità?

Il governo attraverso i suoi rappresentanti mi pare il regista di tutta l’operazione. A riprova basta leggere uno stralcio della sentenza Pasini dove indica come censurabile il fatto che la cessione di Asset a Carisp era stata fortemente auspicata in Bcsm e dal Congresso di Stato come risolutiva. Vi pare essere estranei allr decisione di Bcsm? Le responsabilità di Celli e di chi era con lui nel Ccr mi paiono evidenti. Come possono trincerarsi contro il paravento dell’autonomia di Banca centrale? Il governo attraverso il Ccr ha avvallato ogni decisione presa dalla sciagurata dirigenza di Bcsm.

Michele Muratori, Ssd
Non emerge da questo dibattito che chi aveva i soldi in quella banca non ha perso un euro e anche chi aveva obbligazioni in quella banca si è trovato un pdl che ha intenzione di tutelare quegli investimenti. Qui non si tratta di preferire la forma alla sostanza, ma di scegliere quale sistema finanzario si vuole difendere. Con chi preferisce il benessere, costi quel che costi, a un benessere diverso, ma basato sull legalità non ci possono essere unità di intenti. Qualcuno festeggia la sentenza di un magistrato che sta facendo il suo lavoro: oggi è il vostro giorno di festa e non voglio rovinarvelo , ma il Paese ha bisgono di ben altro della tifoseria da curva nord in quest’Aula.

Tony Margiotta, Indipendente
Per me questo intervento è particolarmente sentito. Come ben sapete fino a qualche mese fa sedevo nei banchi della maggioranza e durante i dibattiti svolti sull questione Asset e SUL sistema bancario- che si tenevano ad ogni Consiglio- mi sono espresso e ho mantenuto le posizioni di governo e maggioranza. Poi ho sentito e potuto toccare con mano e rendermene conto che inconsapevolmente facevo parte di un disegno di un gruppo di potere che attraverso le proprie azioni voleva sostituirsi ad un altro potere o addirittura scalare una delle banche più importanti della Repubblica. Non potevo accettare di far parte di questa operazione. Nell’iter vissuto in maggioranza in quel periodo non c’era condivisione di informazioni e si ravvisava un continuo cambio di posizioni per poter rincorrere  la gestione del caos del commissariamento di Asset. Ho letto la sentenza, è stata un pugno allo stomaco, preferivo sbagliarmi e magari scusarmi, invece si è evidenziato proprio l’operazione criminosa di un commissariamento di una banca. I vertici di Asset erano stati rimossi, ma erano di fatto ancora dentro la banca e poche settimane prima era stato richiesto un cda per sostituirli. Ma un’ora prima del cda con la sostituzione all’odg avviene il commissariamento: si evidenzia che c’è stata proprio la volontà e l’intenzione di intervenire con il commissariamento mettendo in difficoltà, oltre l’istituto, famiglie, aziende, dipendenti. C’erano 4 mila conti correnti, 4 mila famiglie con relative aziende. Non la vedo come una giornata da tifoseria da curva nord, mi aspettavo invece un dibattito costruttivo tra maggioranza e opposizione. In maggioranza sono intervenuti tre consiglieri, il silenzio della maggioranza non è assoutamente corretto. I 3 consiglieri intervenuti fanno parte di un unico partito tra i tre alleati di Adesso.sm, Ssd, che è il partito di riferimento dell’ex Segretario alle Finanze e di quello attuale. Personalmente non voglio fare l’urlatore, onestamente mi aspettavo che il Ccr prendesse parola, nessuno lo ha fatto a inizio dibattito.  Mi auguro da qui alla fine anche i banchi della maggioranza si riempiano e prendano parola

