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Covid, Mattarella: “Serve ancora prudenza, ma non siamo più in balia del virus”

Il presidente Mattarella: "I vaccini sono stati la migliore arma di difesa e gli italiani hanno risposto con maturità"

Pubblicato:20-12-2021 18:58
Ultimo aggiornamento:21-12-2021 09:50

mattarella
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ROMA – “Quello che sta per concludersi è stato un anno di lavoro intenso, come auspicato al termine del 2020. Con priorità chiare: la lotta alla pandemia e la ripresa della vita economica e sociale del Paese. Credo che possiamo trarne un bilancio complessivamente positivo, per aver alzato la protezione dei cittadini di fronte alla minaccia del virus e per aver rimesso in moto la società. E’ stato il frutto di scelte coraggiose, dei progressi della scienza, di comportamenti coscienziosi, di senso civico diffuso, e la risultante di una convergenza tra le istituzioni e i cittadini”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la tradizionale cerimonia al Quirinale per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile.

Siamo ancora chiamati alla prudenza e alla responsabilità”, aggiunge Mattarella. “Ci siamo dotati, tuttavia, di strumenti adeguati per combattere il virus. Non ci sentiamo più in balìa degli eventi. La pandemia segna ancora il nostro tempo. Ha provocato dolore, sofferenze, nuove povertà. Ma abbiamo visto risposte solidali, sono emersi talenti e qualità inespresse, si sono accelerati processi innovativi. Siamo stati spinti a correggere, con misure efficaci, l’inerzia delle dinamiche economiche e sociali innescate dalla crisi”.

LA SFIDA È LA RIPARTENZA, SERVONO CAMBIAMENTI SOCIALI

“Adesso la sfida è la ripartenza che, per essere efficace, deve vederci capaci di profondi cambiamenti: mutare i nostri stili di vita, dare allo sviluppo una forte qualità ambientale, fare della transizione digitale una leva per migliorare processi produttivi e, al tempo stesso, per migliorare la vita delle persone e delle comunità”, aggiunge Mattarella.


“La ricostruzione cominciata in questo anno – sottolinea il capo dello Stato – ha, difatti, come obiettivo quello di fornire risposte nuove a problemi spesso trascurati e che hanno assunto caratteristiche inedite. La pandemia ha posto in luce questioni che riguardano i modelli sociali, il rapporto con l’ambiente, il rispetto dei diritti delle persone e della convivenza, una più equa distribuzione delle opportunità: si tratta di temi cresciuti nella sensibilità comune anche in ragione dell’impegno per sconfiggere il virus”.

Il presidente osserva: “Pensando all’anno trascorso, viene spontaneo riflettere su ciò che può apparire un paradosso: cercare di riconquistare la normalità delle nostre vite sapendo che siamo nel mezzo di trasformazioni epocali che stanno cambiando il lavoro, le abitudini, le relazioni, oltre alle priorità dell’agenda pubblica. La normalità che, ad oggi, siamo riusciti a riconquistare – circondata da cautele e da misure di vigilanza sanitaria – è già diversa da quella che conoscevamo. La normalità che perseguiamo non sarà comunque il ritorno al mondo di prima”.

“RICONOSCENTI A MEDICI E INFERIMIERI, SALVANO LE VITE”

“Nel Paese- aggiunge ancora Mattarella- sono emerse risorse, capacità, energie che hanno consentito di affrontare uno dei passaggi più pericolosi e difficili degli ultimi decenni. Abbiamo adottato misure rigorose non appena abbiamo avvertito la pericolosità del virus, quando l’Italia era tra i Paesi più colpiti al mondo. Desidero, ancora una volta, esprimere la grande riconoscenza ai nostri medici, agli infermieri, a tutti gli operatori del sistema della sanità che continuano a prodigarsi con abnegazione per curare i malati, per salvare vite”.

E’ stata potenziata la sanità pubblica e, alla professionalità di medici e operatori, si è unita la passione civile, il senso di umanità e solidarietà, la capacità organizzativa che ha visto l’impegno delle donne e degli uomini delle Forze Armate, dei Corpi di Polizia, della Protezione civile, di tanti volontari in ogni angolo del Paese”.

“VACCINO LA MIGLIORE ARMA DI DIFESA, AVANTI SENZA INCERTEZZE”

“La ricerca e la scienza hanno conquistato risultati straordinari, in poco tempo e grazie a una collaborazione internazionale che ha superato limiti e barriere. Un comune storico impegno. I vaccini sono stati la migliore arma di difesa e gli italiani hanno risposto con maturità. Anche la macchina organizzativa dello Stato e delle Regioni si è mostrata all’altezza. Grazie all’alto numero di vaccinazioni ci troviamo oggi in condizioni migliori di altre aree d’Europa. Dobbiamo continuare senza incertezza su questa strada. Così ci potremo assicurare la più alta protezione possibile”, aggiunge Mattarella.

Proprio la pandemia ha reso evidente a tutti cosa significhi interdipendenza. Non si potrà più tornare indietro da questa consapevolezza. La lotta al virus o è globale o non esiste. Anche l’obiettivo di un nuovo modello di sviluppo, sostenibile sul piano ambientale e sociale, sarà possibile solo con la cooperazione dei Paesi e delle istituzioni internazionali. Il G20, che l’Italia ha avuto l’onore di presiedere quest’anno, ha compiuto passi in avanti nell’assunzione di questa responsabilità. Il nostro Governo è stato molto attivo per dare un indirizzo positivo alla multilateralità, condizione ineliminabile del governo”.

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