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Umberto I, Alessio: “Modello per la professionalità” /VIDEO

"A giorni l'inaugurazione della toponomastica del Policlinico"

Pubblicato:20-12-2016 16:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:26

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ROMA – Far conoscere a tutti “quello che stiamo facendo all’Umberto I di Roma, a partire dalla riorganizzazione e dalla ristrutturazione, sottolineando le peculiarità di un grande ospedale”. Questo l’obiettivo dell’evento organizzato all’Antico circolo Tiro a volo dalla Fondazione Roma Europea, che ha avuto come protagonista il direttore generale del policlinico, Domenico Alessio, e che ha riconosciuto il suo lavoro alla guida della “più grande azienda ospedaliera d’Europa”. Presente all’evento anche il rettore dell’Università La Sapienza, Eugenio Gaudio. Nella sua relazione, il dirigente ha spiegato che l’Umberto I può essere “senza dubbio preso a modello dal punto di vista della professionalità interna. Ad esempio ci sono delle nicchie specialistiche uniche, e alcune specificità come l’elisoccorso neonatale e la ricerca sulle malattie rare.

Di contro, esistono dei problemi di comfort alberghiero”. Su questo tema, tuttavia, “stiamo portando avanti con determinazione alcuni miglioramenti, anche grazie allo stanziamento di risorse”. E se il Policlinico può legittimamente essere paragonato a una grande città per dimensioni e struttura, non è meno importante l’annunciato via libera alla presentazione della toponomastica che “verrà inaugurata entro la fine dell’anno dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti”: sarà intitolata ai “grandi nomi” che hanno fatto la storia della chirurgia italiana e che hanno operato all’interno dell’Umberto I, come “Valdoni, Condorelli, Stefanini”.


Alessio ha ricordato alcuni dei punti di forza che contraddistinguono il Policlinico, tra cui “la formazione del 10% di tutto il patrimonio nazionale dei medici e il 25% degli operatori sanitari, una mole enorme che garantisce la tutela della salute pubblica”. A proposito del personale, “in questi ultimi mesi grazie all’impegno della Regione e alla riduzione del deficit sanitario, si sta ora procedendo alla stabilizzazione dei precari che avevano contratti atipici”. Ma la “preziosa attività” del policlinico non si ferma a quella dei “pionieri”, come li chiama Alessio. “La nostra struttura è sempre protagonista con la realtà attuale e con le prospettive future”. Una realtà costituita da “200 accessi giornalieri al Pronto soccorso, un più 20% di trapianti di organi registrato negli ultimi anni che ci proiettano al primo posto nel Lazio e che dal 2011 ci rendono punto di riferimento per il Sud per il Centro nazionale trapianti”.


L’appuntamento dedicato ad Alessio e all’Umberto I si inserisce nella lista di incontri che la Fondazione Roma Europea, rappresentata per l’occasione dal professor Cesare San Mauro, organizza per diffondere l’operato dei personaggi di spicco, non solo della città. “Gli incontri hanno cadenza mensile e sono aperti ai prptagonisti della vita civile, politica, e non solo, del nostro Paese. In questo caso abbiamo discusso dell’Umberto I, un ospedale straordinariamente importante per la sua funzione, dove la ricerca e la didattica si incrociano con l’assistenza”.

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