Nicola Selva , Rf
Il govenro non può essere il capro espiatorio sulla vicenda Asset, ora bisogna guardare alle soluzioni. C’è la necessità di riavvicinare il sistema bancario sammariense all’economia reale e al suo sviluppo, evitando che vada in mano a speculatori, come è stato in passato, e come vogliamo non sia più. Siamo noi in Aula a dover mettere le basi perché ciò non avvenga, ma sono anche i sammarinesi negli istituti che devono dare l’indirizzo di rilancio a un nuovo sistema. Oggi veniamo a parlare di una sentenza – cosa che non dovrebbe arrivare in Consiglio- una sentenza che non arriva nel merito della gestione Asset ma spiega i vizi di forma nel commissariamento. Non si deve trasformar quest’Aula in un aula di tribunale, non abbiamo questa competenza. Voglio limitarmi all’aspetto politico. Penso il Ccr non abbia avuto un ruolo fattivo nel commissariamento Asset e mi riferisco alla gestione tecnica, certamente hanno partecipato i vertici di quella Banca centrale ma ci si è sempre appellati alla sua autonomiaLe operazioni sono state fatte esclusivamente da Banca centrale,  e quella dirigenza non è stata nominata da questa maggioranza e tutte le operaizoni le ha fatte a inizio legislatura. Quelle nomine arrivano da un’altra legislatura e quelle persone sono state allontanate. Ora serve aspettare il corso delle procedure giuridiche, lo scontro e le provocazioni non servano a nulla, eventualmente serve una proposta, anche diversa da quella che esce dal governo, ma mi piacerebbe sentirla.

Guerrino Zanotti, Segretario di Stato per gli Affari Interni
Quache giorno fa si è deciso di inserire questo comma all’Odg della sessione consiliare, in diversi mi hanno chiesto queli sono le ragioni per cui in Aula si deve discutere di una sentenza di primo grado su una argomento delicato come il commissariamento di una banca. E lo hanno fatto persone che non appartengono all’area del governo. Mi sono chiesto effettivamente se avremmo dovuto evitare questo dibattito, difficilmente credo, non abbiamo evitato nessun dibatitto all’interno dell’Aula.

Nessuno ha la volontà di scaricare le responsabilità, ma di dare una rappresentazione aderente alla realtà. Ci siamo insediati a fine dicembre 2016, in una prima riunione del Ccr abbiamo conosciuto vertici di Banca centrale, alla seconda riunione del Ccr ci sono stati rappresentati dai vertici Bcsm gravi irregolarità in un istituto di credito che richiedevano misure da adottare in breve tempo. Le ispezioni erano iniziate nella precedente legislatura, era un’attività in essere da tempo. Erano già stati sollevati direttore e presidente, ma risultavano ancora attivi nella gestione dell’istituto. È assurdo il quadro dipinto di 4 criminali- i membri del Ccr- con interessi personali a costruire un percorso di distruzione di un istituto di credito trasparente e che operava nella piena legitimità, scipparlo ai proprietari, e farne carne da macello e monetizzarne per il proprio conto. Voi non avete idea del travaglio nel dover subire certe decisioni, voi vi siete fatti una rappresentazione diversa, funzionale all’opposizione fatta in questi due anni, allo scopo di criminalizzare questo governo e maggioranza. Voi non ne avete la più pallida idea. Al di là dei danni arrecati e dei disagi che una situazione di questo tipo crea, e non solo in questo Paese, andiamo alla sostanza: i clienti di quella banca non hanno perduto un centesimo. Questo in realtà è il risultato, non scevro da errori e difficoltà di percorso. Sfido chiunque a un mese e mezzo dall’assunzione dell’incarico di governo a pensare quale situazione da tremare i polsi abbiamo vissuto in quegli incontri e decisioni che, a norma di legge, non spettavano al Ccr. Un unica decisione presa ed è stata quella di autorizzare un commissario non residente come previsto dalla legge. Poi questi commissari con il senno del poi hanno dimostrato di non essere all’altezza ma sfido chiunque ad avere la palla di vetro e conoscere il futuro.
Le responsabilità di governo sono negli atti adottati: autorizzazioni di commissari non residenti e autorizzazione della cessione degli attivi di Asset in Cassa, voluta per salvare i risparmi, un’perazione andata a buon fine. Poi siccome siamo al governo dobbiamo fare i conti non con la vostra rappresentazione dei fatti, che è strumentale, ma con la percezione dell’azione di governo e qui dobbiamo essere bravi a informare e a far comprendere alla cittadinanza e a chi ha sostenuto questa maggiroanza di come stanno effettivamente le cose e ad affrontare i temi che sono ancora sul tavolo. Dire che il Paese è già caduto nel precipizio è una vostra rappresentazione, non è la realtà.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs
Non parto dal presupposto, Segretario Zanotti, che nel vostro operato vi sia del dolo, ma che vi siano forti responsabilità politiche.  Io non ho visto alcuna relazione sugli esiti finali delle ispezioni di Asset, le uniche evidenze viste sono i rilievi tecnici del consiglio direttivo di Asset stessa. Per come è avvenuto tutto il processo è un esproprio di Stato, non viene concesso agli azionisti di fare l’assemblea per ricapitalizzare, ci sono vizi procedurali come emerge dalle carte del magistrato, vi era proprio un disegno preordinato e voi gli avete dato sponda, anche con delibere per manleve richieste da amministratori e concesse.
In Aula ho sentito solo un distinguo della maggioranza, quello di Margiotta, che ha preso le distanze da questo percorso. Se andiamo a vedere i dati di raccolta, sono usciti 800 mln di euro dall’inizio della vicenda Asset, a voluntary disclosure chiusa, ed è un dato rilevante. Credo responsabilità politiche enormi esistono, continuate a dire che il progetto va avanti, ma queste persone non hanno credibilità per andare avanti. E’ un attentato alle libertà della Repubblica.

