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Ostia, è ‘giallo’ per le multe sul lungomuro: esposto in Procura

ROMA - Muri di cemento armato sulla sabbia per delimitare lo spazio tra uno stabilimento e un altro. Varchi chiusi

Pubblicato:20-12-2018 12:24
Ultimo aggiornamento:20-12-2018 12:24

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ROMA – Muri di cemento armato sulla sabbia per delimitare lo spazio tra uno stabilimento e un altro. Varchi chiusi da cancelli con lucchetti per evitare l’ingresso in spiaggia. Nessun percorso per disabili. Gli stabilimenti di Ostia continuano a soffrire di questi mali antichi. Eppure su 78 controlli estivi da parte degli agenti del X gruppo della Polizia locale di Roma Capitale, su 58 stabilimenti, sono state solo due le anomalie riscontrate e verbalizzate dai vigili: la prima per una auto in sosta e la seconda per insegne irregolari e casse acustiche abusive. È quanto hanno denunciato questa mattina i componenti del comitato MareXTutti e il consigliere del Pd al Consiglio municipale di Ostia, Athos De Luca, che per questo motivo hanno depositato un esposto in Procura al fine di capire i motivi dei mancati esiti di questi controlli.

“Il comitato- ha spiegato Agostino Biondo, uno dei portavoce- dopo numerose manifestazioni, diffide e denunce per ottenere da parte del X Municipio i controlli per il rispetto dell’ordinanza 83 del 2018 del sindaco Raggi sul libero accesso alle spiagge ha riscontrato che su 78 sopralluoghi svolti la scorsa estate vi sono solo due verbali con contravvenzioni generiche ma nessun verbale che riguardi le gravi violazioni relative alla mancanza di varchi per l’accesso al mare, presenza di muri, barriere, cancellate e reticolati che impediscono l’ingresso sulla spiaggia. Tutto opere espressamente vietata da l’ordinanza in oggetto”.

“L’esito incomprensibile di questi controlli presso gli stabilimenti- ha aggiunto- ha suscitato la viva preoccupazione del comitato che ha documentato, in più occasioni, la presenza e permanenza nelle concessioni di numerose e gravi violazioni dell’ordinanza. In alcuni casi addirittura nei verbali abbiamo trovato scritto che non erano state riscontrate violazioni”.


Da questo lavoro è nato un dossier fotografico che è poi la base del documento presentato alla Procura dal comitato e dell’atto di accusa nei confronti del Campidoglio, criticato anche “per non aver ancora emanato l’ordinanza invernale sulle spiagge”.

“L’esito negativo dei controlli- ha concluso De Luca- dimostra che gli stabilimenti, con tutti gli interessi che ci sono, da anni sono una zona franca dove non si può controllare o quanto meno riportare la legalità. E’ evidente una certa omertà e la mancanza di volontà politica di andare fino in fondo. Il nostro esposto vuole verificare la correttezza e la trasparenza dei controlli. Per questo parliamo di ‘giallo’ dei controlli. Ma noi andremo avanti e continueremo a chiedere: perchè non aprono i 13 varchi previsti nell’ordinanza? Il mare deve essere accessibile sempre, d’estate come d’inverno. Purtroppo non è così. La constatazione è che al mare ad Ostia non si può andare”.

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