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Ancora targhe alterne a Roma: limitazioni anche lunedì e martedì

Lunedì stop alle dispari, martedì si fermano le pari

Pubblicato:20-12-2015 12:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:44

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ROMA – Il Comune di Roma “rammenta che, a causa del persistere della presenza di agenti inquinanti nell’atmosfera, il Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha disposto per le giornate di lunedì 21 e martedì 22 dicembre la limitazione della circolazione a targhe alterne”.

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Lunedì 21 dicembre non possono circolare nella Fascia Verde auto e moto con l’ultima cifra della targa dispari, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Possono circolare, invece, le categorie di veicoli meno inquinanti: metano, gpl, ibride, Euro 6 e ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e motocicli quattro tempi Euro 3.


Martedì 22 dicembre non possono circolare nella Fascia Verde le auto e le moto con l’ultima cifra della targa pari, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Possono circolare le categorie di veicoli meno inquinanti: metano, gpl, ibride, Euro 6 e ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e motocicli quattro tempi Euro 3. Sempre nelle giornate di lunedì 21 e martedì 22 prosegue il blocco emergenziale, dalle 7.30 alle 20.30 all’interno della Fascia Verde, per i motoveicoli e ciclomotori a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi Euro 0 e Euro 1.

Inoltre, a tutela della salute, dal 15 dicembre è permanente il divieto di circolazione nella Fascia Verde degli autoveicoli che appartengono alle categorie Pre-Euro1 (cd Euro 0), mentre per gli autoveicoli appartenenti alle categorie Euro1 benzina e diesel e Euro2 diesel è stato disposto il blocco dal 15 dicembre 2015 al 31 marzo 2016. Il divieto, in entrambi i casi, è in vigore dal lunedì al venerdì esclusi sabato, domenica e festivi infrasettimanali, salvo situazioni emergenziali. E’ stato, infine, stabilito che sull’intero territorio comunale, nelle giornate di lunedì 21 e martedì 22, la temperatura per il riscaldamento di case e uffici non superi il valore massimo di 18 gradi (a eccezione di ospedali, cliniche, scuole e assimilabili) e venga ridotto da 12 a 8 il numero di ore di funzionamento degli impianti termici.

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