Nicola Renzi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri
Siamo dunque di fronte a una banca che funzionava benissimo e che d’improvviso è stata chiusa per volontà di annullarla…Non raccontiamoci la frottola che i problemi del sistema siano nati in questa legislatura e per le idee distorte di una maggioranza o qualche membro di governo. Le licenze bancarie sono state concesse in tempi dominati da logiche spartitorie di centri di potere. Evitiamo le santificazioni. Mi associo a Zanotti, nel prendere le decisioni, e ne abbiamo prese ben poche, nel vivere quei momenti, la tensione si tagliava con il coltello e tante volte ci si è chiesto ‘come andrà a finire’. Questo è umano. Stare da fuori e putare il dito quando non si ha l’onere e la responsabilità delle scelte è facile. Zanotti ha spiegato cosa è successo nel secondo incontro con il Ccr, i vertici Bcsm ci hano spiegato le forti irregolarità di un istituto di credito che potevano avere margini penali. Cosa che si è verificata con un’indagine e il rinvio a giudizio dei vertici Asset anche a San Marino. Proprio tutto sbagliato non era e questa è la difficoltà nel riuscire ad affrontare un’analisi storica non in maniera manichea. Cosa molto più complessa, che errori macroscopici da parte di Bcsm di allora sono stati compiuti: se in buona o male fede lo decideranno il tribunale e la storia. Qui si dipinge una Banca centrale che aveva solo interessi legati al malaffare e truffaldini, lo deciderà il tribunale e noi come congresso abbiamo fatto una delibera che dice di costituirsi parte civile contro queste persone.

Davide Forcellini, Rete
Finalmente è arrivata la conferma di quanto l’opposizione in questi due anni ha sempre detto. Noi parlavamo di un piano prestabilito e finalmente adesso in maggioranza chi non sapeva- o almeno diceva dice di non sapere- e si è fidato ciecamente del proprio governo, si può finalmente rendere conto da che parte stia la verità. Quello che verrà ricordato dai posteri, a mio avviso, come ‘caso Asset’ è l’esempio di come una politica debole e non rappresentativa si piega di fronte alle pressioni dei potentati economici. Altre interpretazioni io non ce l’ho. Su come le democrazie, anche più antiche ed esemplari come la nostra, vengono intaccate dalla piovra della corruzione c’è uno studio dell’International institute for democracy, del 2017, che illustra proprio la relazione tra la responsabilità dei governi e il rischio di corruzione, mi piacerebbe veramente vedere come questo istituto internazionale posizionerebbe il nostro paese, dopo questa questione.

