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Poletti si scusa: “Sto male, so di aver sbagliato”. I giovani replicano

Dopo le polemiche, arrivano le scuse del ministro Poletti

Pubblicato:20-12-2016 16:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:26

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ROMA – “A proposito di giovani che vanno all’estero mi sono espresso male e mi scuso con tutti. Quello che è successo mi fa stare veramente male, so di avere sbagliato”. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un video postato su Facebook, torna sulle sue parole di ieri relaitve ai giovani che lasciano l’Italia.

Io non ho mai pensato che sia un bene per l’Italia il fatto che ci siano dei giovani che se ne vanno. Io volevo solo sottolineare che qui ci sono dei giovani bravi, competenti, impegnati e a questi giovani bisogna dare questo riconoscimento. Quelli che vanno all’estero sono una risorsa importante e a tutti noi dobbiamo dare la possibilità di realizzare il loro futuro nel nostro paese oppure laddove li portano il loro percorso personale e professionale. Questo è il mio pensiero e mi dispiace non averlo presentato nella maniera giusta”, conclude.

Alcuni utenti replicano alle scuse di Giuliano Poletti pubblicate ieri su Facebook:


Alessandro Margelli – Che il suo pensiero era rivolto a coloro che sono costretti a rimanere e non per questo sono meno capaci e hanno meno diritti , era chiaro, purtroppo ha usato una frase che è stata , con opportunismo degno di migliori cause, usata per denigrare, come uso e consuetudine di molti. Lei ha fatto bene a chiarirsi e a scusarsi ma non servirà a soddisfare chi non cerca di capire ma solo di aggredire pretendendo dimissioni che non mi sembrano davvero opportune per una simile scivolata di forma ! Ha la mia fiducia , per quanto possa essere di poco peso !

Elisa Ramon – Interessante notare come il Ministro abbia trovato un secondo di tempo per ringraziare uno dei pochi commenti a suo favore, mentre non abbia trovato il tempo per discutere con tutti gli altri che sono intervenuti.

Ciulli-San Matsui Gioia fanelli. .. – senta qua: Laurea breve in ingegneria del suono, master in acustica presso l’universita di barcellona, torno in italia e mi dicono che nessuno to ha mai visto come lavori. .. Devi fare un altro Master (identico, solo a Pistoia ) alla fine del Master ( superato) alla provincia di livorno mi negano l’autorizzazione ad esercitare perché Non mi conosce nessuno!!!!! Sono Ripartito per la Spagna , dopo 1 mese lavoravo in una scuola costruendo studi.

Ileana Izzillo – Una figlia unica che a 18 anni ho incoraggiato ad andare a laurearsi all’estero. Si è laureata a Parigi e lì sta prendendo la specialistica in Psicologia Clinica. Non si risparmia e, da sola, è riuscita a farsi apprezzare nei luoghi che frequenta per studio e stage obbligatori e volontari (università, ospedali psichiatrici, centri semiresidenziali per psicotici) Nel frattempo lavora part time per avere una retribuzione alimentare (come dicono i francesi : per campare) ché noi non riusciremmo a mantenerla. Non tornerà. Perché lì qualche prospettiva si intravede. E ha detto, che se fosse il caso se ne andrebbe in Canada, lontano dall’Italia e dall’Europa. Poletti taccia perché le sue parole sono una vergogna.

Michele Sassano – Dal mezzogiorno d’Italia tutti siamo andati via, in pochi ci torneremo per le feste. Al contrario, i tanti giovani che hanno saputo scambiare voti nel modo opportuno, continuano a stare lì, nel benessere della corruzione, questo è un fatto reale, è la nostra quotidianità, ciò che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno che ci è concesso. Quali leggi ? Quale Jobs act ? Potranno mai migliorare questa situazione ? Quali scuse o quali affermazioni comode e scomode potranno mai cambiare la visione che un giovane meridionale ha della politica ?

Massimo Todisco – Grazie alla vostra politica sul lavoro che i giovani scappano dall Italia, e si ricordi che molti giovani italiani scappati dall Italia perché nel nostro paese non trovano lavoro o addirittura grazie alla vostra politica sul lavoro sono sotto pagati sono i migliori, vedi medici, ricercatori, anche solo semplici operai è normale se qui il lavoro non si trova sono costretti ad andare via e quello che si trova e sotto pagato grazie ministro tanto la sua poltrona non è stata toccata

Elena Battilana – Mi dispiace molto Ministro che le sue frasi vengano travisate e utilizzate dagli oppositori . Purtroppo dalla diatriba referendaria in poi ho notato che le cosiddette “bufale ” corrono veloci in rete e tutto quanto di buono si cerca di fare per il nostro paese viene vessato. Cerchi sempre di andare avanti nella sua attività per il bene comune di noi italiani senza demoralizzarsi per quello che sente e legge. La parte buona dell’Italia è con lei .

Giuseppe Di Gesù – Ma perchè con tutti i problemi che abbiamo in Italia, vi fossilizzate su una frase mal detto e peggio capita. Credo che il lavoro del Ministro Poletti stia dando i suoi frutti, lasciamolo lavorare ed evitate di strumentalizzare queste banalità. I problemi dell’Italia sono altri, #iostoconPoletti. Guardiamo avanti

Cecilia De Rosa – Salve ministro, penso che le scuse giustamente da lei pubblicate debbano essere solo il primo, obbligatorio, passo per farsi realmente perdonare, Il secondo ben più utile, consiste nel creare occupazione e cambiare l’ “in”utilità dei centri pubblici per l’impiego, che secondo i dati Eurostat del 2015 l’Italia arriva a posizionarsi penultima in Europa per la fiducia negli a uffici pubblici per l’impiego. Poi continui passo dopo passo, trovi soluzioni, faccia in modo che nessuna madre debba rimanere più senza figlio e nessun figlio debba vivere in un luogo che non gli appartiene, non gli piace, lontano dalla proprio famiglia e dagli amici di sempre.

Zeina Tagliani – Mi spiace ministro nessuna scusa potrà cancellare quello che ha detto. Credo che dovrebbe invece vergognarsi ! Come madre di due figli so quanto sarà difficile X me dar loro un futuro dignitoso nel loro paese e questo grazie a politici incompetenti come lei ! Credo che dovrebbe dimettersi e cercare lavoro magari pagato con i voucher che tanto va lodando !

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