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Il Ceinge di Napoli è stato intitolato al suo fondatore Franco Salvatore

"Solo con la sua mente brillantissima si poteva pensare di ideare e costruire una struttura che poi è diventata un centro di eccellenza nazionale e internazionale", ha detto il presidente del centro Pietro Forestieri

Pubblicato:20-12-2022 16:16
Ultimo aggiornamento:20-12-2022 18:24

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NAPOLI – Visibilmente emozionato Franco Salvatore ha ringraziato tutti quelli che hanno accompagnato il suo lungo percorso definendo “una soddisfazione” quella di avere il suo nome “aggiunto ad un nome prestigioso come quello del Ceinge”. E in occasione della cerimonia di intitolazione del centro napoletano di biotecnologia avanzate a lui che il Ceinge lo ha ideato e fondato ha voluto ricordare un evento in particolare: “La visita della professoressa Rita Levi Montalcini che è stata qui non solo per vedere il Ceinge ma soprattutto perché si è firmato un’intesa di ricerca tra il suo istituto di ricerca di Roma e il Ceinge stesso”.

Numerosa la platea che ha assistito all’evento che, tra gli altri, era composta dal presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, dall’assessora regionale alla Ricerca Valeria Fascione, dall’ex rettore della Federico II Guido Trombetti, dal rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro, dalla direttrice generale dell’Azienda ospedaliera dei Colli Anna Iervolino, dalla presidente della Scuola di Medicina e chirugia della Federico II Maria Triassi, dal presidente del consorzio inter-universitario BioGeM Ortensio Zecchino, e dalla presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo.

“Intitolare un’istituzione in vita è una cosa abbastanza rara, ma intitolare il Ceinge al professore Franco Salvatore – ha spiegato Pietro Forestieri, presidente del Ceinge – ci è sembrata un’iniziativa significativa, degna e auspicabile per uno studioso e uno scienziato del suo livello. Franco Salvatore è stato un visionario. Solo con la sua mente brillantissima si poteva pensare di ideare e costruire una struttura che poi è diventata un centro di eccellenza nazionale e internazionale. Già è difficile farlo in Italia, farlo a Napoli era un’impresa quasi impossibile. Solo lui ci poteva riuscire“.


È un’iniziativa “presa dai nostri soci – ha evidenziato l’amministratore delegato del Ceinge, Mariano Giustino – che noi abbiamo sostenuto con entusiasmo perché Franco merita questo evento e questo risultato“.

Manfredi: “Il Ceinge è un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno”

“Il Ceinge è una grande realtà scientifica, assistenziale, un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno. Un centro – ha rimarcato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – capace di fare analisi genetiche uniche dando un grandissimo supporto alla salute e alla prevenzione dei cittadini. Oggi arriva un riconoscimento a cui tutti tengono moltissimo: Franco Salvatore, un grande scienziato, è colui che ha fondato questa struttura e l’ha guidata per moltissimi anni. Questo è un messaggio di continuità e di riconoscimento del valore scientifico della nostra comunità”.

Lorito: “Ceinge esempio di centro di ricerca internazionale”

“Non solo intitoliamo il centro a un uomo che ha avuto la visione, di lungo respiro, di farlo diventare quello che è oggi, ma – ha evidenziato Matteo Lorito, rettore dell’università Federico II di Napoli – mandiamo anche un segnale per il futuro. Il Ceinge è un esempio di centro di ricerca, fortemente legato all’università e alla nostra azienda ospedaliera, nel quale la ricerca si fa con i principi più moderni ed efficaci: è un esempio di centro di ricerca internazionale. La Federico II ha investito nel Ceinge, continua a farlo e qui lavorano oltre 60 professori federiciani: è un pezzo della Federico II di cui siamo molto orgogliosi. E – ha concluso – dobbiamo ringraziare Franco Salvatore che è riuscito a costruire qualcosa di speciale”.

Longo: “Centro che migliora la salute dei nostri cittadini”

“È una giornata importante e questa – ha sottolineato Giuseppe Longo, direttore generale dell’Aou Federico II – è una struttura importante perché si occupa di genetica che oggi riveste un ruolo fondamentale all’interno del nostro servizio sanitario. Con una serie di esami e accertamenti permette di poter intervenire in un mondo, quello delle malattie rare, per aiutare non solo i professionisti, ma principalmente ricade sul miglioramento della salute dei nostri cittadini”.

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