            Bisogna sottolineare le responsabilità, io credo che ce ne siano due di responsabilità politiche. La prima è di quanto è stato fatto, e di sicuro il responsabile qui e l’ex segretario Celli, e quindi di conseguenza anche il Ccr e chi sapeva in maggioranza, perché ci sarà chi sapeva e ha sostenuto questa regia esterna. C’è però anche una responsabilità politica, che è quella del non fatto, cioè dellla maggioranza che non è stato in grado di opporsi una sola volta alle scelte scellerate che dall’alto sono state prese sopra le vostre teste, sopra le teste di quest’Aula, ma soprattutto sopra le teste dei cittadini. Oggi la maggioranza, salvo qualche coraggioso diciamo, non interviene e io voglio sperare che questo sia forse politicamente un buon segno: un segno che chi non interviene stia riflettendo sulle scelte sbagliate che ha fatto.

            Ci avete detto che il commissariamento di asset e la liquidazione coatta seguivano le direttive della Viginanza e che i dubbi da noi sollevati non avevano nessun tipo di fondamento. Avete sempre risposto che bisognava aspettare gli esiti della magistratura, oggi questi esiti mi sembra che ci siano, e la magistratura ci sta dicendo che per salvare una banca avete bruciato un Paese, avete indebitato la cittadinanza, il futuro di questo paese.
Per venire al riferimento del segretario delle Finanze Guidi, nel riferimento in seduta segreta, l’unica cosa che posso rilevare però  purtroppo è che il governo ci ha  dimostrato di sapere leggere bene quello che la stampa ha riportato negli ultimi giorni delle ultime ore, perché non c’è stato detto niente di più di quanto era pubblico. E allora perché anche questo modo di fare, questo continuare a prendere per i fondelli quest’Aula.   

 

Jader Tosi, C10
Quello che hanno detto i consiglieri che mi hanno preceduto non è esaustito. Margiotta ha parlato di sostituzione di un potere, ma quale potere? Bisogna andare in ordine e trovare la quadra del confronto politico, se no questa Aula non serve nulla, siamo stati solo in grado di  aizzare le persone fuori di qui e anche le organizzazioni fuori di quest’Aula sono state tirate per la giacchetta. Aspettiamo che arrivi la magistratura allora. Pensate che sia la cosa migliore per il Paese che sia chi fa altro a dover fare quello che spetta a noi? Questa maggioranza e questo governo, al netto dei propri errori, nel breve tempo avuto a disposizione, ha rigettato quello che era un possibile distorcimento dei vertici di Banca centrale, ha cercato di portare persone nuove che oggi governano Banca centrale e mi pare stiano andando nella direzione di rilancio di sistema finanziario. Ora temo spetti alla politica fare il proprio, prendendo le distanze da quelle stagioni e cercando di fare quelle azioni che possano dare prospettiva e rilancio al Paese. Il Paese non è assolutamente finito, è finita la pacchia per chi ha mangiato alle spalle dei cittadini. E’ ora di cominciare a lavorare e a fare politica.

 

