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Veneto. Bottaccin: “Dopo il tornado e le frane, Renzi dimentica le sofferenze della nostra regione”

  VENEZIA - “Capisco la rabbia di chi ha perso tutto, ma chiedo

Pubblicato:21-01-2016 16:20
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:49

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tornado-brentaVENEZIA – “Capisco la rabbia di chi ha perso tutto, ma chiedo ai sindaci della Riviera del Brenta di non creare polemiche strumentali contro la Regione. Le modalità di erogazione dei contributi sono state condivise con le amministrazioni locali; non abbiamo predisposto moduli, creando intoppi burocratici, ma abbiamo indicato ai Comuni alcuni criteri per garantire regole certe e la massima trasparenza e per agevolare i cittadini più bisognosi”: lo afferma Gianpaolo Bottacin, assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, che ha già lanciato un appello a Renzi chiedendogli altri finanziamenti.

Per le emergenze in Riviera del Brenta e Cadore – aggiunge – sono stati stanziati quattro milioni di contributi statali (due per l’area in provincia di Venezia, due per le zone della provincia di Belluno), una cifra assolutamente inadeguata anche solo per immaginare una benché minima forma di ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi calamitosi, i cui costi sono superiori ai centocinquanta milioni di euro. La Regione Veneto, pur con i noti tagli che hanno ultimamente interessato l’ente e che rendono la gestione del territorio sempre più complicata, ha tuttavia già anticipato somme ben superiori ai quattro milioni del Governo, nonostante la competenza precipua sia statale”.


“Spero che i sindaci colpiti dalle calamità – precisa Bottacin – condividano questo ragionamento e a loro volta scrivano al Governo per sollecitare quanto gli dovrebbe spettare di diritto. Al premier, oltre al dovere di attivarsi in ogni maniera per reperire mezzi economici adeguati tali da permettere di riportare la situazione almeno in condizioni di normalità, ho anche ricordato che il Veneto, che contribuisce annualmente alla “solidarietà” nazionale con un residuo fiscale superiore ai 20 miliardi, merita il riconoscimento intero dei danni subiti almeno in casi gravi come le calamità naturali”.

“E’ stupefacente – conclude – come ci si dimentichi in così breve tempo, e nonostante i proclami e le promesse fatte sul territorio da illustri esponenti della maggioranza di governo, di quanto accaduto la scorsa estate: per l’alluvione del 2010 il governo di allora stanziò quasi 400 milioni, questa volta ci sono state riservate le briciole. Ci saremmo attesi molto di più da parte dello Stato in termini di impegno finanziario e questo ho voluto ricordarlo anche a Renzi”.

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