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Lavoro, Caridi (Inps) “Green Pass 50+, vera innovazione è interoperabilità tra Pa”

La piattaforma GreenPass50+ permette un servizio di verifica massiva del certificato verde nelle aziende sopra i 50 dipendenti

Pubblicato:20-11-2021 14:26
Ultimo aggiornamento:20-11-2021 14:26

green pass 50+
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ROMA – “La vera innovazione del servizio di GreenPass50+ è che riesce ad attuare l’interoperabilità tra le varie amministrazioni pubbliche ma garantisce una totale privacy sulle informazioni dei dipendenti perché l’Inps non trattiene alcun dato”. Vincenzo Caridi è il direttore centrale tecnologia, informatica e innovazione dell’Inps, ed è stato lui a guidare, con il suo team, la realizzazione della piattaforma GreenPass50+, un servizio di verifica massiva del certificato verde nelle aziende sopra i 50 dipendenti, che consente inoltre di associare a ciascun verificatore dell’azienda l’unità produttiva di riferimento. Un sistema per agevolare i controlli della certificazione in aziende che altrimenti avrebbero potuto avere disagi.    

ROMA – “L’Inps è stata chiamata a gestire questo servizio in forza di un decreto del Consiglio dei ministri- spiega Caridi all’agenzia Dire- GreenPass50+ prevede sistemi di verifica automatizzati per il controllo e l’ente mette a disposizione questa piattaforma sia per le aziende pubbliche, ma che non aderiscono a NoiPa, che private con oltre 50 dipendenti. Il 21 ottobre, dopo pochi giorni dall’emanazione del Dpcm, abbiamo dato la copertura del servizio pubblicando un messaggio per tutte le organizzazioni che volevano aderire. Il servizio prevede la fase di accreditamento, una fase di elaborazione automatica interna all’Inps e una fase di verifica che avviene tramite i verificatori, censiti in fase di accreditamento”.    

Caridi spiega nel dettaglio le fasi: “L’azienda tramite gli intermediari della propria azienda chiede un accreditamento; la fase di elaborazione prevede un aggiornamento ogni giorno dalle 20 alle 24 in cui elimina i dati che non deve trattenere e consulta il sistema del ministero della sanità per la verifica dei green pass. La terza fase è quella del verificatore che accede tramite Spid, Carta nazionale dei servizi, o carta d’identità elettronica e visualizza le aziende per le quali è stato accreditato; seleziona l’azienda e poi visualizza e seleziona i dipendenti per cui richiede la possibilità di verifica del possesso di green pass, sempre in relazione ai dipendenti presenti quel giorno in azienda”, precisa il direttore.    


Ma quante sono le aziende che hanno richiesto questo servizio? “La procedura e la piattaforma operano nel rispetto della privacy, senza creare criticità di accesso all’azienda stessa per altri servizi, anzi, proprio per evitarle ed ad oggi si sono accreditate oltre 6000 aziende– segnala Caridi- le quali hanno individuato oltre 15mila verificatori, e sono stati elaborati ogni giorno oltre 2 milioni di green pass”.    

L’evoluzione della piattaforma non si è fermata con il primo rilascio “sono state rilasciate pochi giorni fa due prossime evoluzioni del sistema- annuncia Caridi- la possibilità da parte del verificatore di selezionare massivamente i dipendenti presenti facendo l’upload del file predisposto dall’ufficio che gestisce le presenze in azienda, così da rendere ancora più facile il controllo del verificatore. Inoltre, ci sarà possibilità di far accedere l’azienda stessa ai log di verifica senza però avere accesso agli altri dati, che non sono consolidati”.    

Caridi parla infine di “modello virtuoso” e aggiunge: “Il decreto che ha previsto la piattaforma è del 12 ottobre, noi il 21 ottobre abbiamo comunicato la messa in servizio della piattaforma, grazie agli informatici dell’Inps, a Sogei, al ministero della Salute, e abbiamo potuto realizzare un esempio virtuoso per la PA”.

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