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A Ravenna un nuovo maxi-impianto Hera per i rifiuti speciali

Sottoscritto un accordo tra Eni ed Hera per un nuovo impianto che sorgerà in un’area industriale dismessa vicino al porto

Pubblicato:20-11-2020 12:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:36

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BOLOGNA – Un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti speciali, realizzato recuperando una porzione di un’area industriale dismessa vicino al porto di Ravenna. Un investimento di 20 milioni di euro complessivi, divisi a metà tra Hera ed Eni, che daranno vita a una nuova società paritetica per la costruzione e la gestione della piattaforma polifunzionale che, operativa tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, potrà trattare fino 60.000 tonnellate di rifiuti prodotti dalle imprese del territorio. È quanto prevede l’accordo tra Eni ed Hera, sottoscritto oggi attraverso le controllate Eni Rewind e Herambiente, alla presenza del sindaco di Ravenna, Michele De Pascale.

https://youtu.be/fDt1bRp_y6k

MASSIMIZZARE IL RECUPERO DI MATERIALI

Il progetto punta a supplire alla strutturale carenza di impianti per la gestione dei rifiuti speciali in Italia (spesso, infatti, gli scarti di produzione vanno all’estero) e, nello stesso tempo, a massimizzare il recupero di materiali ed energia. Nel 2021 le due società avvieranno l’iter autorizzativo per la realizzazione del progetto, che prevede il recupero e la trasformazione di una porzione del sito ‘Ponticelle’, vicino agli altri impianti Eni e al porto di Ravenna. I lavori dovrebbero iniziare alla fine dell’anno e terminare entro il 2022. A quel punto, l’impianto, in linea con le direttive europee del pacchetto ‘Economia circolare’, sarà dotato di tecnologie all’avanguardia per il pre-trattamento e il trattamento dei rifiuti speciali, con l’obiettivo di portare al recupero più materiale possibile.


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BONIFICA DI UN’AREA ABBANDONATA

Al suo interno lavorerà una trentina di persone, tra diretti e indiretti. Eni Rewind sarà responsabile del processo di approvvigionamento dei servizi di trattamento dei rifiuti solidi e liquidi, mentre a Herambiente toccherà la gestione operativa dell’impianto. “Si tratta di un accordo importante che sancisce la definitiva messa in sicurezza e bonifica di un’ex area industriale ormai abbandonata, dove verrà realizzato un progetto tecnologicamente avanzato“, sottolinea il sindaco di Ravenna. “Un intervento virtuoso che ci rende protagonisti sul tema dell’economia circolare, importante per lo sviluppo economico della città e che, dunque, sarà oggetto di approfondimento da parte del Consiglio comunale. Sul nostro territorio si concretizza oggi una prima fondamentale collaborazione tra due importanti gruppi industriali, che potra’ portare anche in futuro significativi benefici di crescita occupazionale ed economica per la comunità”, aggiunge De Pascale. “L’intesa con Herambiente integra e dà valore aggiunto al progetto Eni Ponticelle, che ha l’obiettivo di rigenerare un’area industriale secondo i principi dell’economia circolare.















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ENI REALIZZERÀ UN PARCO FOTOVOLTAICO

A Ponticelle stiamo completando gli interventi ambientali nell’area su cui nei prossimi mesi Eni realizzerà un parco fotovoltaico e un impianto di trattamento biologico dei terreni, con annesso laboratorio di analisi e ricerca”, conferma Paolo Grossi, amministratore delegato di Eni Rewind. “Ponticelle è un progetto emblematico del nostro modello operativo: sostenibile circolare e modulato a seguito di un confronto costruttivo con gli stakeholder del territorio”, rivendica Grossi.

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“Crescita e innovazione sono nel dna di Herambiente e l’alleanza con partner qualificati come Eni, di cui siamo orgogliosi, incontra perfettamente questi valori”, evidenzia Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente. “La nuova piattaforma, che andrà in sostituzione di quella esistente, integra e potenzia ulteriormente la già ricca dotazione impiantistica dedicata ai rifiuti prodotti dalle aziende e sposa perfettamente la nostra mission recentemente rinnovata: offrire soluzioni sostenibili e innovative alle aziende e alle comunità creando valore e nuove risorse”, conclude Ramonda.

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