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di Giusy Mercadante e Salvo Cataldo
ROMA – Intimidazione in pieno stile Il Padrino per un imprenditore edile di Altofonte, nella zona di Poggio San Francesco, nel palermitano. L’uomo ha trovato la testa mozzata di un cavallo sul sedile di un escavatore. Nella pellicola di Francis Ford Coppola veniva lasciata nel letto. Chi ha commesso il fatto ha, poi, squartato una mucca gravida e lasciato il vitello sul grembo del bovino. Scene piene di orrore che l’imprenditore ha denunciato ai Carabinieri di Monreale che ora indagano per atto intimidatorio in stile mafioso. Prima di questa occasione, l’uomo non avrebbe mai ricevuto minacce.
L’amministrazione comunale di Altofonte ha espresso sdegno e solidarietà per l’imprenditore. Come riporta lasiciliaweb.it, la sindaca Angela De Luca ha dichiarato: “Sono rimasta pietrificata, non riesco a spiegarmi tanta barbarie. Desidero esprimere alla vittima, che rappresenta una delle ditte di fiducia del Comune, la mia totale solidarietà, quella della giunta, di tutta l’amministrazione comunale e pure del Consiglio comunale, a cominciare dal suo presidente Luciano Corsale. Solidarietà pure da tutte le imprese del territorio”.
“Tutta la nostra comunità – aggiunge– è fortemente turbata per un gesto che sembra farci tornare nel Medioevo, per i suoi metodi inaccettabili, fatti non da semplici criminali ma da veri e propri barbari. Mi affido alle forze dell’ordine che stanno lavorando e continueranno a lavorare per capire cosa è successo e per individuare gli autori di questo terribile gesto, messo in atto da gente che è stata capace di arrivare a tanto”.
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso “ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte”.
“Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto – ha affermato -. Questo atto di inaudita crudeltà rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità”.
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