Francesco Mussoni, Pdcs
Credo abbia fatto bene il Ccr, nelle persone dei Segretari Zanotti e Renzi, a specificare le proprie responsabilità legali, ovvero che si sono mantenuti agli atti, e non ho da dubitarne. Ma invece di fare gli avvocati di se stessi, o i tribuni, bisogna fare un’analisi perché ci troviamo sul comma di Asset a due anni dall’avvio delle procedure. Governo e maggioranza guidano la macchina, scelgono passeggeri e percorsi e destinazioni e noi come opposizione possiamo solo interpretare il percorso, immaginare le motivazioni delle scelte.. mi pare che voi state un poco mistificando le cose. Perchè dopo due anni che l’opposizione vi fa dei ragiomenti, talvolta su Banca centrale, dicendo che sono successe cose strane sulla vigilanza, talvolta su Cassa, in cui ci sono consulenze e ruoli che sono sempre gli stessi..dopo due anni che l’opposizione cerca di ricostruire il percorso che avete fatto in questi due anni, ci dite che siamo noi quelli rimasti negli anni ’80. Ve ne state lavando le mani, non potete dire dopo due anni di errori- spero in buona fede- e di danni al Paese, ‘facciamo politica adesso, ripartiamo’. La politica deve dialogare, ma prima dovete ammettere la vostra responsabilità politica, per lo meno, sul fatto e anche sul non fatto. La sentenza Pasini: fa una correlazione tra due piani, quello degli interessi legittimi da tutelare in uno Stato, interessi che una amministrazione e un governo dovrebbero tutelare e gli interessi degli azionisti. Ma nella sentenza vedo promanazione di una serie di interessi generali che il governo si è dimenticato di tutelare: tutela dei risparmiatori nella correttezza delle procedure. La tutela dell’interesse legittimo dei dipendenti della banca, della stabilità del Paese,  della sua credibilità, dei soci…valori non posti a tutela da parte dell’attività o non attività di governo e maggioranza. Questo è il punto politico su cui noi vogliamo insistere. Ci stupiamo che ci siano ulteriori indagini, quando ci sono ordinanze che da mesi ci stanno ricostruendo i percorsi fatti da governo e maggioranza? Aspettiamo tutte le procedure di legge, ma le conclusioni le dobbiamo, le dovete trarre. Di fronte a una sentenza tale, un governo normale dà le dimissioni perché non si è accorto che una serie di persone in modo coordinato ha lavorato contro gli interessi dello Stato.

Denise Bronzetti, Ps
E’ abbastanza desolante intervenire in un comma così importante per il futuro economico e la tenuta del sistema bancario sammarinese con i banchi pressochè vuoti da parte della maggioranza, quando l’opposizione è presente quasi al completo. E’ desolante perché al di là degli interventi di Ssd, che più degli altri di maggiroanza sentivano l’esigenza di difendere il loro compagno di partito, l’ex Sds Celli, vige il silenzio da parte degli altri consiglieri di maggioranza, nell’analizzare un comma determinante per capire cosa è successo nel nostro sistema bancario e finanziario, non dico in Asset Banca. C’è un filo conduttore rispetto a come è stata condotta la politica economica finanziaria di questi due anni, un filo conduttore che nasce con decisioni che sono state assunte durante la campagna elettorale, che prevedeva – forse all’insaputa di qualche membro di maggioranza all’inizio-che cosa dovesse succedere all’interno del sistema finanziario, quindi la chiusura ad arte di quell’istituto finanziario e lo dicono chiaramente le due sentenze che mancano gli elementi tali da poter condurre alla liquidazione. Una decisione quindi presa a tavolino perché quell’istituto bancario chiudesse,  diversamente non era possibile attuare il ‘disegno’. Stupisce l’arrendevolezza di tutti gli altri membri di maggioranza seduti in Aula che continuano a fare finta di niente. Arriverà un giorno in cui non potrete dire “noi non lo sapevamo” perché sta scritto negli atti del tribunale.

