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Tg Ambiente, edizione del 20 novembre 2018

Si parla di: La filiera virtuosa del gas naturale protagonista di Metanauto; Dramma al Parco d'Abruzzo: 3 orsi morti annegati

Pubblicato:20-11-2018 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:48
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LA FILIERA VIRTUOSA DEL GAS NATURALE PROTAGONISTA DI METANAUTO

Gas naturale, un’eccellenza italiana già disponibile e in grado di rappresentare una risposta immediata per una mobilità all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione. Su questi temi si è concentrata l’11esima edizione di Metanauto, l’evento che Federmetano, nel suo 70esimo anno di attività, ha dedicato agli operatori del settore e a chi vuole conoscere meglio le potenzialità offerte dal metano per i trasporti. Rappresentanti delle istituzioni, imprese ed esperti si sono dati appuntamento il 13 e 14 novembre al centro congressi Fico di Bologna per confrontarsi sulle novità proposte dalla filiera virtuosa del biometano tra incontri, tavole rotonde e case history di successo presentati in una due giorni, patrocinata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, dai ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, delle Politiche Agricole e dello Sviluppo economico, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna. Metano liquido (Lng) e biometano liquido sono le nuove declinazioni del gas naturale per autotrazione che indicheranno i canali di sviluppo e utilizzo di questo vettore energetico. Un comparto vivace, che nel primo quadrimestre del 2018 ha registrato un +25% nelle immatricolazioni dei veicoli a metano, oltre l’80% dei quali a metano liquido.


DRAMMA AL PARCO D’ABRUZZO, 3 ORSI MORTI ANNEGATI

Dramma nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Tre orsi marsicani, due cuccioli e una femmina di dieci anni, sono stati trovati morti in una vasca per la raccolta dell’acqua nella Zona di Protezione esterna del Parco. I tre orsi presumibilmente vi sono caduti senza poi riuscire a uscirne. “La vasca, nella quale erano già morti altri due orsi nel 2010, si trova su una proprietà privata- segnalano dal parco- e gli interventi di messa in sicurezza realizzati dai proprietari, con il supporto del Corpo Forestale dello Stato nel 2012, non erano più adeguati a garantire la sicurezza di uomini e animali”. “Siamo di fronte a una perdita gravissima per l’esigua popolazione di orsi marsicani– dice il presidente del Parco Antonio Carrara- che rischia di vanificare i tanti sforzi compiuti quotidianamente per ridurre la mortalità e per avere un numero di femmine riproduttive più alto”.

FUSIONE NUCLEARE, ENEA: RUOLO PROTAGONISTA ITALIA

Completato in Giappone l’assemblaggio del sistema magnetico toroidale del reattore sperimentale a fusione nucleare JT-60SA, il ‘cuore’ dell’impianto. La macchina è pronta grazie alla fornitura di 20 bobine magnetiche altamente tecnologiche, 10 delle quali realizzate in Italia. La fusione nucleare è l’energia che tiene acceso il sole e le stelle senza produrre scorie, e ci sono anche buoni affari: supera già il miliardo il valore delle commesse per le aziende italiane interessate dal progetto. Al Centro Ricerche Enea di Frascati, vicino Roma, sarà realizzato a breve il polo scientifico-tecnologico Divertor Tokamak Test (Dtt), uno tra i progetti più avanzati al mondo nel campo della ricerca sulla fusione nucleare. La fusione “è una scommessa importante per l’industria italiana, per le sue ricadute industriali e scientifiche”, dice Federico Testa, presidente Enea.

A ROMA SONO A RISCHIO ESONDAZIONE 250MILA PERSONE

Circa 250mila persone che vivono e lavorano in 1.135 ettari di territorio urbano a Roma sono a rischio alluvioni ed esondazioni, la più elevata esposizione d’Europa. Così il primo Rapporto sullo stato del bacino del Tevere. Un dato preoccupante che fa il paio con gli 890 beni culturali a rischio nel bacino, concentrati soprattutto nel centro di Roma e i 27.8 miliardi di danno atteso se si dovesse replicare la piena dell’alluvione disastroso del 17 dicembre 1937, quando il Tevere raggiunse quasi 17 metri di altezza e una portata di 2.900 metri cubi al secondo con danni enormi in città. A Roma ci sono zone che vanno in forte difficoltà anche solo per un acquazzone, un sistema fognario inefficiente, la scarsa manutenzione dei tombini, le cattive condizioni di canali, fossi e sistemi di scolo tributari del Tevere e dell’Aniene.

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