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Siria, Lavrov: “Troika Russia-Iran-Turchia soluzione più efficace”

"La soluzione migliore per la Siria è quella militare, e dobbiamo lavorare su quella"

Pubblicato:20-12-2016 16:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:26

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ROMA – La Troika Russia-Iran-Turchia in questo momento è lo strumento più efficace per risolvere la crisi siriana. Lo ha detto il il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, nel corso del vertice trilaterale a Mosca sulla Siria.

Lavrov ha aggiunto: “Esistono altre formazioni, come il Gruppo di supporto internazionale per la Siria. Questo si è riunito varie volte. Ha adottato importanti documenti che costituiscono la spina dorsale della risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, che, come ha ricordato, chiede di implementare diverse soluzioni. Tra queste, “la cessazione delle violenze e dei combattimenti, il via libera alla consegna di aiuti umanitari e l’avvio di un processo politico inclusivo che coinvolga tutte le parti siriane interessate senza precondizioni” ha detto ancora Lavrov.


E ha poi aggiunto, secondo fonti concordanti: “Abbiamo riconosciuto il fatto che tale approccio dovrebbe essere applicato da tutta la comunità internazionale. Purtroppo, il Gruppo internazionale di sostegno per la Siria dopo l’ultima riunione, in primavera, non è riuscito a far rispettare le decisioni adottate fino ad oggi. A maggio i nostri omologhi delle Nazioni Unite hanno cercato di riavviare il processo politico. Ma siamo giunti a un punto morto“.

Lavrov quindi osserva che la cooperazione tra i tre paesi riuniti oggi a Mosca “garantirà l’evacuazione dei civili e dei gruppi armati da Aleppo” che, si è augurato, “termini in uno o due giorni”. Il vertice trilaterale Mosca-Teheran-Ankara sulla crisi siriana si è concluso con una dichiarazione congiunta, in cui i tre Paesi hanno formalmente assunto l’impegno a favorire una soluzione per porre termine al conflitto.

Il nostro modello di cooperazione ha già condotto a un successo definitivo” ha detto il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, in linea con le parole di Lavrov. Tali “risultati positivi” a suo avviso si sono registrati finora ad Aleppo, ed è quindi arrivato il momento che le tre potenze estendano tale modalità di intervento anche in altre zone della Siria. Stando alla stampa russa, Cavusoglu ha inoltre insistito sulla necessità “di imporre un tregua in tutto il Paese arabo“.

Ha poi escluso la possibilità di coinvolgere il gruppo armato ribelle Jabat Al-Nusra oppure il gruppo Stato islamico al tavolo dei negoziati. Tra le altre priorità, il ministro Cavusoglu ha individuato la fornitura di aiuti umanitari a tutta la popolazione, senza alcuna distinzione. Quindi ha concluso: “la soluzione migliore per la Siria è quella militare, e dobbiamo lavorare su quella. Sono fiducioso sul fatto che l’incontro di oggi sarà cruciale per il futuro politico della Siria. Durante l’incontro dei ministri degli Esteri dei tre paesi se ne è svolto un altro parallelo tra quelli della Difesa. Qui il ministro iraniano Hossein Dehghan ha plaudito alla cooperazione tra Russia e Turchia in Siria.

di Alessandra Fabbretti

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