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Report del Consiglio Grande e Generale di San Marino del 19 dicembre

Pubblicato:20-12-2022 11:18
Ultimo aggiornamento:20-12-2022 11:18

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Nella seduta odierna, il Consiglio Grande e Generale inizia l’esame dei 32 articoli- e quasi 400 emendamenti depositati, di cui oltre 300 solo di Libera- del Bilancio previsionale 2023. In apertura, si procede all’esame e all’approvazione del Progetto di legge “Rendiconto generale dello Stato e degli Enti Pubblici per l’Esercizio finanziario 2021”, con 31 voti a favore e la non partecipazione al voto di Rf e Libera. Proprio all’esame dell’ultimo articolo del Rendiconto, si apre un partecipato dibattito sull’esito dell’ufficio di Presidenza, tenuto prima dell’inizio dei lavori consiliari, e sulla decisione di convocare un Consiglio Grande e Generale d’urgenza, dal 23 al 31 dicembre, per consentire la conclusione dell’Ordine del giorno dell’attuale sessione. Giuseppe Maria Morganti, di Libera, interviene per primo per “denunciare” la maggioranza che “avrebbe deciso la convocazione di altri 5 giorni del Consiglio dopo Natale, un fatto straordinario”. La decisione deriva, spiega il consigliere di opposizione, da “uno scontro brutale, motivato dagli interessi che muovono il Des”. Così “si sta facendo correre al Paese un rischio enorme, mai successo nella nostra storia- lamenta- ovvero che si vada verso l’esercizio straordinario”. Gian Nicola Berti, Npr, replica a sua volta puntando il dito su Libera e sullo stesso Morganti: “Ho notato come gli emendamenti di Morganti mirino a un’esplosione del debito pubblico senza precedenti”. Berti aggiunge poi come nell’ufficio di Presidenza, da poco concluso, “contrariamente a quanto dice il consigliere Morganti, il confronto con le opposizioni e il suo stesso partito è stato costruttivo e finalizzato alla condivisione”. E sul Des “non abbiamo nessuna preclusione, a differenza di quanto viene rappresentato”. Alessandro Bevitori, Libera, chiarisce la posizione del suo gruppo: “Noi abbiamo detto in ufficio di Presidenza che siamo disponibili ad affrontare un dibattito sulla Finanziaria in maniera stringata, per poter andare a casa il primo possibile- puntualizza- a condizione che il provvedimento sul Des sia affrontato in maniera diversa e non con questa accelerazione sospetta”. Libera ha poi proposto un emendamento per istituire un tavolo di confronto sul Pdl dedicato al Des, aperto a sindacati e categorie. “Se accettiamo questo modus operandi, noi siamo disponibili a ritirare gran parte dei nostri emendamenti- prosegue- ma oggi ci dite che tirate dritto e che stiamo qui anche il 31 dicembre, è così importante questo Des? Non lo potete fare a gennaio?”. Guerrino Zanotti, Libera, anticipa quindi che il suo gruppo non parteciperà al voto sul Rendiconto “proprio perché abbiamo avuto la dimostrazione di un atteggiamento arrogante e per niente dialogante su temi che interessano lo Stato e mettono in serio pericolo il Paese- spiega- ma su cui la maggioranza vuole andare avanti”. Matteo Ciacci, Libera, chiarisce che la posizione del suo gruppo è stata portata avanti da tempo: “Abbiamo chiesto sempre che il Des venisse discusso con più calma e con maggiore approfondimento”, ribadisce. “Non siamo per il muro-contro-muro, ma se ci costringete- ammonisce- faremo un’opposizione durissima”. Rossano Fabbri di Mis- Gruppo misto, invita tutta l’Aula a una maggiore responsabilità per scongiurare un esercizio provvisorio. “Abbiamo un partito di opposizione che ci presenta centinaia di emendamenti, di cui la maggior parte strumentali, relativi al Des- spiega- dovremo mettere mano al regolamento consiliare perché non si riesca a bloccare i lavori consiliari”. D’altra parte,“dall’opposizione- ammette- non si sa nulla su questo progetto”.

Iro Belluzzi, Libera, invita i consiglieri di maggioranza a farsi sentire affinché venga abbandonato il confronto-scontro sulla Finanziaria, per non arrivare al Des. Dalla maggioranza,Mirko Dolcini, Dml, chiarisce che da parte del gruppo di Motus ci si augura che il confronto sul Des “si sposti su altre sessioni consiliari” e annuncia voto favorevole al Rendiconto. Mentre Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete, punta il dito contro l’incoerenza di Libera: “L’ostruzione dell’opposizione è legittima- ammette- ma non capisco perché se si vuole portarla avanti per bloccare un comma, poi due comma prima di quello se ne dibatte”. D’altra parte, Michele Muratori di Libera spiega che la presentazione di un numero così alto di emendamenti da parte del suo gruppo è “l’ultimo e unico strumento che ha l’opposizione per denunciare una situazione pericolosa e per far emergere alla cittadinanza qualcosa di compromettente”. Giancarlo Venturini, Pdcs, interviene per sottolineare come sia “fuori luogo” discutere delle problematiche sugli emendamenti e della possibilità di ragionare per trovare una soluzione nell’ambito del voto sul Rendiconto dello Stato.