Andrea Zafferani, Segretario di Stato per l’Industria
Anche oggi siamo andati, come ovvio, sulla falsariga degli interventi fatti su Asset nei dibattiti fatti ad hoc in Aula su questo tema. E’ un tema che ha diviso molto le forze politiche, maggioranza e opposizione, e oggi ci si muove sulla falsariga con un passaggio in più, che è la sentenza Pasini, e che noi non vogliamo mettere in discussione. Mi ritroverò anche io a dovere, per l’ennesima volta, ricostruire passaggi che dal punto di vista politico vedono come sempre le due parti opposte. Dal punto di vista di governo, membri del Ccr e della maggioranza che ha portato avanti la linea dell’esecutivo, la questione Asset banca si risolve su un concetto: il livello di rispetto dell’autonomia di Banca centrale, ed è un tema su cui siamo stati e lo siamo tuttora divisi. Ci sono le istanze dell’opposizione che dicono che il governo avrebbe dovuto far fare o non fare cose che non sono in potere del governo. Poche settimane dopo all’insediamento, Bcsm ha sottoposto al Ccr fatti di eccezionale gravità della banca, e ci ha reso nota la volontà- da legge possibile- di fare dei provvedimenti. Il governo si è preoccupato, come suo dovere, di mettere in piedi una serie di presidi per far sì che questo tipo di azioni non creassero eccessivi problemi al sistema e tutelassero i risparmiatori. Quello che è stato citato come fattore di debolezza e persino di interesse, l’assorbimento attivi e passivi di Asset in Cassa, per noi era elemento di tutela dei risparmiatori, per noi fondamentale. Quello che è successo dentro Banca centrale, cosa ha portato a certe decisioni, saranno temi sviscerati dalla magistratura, ma da un punto di vista politico ribadisco la necessità, di fronte a provvedimenti di Bcsm, che in base la legge poteva prendere, la preoccupazione del governo è stata quella di tutelare risparmiatori e garantire al sistema la possibilità di proseguire. 

Roberto Civatta, Rete
Siamo di fronte al funerale del Paese. I problemi del sistema finanziari non sono finito. I problemi creati nel paese negli ultimi due anni nascono con Asset Banca. Era amministrata male e andava chiusa, dite. Oggi c’è un’altra banca che va male e noi diciamo che non va chiusa, perché un conto sono le colpe degli amminitratori, un conto i risparmi dei sammarinesi. Se ritenete che quella banca non andava chiusa, facendo uscire 800 mln di euro dalle banche sammarinese allora difendete Re Nero, complimenti. Eva Guidi afferma il falso nella sua relazione. E non sono più tra quelli che dicono è ‘appena arrivata’. Lei è responsabile se non altro di non leggere le relazioni del tribunale. San Marino  è oggetto di un attacco internazionale- e lo ha spiegato benissimo Valentini- e se non ce ne rendiamo conto di queston non potremo attaccare il problema. La sentenza Pasini parla di mancanza di motivazione, di violazioe di istruttoria (non c’è nessuna relazione sulle ispezioni fatta in Asset), di sviamento di potere, nessuno si è mai posto il problema di salvare la banca. Quei provvediementi sono stati fatti per farla saltare, non per salvarla. Guidi lei ha il dovere di fare azioni di responsaiblità su Grais e Savorelli, posso anche credere che allora i segretari di Stato non capivano che succedeva, parlo allora di sprovveduti che allora dovrebbero dimettersi, ma adesso è il momento di fare i conti della serva. Non ce la caveremo con meno di 100 mln di euro. Non possiamo continuare a fare spallucce e a scaricare sui cittadini. Non è che quello che è successo non è stato previsto, è stato denunciato, hanno iniziato a lavorare i magistrati..e gli unici ad andare avanti imperterriti facendo saltare il sistema siete stati voi. Mi aspetto azioni di responsaibltà nei confronti di coloro che sono richiamati nell’ordinanza,  incluso il Ccr, in solido e personalmente. E sarà nostra cura tentare di farlo, andando in tribunale. Non c’è solo ‘re nero’ ci sono gli altri istituti che rivendicheranno i soldi persi, capite l’impatto di quello che avete creato e che ci troveremo di fronte nei prossimi anni, quando qui continuate a dire che bisogna continuare a ridurre la spesa, perché abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità? Ci sono delle responsabilità e sono le vostre.

Luca Boschi, C10
Non è possibile sentire dire dal consigliere Ciavata che i problemi del sistema bancario siano iniziati con il  commissariamento Asset, non è possibile lei ci creda davvero.

