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Cellulare al volante, gli studenti si mettono di pattuglia con #Guardaavanti

BOLOGNA - Hai l'abitudine di usare il cellulare mentre sei alla guida? A "pizzicarti" potrebbero essere non solo

Pubblicato:21-01-2016 13:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:49

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BOLOGNA – Hai l’abitudine di usare il cellulare mentre sei alla guida? A “pizzicarti” potrebbero essere non solo le forze dell’ordine ma anche particolari “pattuglie” formate da studenti delle scuole superiori. E’ una delle iniziative previste dal tour #Guardaavanti, promosso da Tim e Ducati, che martedì farà tappa a Bologna con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Polizia municipale, dell’Associazione sostenitori ed amici della Polizia stradale (Asaps), del Laboratorio europeo per le sicurezze e del Comitato autonomo dei commercianti di via Indipendenza. Per l’occasione arriverà sotto le Due torri anche un testimonial d’eccezione: Andrea Dovizioso, pilota Ducati sulle piste della MotoGp.

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Il tour, giunto alla seconda edizione, punta proprio a sensibilizzare automobilisti e motociclisti sull’uso consapevole del cellulare alla guida. A Bologna saranno 600 gli studenti coinvolti ed impegnati in attività di “comunicazione interattiva” tra via Indipendenza, piazza Galvani, piazza del Nettuno e la zona della stazione. I cittadini potranno lasciare un videomessaggio e gli studenti, oltre ad osservare la strada per vedere chi usa il cellulare, sensibilizzeranno i conducenti con cartelli e con la distribuzione di sacchetti “riposa-cellulare”. La manifestazione si concluderà in piazza del Nettuno con un flash mob a cui partecipare tutti insieme. “Bologna si presta molto bene ad un’iniziativa di questo tipo”, sottolinea l’assessore alla Legalità, Nadia Monti, visto che “è stata tra i primi Comuni ad abbassare i dati sull’incidentalità, proprio grazie a attività di prevenzione e sensibilizzazione”: dai 2.164 sinistri del 2010 si è passati ai 1.900 del 2014, ricorda l’assessore.


paolo ciabatti_ducati

Il progetto prevede una “forte componente ludica” per coinvolgere quanto più possibile i giovani, dichiara Cristiano Habetswallner, responsabile Sponsorizzazioni di Tim: del resto, “l’uso del cellulare alla guida è un tema molto grave e molto sentito in Italia“. Per un’azienda motociclistica “la sicurezza è un fattore importantissimo”, aggiunge Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati corse. Un aspetto centrale nella progettazione delle moto e dell’abbigliamento tecnico, ricorda Ciabatti, ma l’attenzione non può che essere più ampia: “La tecnologia ci fornisce oggetti fantastici come gli smartphone, ma ci porta anche ad usarli quando non dovremmo”. In effetti, gli studenti chiamati ad osservare il comportamento degli automobilisti “avranno un bel da fare”, è certo il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni.
Dopo quelle legate ad alcol e stupefacenti, in tema di sicurezza stradale l’uso del cellulare “è la sbornia del terzo millenno”, afferma Biserni: questo tipo di comportamenti presenta “una pervasività incredibile” e, per l’Asaps, c’è una “sottostima” del rischio che comporta. Forse non è quindi un caso, conclude Biserni, che nel 2015 gli incidenti in Italia siano tornati ad aumentare dopo un lungo periodo di calo. Il progetto di Tim e Ducati punta su iniziative “brillanti e accattivanti per far passare concetti molto seri”, rileva Nicoletta Mariotti del Laboratorio europeo delle sicurezze: un modo “per intercettare l’immaginario giovanile in maniera empatica”, che funziona perchè “sono proprio queste le metodologie che danno i maggiori risultati”.

di Maurizio Papa, giornalista professionista

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