Per Alessandro Mancini, Npr, il dibattito “ha un po’ dell’assurdo”, perché “se la vostra preoccupazione è il Des- manda a dire ai consiglieri di Libera- non vi è migliore occasione di parlarne prima possibile, in una prima lettura, e di trovare lo strumento più idoneo per allargarne il ragionamento anche ad altre categorie”. Vladimiro Selva, per Libera, ribadisce che il Pdl sul Des suscita dubbi proprio perché “si vuole per forza portarlo in prima lettura entro il 1° gennaio”. Emanuele Santi di Rete chiarisce che proprio per volontà della maggioranza il Des è un progetto di legge che dovrà affrontare tutti i passaggi dell’iter normativo- e non solo una serie di articoli alla Finanziaria. L’impegno di tutti i gruppi di maggioranza è di “prenderci tutto il tempo necessario, dopo la prima lettura- assicura- per poter fare i confronti e, dove possibile, migliorare il testo in modo sia più condiviso possibile”. E la stessa maggioranza ha manifestato apertura su due emendamenti dell’opposizione volti a istituzionalizzare il confronto: “Il punto è – manda quindi a dire- cosa volete fare voi?”.


Diversamente da Libera, “Repubblica futura ha presentato 25 emendamenti che ci stanno a cuore, per dare risposta ai giovani e alle famiglie”, precisa Nicola Renzi Rf. Ma lo stesso consigliere di opposizione rileva come in Aula le posizioni sul Des siano diverse a livello bipartisan e forse, “faremmo un esercizio di serietà se trovassimo il modo di discuterlo prima possibile qui in Aula” e di toccare così con mano se veramente “il Des è l’ultimo argomento per tirare a campare per una maggioranza morta e finita”. Denise Bronzetti, Mis-Gruppo Misto, evidenzia come il problema sia politico e pone una domanda all’Aula: “Siamo disponibili a parlare per trovare un accordo e fare in modo che non si sviliscano le istituzioni- chiede- con una convocazione che la Reggenza è costretta a fare in un periodo particolare come quello delle Festività, e di lavorare il più possibile in maniera istituzionale, cosciente e coscienziosa?”. Luca Boschi, Libera, insiste: “Questa agitazione della maggioranza serve solo a portare in prima lettura entro capodanno la legge sul Des perché evidentemente- motiva- si deve pagare un acconto a qualcuno entro il 31 -12, se no, non si capisce perché non possa essere esaminato a gennaio”. Prende poi parola Pasquale Valentini, Pdcs, per rimarcare come priorità di tutti dovrebbe essere l’approvazione del Bilancio entro la fine dell’anno: “Se questo è garantito- prosegue- non c’è motivo di un prolungamento del Consiglio”. Al contrario, allungare i lavori oltre il 23 dicembre “significa inventarsi che entro quella data non ci sia ancora il bilancio, perché gli argomenti non affrontati in questo Consiglio- chiarisce- in base al Regolamento, vanno nel prossimo Consiglio”. E’ un tema che va risolto prima di iniziare l’esame dell’articolato, suggerisce quindi il consigliere. Eva Guidi, Libera, condivide l’intervento che l’ha preceduta assicurando che anche da parte di Libera e dell’opposizione “c’è intenzione di dotare il nostro Paese di una legge di Bilancio entro il 23 dicembre e, se riusciamo, anche un po’ prima”.

Gian Matteo Zeppa, Rete anticipa che per impegni di lavoro, se dovesse convocarsi una sessione consiliare straordinaria a proseguimento dell’attuale, non potrà essere presente in Aula. “Si trovi una mediazione e si faccia il Bilancio- auspica- tutto quello che esula dal Bilancio si applica in una sessione successiva, non ho problemi su questa cosa, chi ha più giudizio lo usi”. Andrea Zafferani, Rf, conferma che la proprietà anche per il suo gruppo è avere il bilancio entro Dicembre: “Auspico un supplemento di dialogo tra capigruppo- esorta- se ne può discutere a gennaio di Des”. Gerardo Giovangoli, Npr, punta il dito sull’opposizione “sgangherata” di Libera: “Per la maggioranza non c’è alcun obbligo di affrontare questo Pdl- manda a dire- si è ancora in una fase di dibattito e arrivare a quel comma avrebbe permesso di discutere delle diverse posizioni, non c’è nessuna volontà di nascondere le cose”. Anche per Giovagnoli infine la discussione sul Des “se non si fa adesso, si fa a gennaio”. Marica Montemaggi, di Libera si unisce all’appello rivolto in particolare ai consiglieri di maggioranza che hanno dimostrato di “non voler tirare sempre dritto e di voler aspettare un po’ di più”. Grazia Zafferani, Demos-Gruppo Misto invita l’opposizione al ritiro degli emendamenti e governo e maggioranza al ritiro del Pdl sul Des. “Fermiamoci, il paese è in difficoltà”, Inoltre, “bisogna guardare- chiosa- anche ai costi che l’Aula si troverà a dover sostenere con una sessione fino al 31 dicembre”. Il dibattito si chiude e seguono le dichiarazioni di voto sul Rendiconto in cui i capigruppo di Libera e Rf annunciano la non partecipazione al voto: il Rendiconto per l’esercizio finanziario 2021 viene infine approvato con 31 voti a favore. Si procede quindi all’esame dell’articolato del Bilancio di Previsione 2023: all’ Articolo 1. “Convenzionamenti per prestiti agevolati”, Libera presenta una trentina di emendamenti, volti a incrementare rispettivamente i contributi per convenzionamenti agevolati su agricoltura biologica, studenti, eliminazione delle barriere architettoniche e per le imprese che fanno ricerca. La seduta si conclude con la presentazione di tutti gli emendamenti di Libera e riprenderà domani mattina con la loro votazione da parte dell’Aula. Nel frattempo, è arrivata la comunicazione ufficiale di una convocazione d’urgenza del Consiglio Grande e Generale dal 23 al 31 dicembre (escluse le Festività) per la “Prosecuzione dei lavori consiliari di cui alla convocazione della sessione consiliare del 14- 15-16-19-20-21-22-23 dicembre 2022”. Repubblica di San Marino, 19 Dicembre 2022/1

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