Noi ribadiamo che l’automia di Bcsm è sacrosanta, allora come adesso. Quando si è insediato questo governo c’era un vertice di Bcsm che nei primi mesi della legislatura ha portato all’attenzione dell’esecutivo e del Ccr una serie di criticità che nel rispetto dell’autonomia di quell’istituto ha rispettato. Noi la responsabilità, per la nostra quota parte, la prediamo, ma vi ricordate che clima politico c’era allora? L’opposizione portava avanti la strategia della spallata, difficile confrontarsi con chi ti dà del criminale. La responsabilità ce la prendiamo tutti. Occorrerebbe non far prevalere il teorema della proprietà transitiva: si parte da Confuorti, poi Banca Cis, poi il Segretario Celli e ci dicevate ‘rimuovete Celli e cominciamo a dialogare’. Celli che non ha avuto alcun provvedimento e si è dimesso, e ora da lui si passa al Ccr, e al governo, e si passerà all’intera maggioranza. Nessuna banca si salverà a San Marino se non abbiamo un progetto di sistema.

Lorenzo Lonfernini, Rf
Questa volta affrontiamo un tema noto alla luce di una sentenza che ha portato elementi di certezza in più rispetto altre volte. La sentenza di primo grado c’è e non ci fa assolutamete piacere. Condivido con Margiotta, anche per me è stata un pugno allo stomaco sapere che un giudice di primo grado ha ritenuto l’iter di commissariamento Asset non corretto. Prendiamo atto di questa sentenza e attendiamo di vedere cosa deciderà Banca centrale che, come ha riferito Eva Guidi, ha dato mandato di valutare le carte della sentenza, se impugnarla oppure no, e guardiamo con massimo rispetto alle sue vautazioni. Diciamo però che nella sentenza non si affronta il problema-e non era il suo compito- se vi siano i presupposti o meno del commissariamento. Si valuta più un discorso di forma che è comunque importante. Vorrei poi distinguere soci e depositanti- che effettivamente hanno subito disagi per il procedimento- da chi effettivamente gestiva la banca. D’accordo con il procedere con azioni di responsabilità, diverso il discorso del Ccr. Una valutazione politica deve essere comunque fatta, ma come sappiamo il Ccr non ha potere di fermare le azioni poste in essere dalla vigilaza di Banca centrale. Sembra strano il teorema criminoso di cui hanno fatto parte segretari appena insediato, poco credibile. Ci aspettavamo i toni assunti dall’opposizione. Una riflessione politica sicuramente va fatta, non sono cose da liquidarsi in maniera banale, spero ci sia modo di confrontarsi serenamente.

Marco Gatti, Pdcs
Chi ha detto che il governo oggi e anche la maggioranza abbiano dimostrato di non essere pienamente adeguati per affrontare la situazione del paese non può che trovare in questo dibattito piena conferma. Oggi mi sarei aspettato di dibattere su quali azioni intraprendere per uscire da questa situazione.
Vi aspettate che le prossime sentenze di appello saranno diverse? Il fatto che il tribunale attesti che le procedure di commissariamento di Asset siano state sbagliate lo ritengo importante per le conseguenze sull’economia di Sa Marino, per chi manifesta interesse di investire. Non penso che la sentenza di appello sarà tanto diversa, allora bisogna sapere che ci sarà un danno da pagare e temo che il grosso lo dovrà pagare ‘pantalone’, ovvero lo Stato. Ma si continua invece in questa filastrocca, sperando esca il coniglio dal cilindro. Poi ci sono le responsabilità politiche: il fatto che Celli abbia ricevuto una mail dall’avvocato ‘azzeccagarbugli’ che ha consigliato azioni su Asset, se questo è così, dove pensiamo di andare? Il 18 giugno questo avvocato scrive che ci sono problemi sulla vicenza Asset, e il tenore tattico è ‘come ne usciamo?’. Il governo che continua a proteggere ancora questa cosa, sarà in grado di uscirne? Il 20 di giugno il Segretario ci ha raccontato un’altra storia, non ci ha riportato alcuna perplessità, ma ci ha portato un fascicolo su Asset che io ho letto e non c’erano elementi per la liquidazione coatta. Mi chiedo se altri della maggioranza lo hanno letto.  Bisogna partire nel riconoscere le irregolarità e come si esce da questa situazione. Se no, non ce la possiamo fare. Il governo non è in grado. Non si sono prese le distanze malgrado le denunce. Ha il governo la credibilità anche per portare qualcosa di buono nel paese? Oggi abbiamo un tribunale non credibile, e ci vanno di mezzo anche persone perbene.

