‘A.C.A.B. La Serie’, Giallini e Giannini nella prima foto dal set

La serie, con la regia di Michele Alhaique, arriverà prossimamente su Netflix. Nel cast anche Valentina Bellè e Pierluigi Gigante

(Credits: Marco Ghidelli / Netflix)

ROMA – Sono iniziate le riprese di ‘A.C.A.B. La Serie’, il nuovo progetto seriale in 6 episodi prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – con la regia di Michele Alhaique (‘Non uccidere’, ‘Romulus’, ‘Bang Bang Baby’) e con protagonisti Marco Giallini, Adriano Giannini, Valentina Bellè, Pierluigi Gigante e Fabrizio Nardi.

In arrivo prossimamente solo su Netflix, la serie è ispirata all’omonimo libro di Carlo Bonini (edito in Italia da Giulio Einaudi Editore), adattato nel 2012 per il film ‘ACAB – All Cops Are Bastards’ di Stefano Sollima, che in questo nuovo progetto ricopre il ruolo di produttore esecutivo.

‘A.C.A.B. LA SERIE’, LA SINOSSI

Una notte di feroci scontri in Val di Susa. Una squadra del Reparto Mobile di Roma resta orfana del suo capo, che rimane gravemente ferito. Quella di Mazinga (Marco Giallini), Marta (Valentina Bellè) e Salvatore (Pierluigi Gigante, che ha debuttato nel film di Fabio Mollo ‘Nata per te’), però, non è una squadra come le altre, è Roma, che ai disordini ha imparato ad opporre metodi al limite e un affiatamento da tribù, quasi da famiglia. Una famiglia con cui dovrà fare i conti il nuovo comandante, Michele (Giannini), figlio invece della polizia riformista, per cui le squadre come quella sono il simbolo di una vecchia scuola, tutta da rifondare.

Come se non bastasse il caos che investe la nuova formazione nel momento di massima fragilità interna, si aggiunge quello dato da una nuova ondata di malcontento della gente verso le istituzioni. Un nuovo ‘autunno caldo’ contro cui proprio i nostri sono chiamati a schierarsi e in cui ogni protagonista è costretto a mettere in discussione il significato più profondo del proprio lavoro e della propria appartenenza alla squadra.

La serie è ideata da Carlo Bonini e Filippo Gravino e scritta da Filippo Gravino, Carlo Bonini, Elisa Dondi, Luca Giordano e Bernardo Pellegrini, con lo story editing di Filippo Gravino.