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Sabbadini: “Nei porti le donne saranno fondamentali per l’innovazione”

Lo sostiene la chair di Women 20 nel suo intervento al convegno 'Empowerment of women: the ecological transition, a challenge for the cities and ports of the future'

Pubblicato:20-12-2021 18:39
Ultimo aggiornamento:20-12-2021 18:39
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linda laura sabbadini
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di Laura Monti

ROMA – “Penso che quella dei porti sia una sfida pazzesca perché quello dei porti è un terreno esclusivamente maschile, anche nelle sue sedici autorità. Non c’è nemmeno un presidente donna, a fronte di una composizione in cui le donne sono al 45% nella parte amministrativa, solo al 5% fra i dirigenti. Si potrebbero individuare presidenti donne, ma siamo proprio all’apoteosi del maschile, peggio che nella diplomazia dove delle porte si stanno aprendo”. Così Linda Laura Sabbadini, chair di Women 20, nel suo intervento di oggi pomeriggio al convegno ‘Empowerment of women: the ecological transition, a challenge for the cities and ports of the future’.

“Va sottolineato il legame fra ‘empowerment’ delle donne e sfida dell’innovazione- ha proseguito- se devi innovare hai bisogno di personale innovativo, con nuove capacità e competenze. I porti non possono più essere visti come lavori di fatica e in questo le donne possono dare un apporto enorme in termini di capacità innovativa e resistenza. Inserire nei porti l’elemento femminile può essere un elemento dirompente di innovazione”.


Per Sabbadini, “bisogna investire da subito, non per gradi. La rivoluzione deve essere completa, deve partire dalla testa”, anche perché, come ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, “il porto è uno dei luoghi più classicamente maschili, sia nell’immaginario che nella realtà”. Pertanto, ha proseguito Sabbadini, “c’è un processo di auto-esclusione da parte delle donne, come accade nel settore tecnologico. C’è un problema di come si presenta il settore”. 

D’altra parte, lo stesso ministro Giovannini, ha sottolineato Sonia Sandei, ‘head of electrification’ di Enel group, “ha messo a disposizione tanti fondi proprio per la transizione ecologica dei porti. In questo dobbiamo sfruttare fondi del Pnrr. E grazie a questi fondi che guardano alla sostenibilità e all’innovazione, l’immagine dei porti sta cambiando”.

Il tutto dovrà essere affiancato da politiche di welfare familiare: “Se non è robusto- ha affermato il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri- non riusciamo ad affrontare certi temi con quella consistenza che metta tutti nelle condizioni di essere professionisti fino in fondo”. Risultati importanti in termini di parità di genere sono stati ottenuti, per Linda Laura Sabbadini, anche con Women 20: “dal 2014 si è sempre affrontata la questione della parità di genere ma l’estensione dei temi è stata molto più alta che in passato. Siamo riuscite a premere e ottenere un ritorno sulle questioni che riguardano il lavoro. Se la società civile è compatta e riesce a muoversi in un’ottica di sorellanza incide ai livelli più alti. Più dobbiamo portare avanti approcci di innovazione- ha concluso- più le donne saranno alleate perché sono le più ingabbiate, quelle che più hanno bisogno di rompere le catene del passato”. 

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