Enrico Carattoni, Ssd
Non capisco le finalità di aver inserito all’odg un riferimento sulle sentenze relative al commissariamento e la liquidazione Asset e affronto il dibattito con difficoltà, con la consapevolezza che difficilmente in un’Aula parlamentare si possano commentare provvedimenti non definitivi di un’autorità giudiziaria. E’ vero che abbiamo sentito nei mesi scorsi tanti esperti, ma credo si rischi di mettere in difficoltà lo stesso magistrato che ha adottato quel provvediemnto, venendo a leggere stralci e a commentarli credo si crei difficoltà. Gatti dice che manca la strategia, la proposta. Quando sono qui dentro sono posti sull’altare certi provvedimenti di magistrati e sono criticati altri. O siamo d’accordo che ci deve essere rispetto istituzionale, o non si possono prendere provvedimenti che piaccione e dire che sono giusti e qelli che non piacciono e dire che non sono giusti.

Fino al 2011 i provvedimenti di Lca e amministrazione straordinaria venivano decisi dal  governo, dal 2011 in poi invece è stata introdotta la modifica che fosse Banca centrale ad assumerli in autonomia. Se errori ci sono stati, credo su questo si debba intervenire, e chi li ha commesi debba pagare anche a fronte dei lauti stipedi che prendeva. Per questo è giusto che l’attuale Banca centrale si rivalga su chi ha commesso quegli errori. Se ci saranno resposabilità politiche, saranno i cittadini a deciderlo con il loro voto. E se ce ne saranno penali, sarà il tribunale ad accertale. Ma è squalificante oggi venire in aula a tirare la giacchetta quel magistrato piuttosto che un altro e dire ‘questo ha fatto bene, l’altro male’.

E’ necessario chiarire le strade che ci sono: l’unico soggetto che può impugnare o meno la sentenza  è Banca centrale, nessuno qui dentro può farlo. Se il provvedimento diventasse definitivo, l’unica conseguenza sarebbe di andare al tavolo di trattative con amministratori e soci per andare a trattare il risarcimento del danno. A chi ci dice di non fare niente e di ridare soldi ai soci: credo sia un passaggio difficile da sostenere. Sarebbe grave voler rinunciare a prerogative che potrebbero portare a un diverso accertamento. E’ doverosa una stretta collaborazione con Banca centrale e che la stessa debba mettere in atto tutte le iniziative a difesa della sua autorevolezza e, di conseguenza, di quella di San Marino.

Federico Pedini Amati, Mdsi
Quando il Segretario Celli, dimissionario, in Commissione Finanze attaccà ‘il giudice elevato ad eroe’, quella è una presa per la giacchetta o non è niente, consigliere Carattoni? Oggi ci si scandalizza perchè parliamo della sentenza di Asset, ma non ci si è scandalizzati quando si è parlato di sentenza Mazzini, si può dire sempre una cosa e l’esatto contrario?
Ma voi, girate per il paese? Avvertite la preoccupazione della cittadinanza e che ci sia una crisi di sistema grave? Avvertite che nessuna azienda stia venendo a investire a San Marino?  Ci sono, e sono grandissime, le responsabiltà sulle scelte prese dal Ccr che avevano un filo diretto con Confuorti.
Dichiarate il fallimento di questa maggioranza e si valuti di passare a un governo straordinario che tra 6 mesi, un anno al più tardi, ci porti alle elezioni. Il prima possibile ammettete le vostre responsabilità e andate a casa.

 

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it