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VIDEO ESCLUSIVO | Roma, case popolari in vendita a 30mila euro: ecco gli annunci ‘saltafila’ online

Sembra troppo facile, ma è così. Su un noto portale di acquisti e vendite, ecco spuntare un annuncio. In "vendita" alla cifra di 30mila euro c'è un appartamento.

Pubblicato:20-11-2018 16:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:48

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ROMA – Serve una casa popolare? A Roma per averla bastano circa 30mila euro e non occorre occupare o rivolgersi alla malavita, basta navigare su internet e dare un’occhiata ai siti di compravendita online. Con un po’ di attenzione, monitorando gli annunci per qualche tempo, ecco saltar fuori ‘l’affare’: una corsia preferenziale, che euro alla mano permette di scavalcare le oltre 10mila persone in attesa di una casa popolare.


Sembra troppo facile, ma è così. Su un noto portale di acquisti e vendite, ecco spuntare un annuncio. In “vendita” alla cifra di 30mila euro c’è un appartamento. Ci siamo finti un cittadino interessato e dopo avere mandato un messaggio al titolare dell’annuncio, ecco cosa abbiamo scoperto. Quando qualcuno risponde al messaggio si viene indirizzati su un numero di telefono a cui risponde quella che si autodefinisce la ‘proprietaria’.

Sarebbe meglio incontrarci per parlare dell’appartamento“, spiega subito, poi davanti ad un po’ di diffidenza il velo cala: “La casa è di un ente”. Parlando si scopre che la zona in cui si trova l’appartamento, di circa 50 metri quadrati, è Tor Bella Monaca e ‘l’ente’ in questione è in realtà il Comune di Roma. Alla domanda: “E’ una casa popolare?”, la risposta è: “Esatto. Capisci a me…”.

Ma come è possibile? Il trucco è presto svelato: “Si può fare perché- specifica la donna- sono assegnataria dell’appartamento. Non ci sono problemi”. Poi spiega meglio come ‘aggirare’ la regola: bisogna fingere di essere una coppia che convive. In pratica il subentrante cambiando la residenza va a risultare sullo stato di famiglia dell’assegnatario.

Poi “la casa va a nome tuo perché una volta che prendi la convivenza, io levo la mia e rimane la tua. Ovviamente al Comune, vai e dici: ‘Guarda quella persona che stava con me, purtroppo se n’è andata via’”. Come a dire: l’amore non può essere per sempre, ma la casa popolare sì.

Possibile? Davanti a qualche dubbio l’interlocutrice telefonica rimarca la valenza dell’affare: “Pagare 30 euro al mese è poco… Chi te la dà?”. L’affare sembra perfetto. Nemmeno la stretta sugli sgomberi sembra preoccupare la nostra interlocutrice: “Viene sgomberato chi occupa, chi non paga”, spiega l’assegnataria che lascia intendere che per chi convive e poi si lascia non ci sono problemi.
E poi aggiunge: “Ma che ti pensi che sei il primo?”. Una curiosità: “Perché lo faccio? Vado a vivere a Viterbo”.

Insomma l’affare è possibile. Occorre solo non pensarci troppo perchè “questa casa la vogliono in duecento”, specifica l’assegnataria che parla da proprietaria. Ed è facile crederle. L’annuncio dopo qualche giorno scompare. Forse qualcuno ha sborsato la somma. Ne restano altri: uno adesso sfacciatamente propone ‘Alloggio popolare ad Acilia’… prezzo 24mila euro.

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