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Manovra, Camusso: “Non ha un’idea di paese, il giudizio non cambia”

La manovra gialloverde "è perennemente in contraddizione: siamo al blocco degli investimenti in essere, senza previsione di investimenti"

Pubblicato:20-11-2018 13:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:48
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ROMA – Una manovra di Governo carente e inadeguata, la definivano il 22 ottobre i sindacati. Un mese dopo il giudizio è immutato? “Sì, perché il nostro è un giudizio sull’impostazione, non si tratta di qualche piccola variabile. È una manovra che non ha un’idea di quale Paese voglia nel futuro, di quali siano gli investimenti, non si capisce davvero che profilo vogliano dare”. Parola della segretaria Cgil Susanna Camusso, che ne parla oggi a Bologna a margine dei lavori del 12esimo congresso della Cgil Emilia-Romagna.

Dunque, continua Camusso, la manovra gialloverde “è perennemente in contraddizione: siamo al blocco degli investimenti in essere, senza previsione di investimenti. Questo cambia il segno del possibile giudizio, anche rispetto al rapporto dell’Europa: una cosa è contestare i numeri europei in ragione del fatto che bisogna fare una politica espansiva, e dire che l’austerità non ha funzionato. Altro- obietta Camusso- è aprire un contenzioso senza avere un’idea di politica espansiva”.


REDDITO CITTADINANZA. CAMUSSO: PER ORA NON SI CAPISCE COSA SIA

“Il reddito di cittadinanza per il momento non ci capisce che cos’è però non ci pare che sia orientato a costruire la risposta vera, che è quella della creazione di lavoro e degli investimenti”. Così Susanna Camusso, segretaria generale Cgil, critica di nuovo la manovra gialloverde.

Interpellata a margine del congresso della Cgil Emilia-Romagna, Camusso rimarca parlando di “manovra inadeguata, non ci sono gli investimenti e non c’è una prospettiva di Paese”.

Inoltre, continua la segretaria uscente Cgil, “quota 100 è tutta da studiare e comunque parla a una sola parte del mondo del lavoro, premesso che non conoscendo la norma bisogna essere molto prudenti”.

MANOVRA. CAMUSSO: SPREAD AUMENTATO? DISTANZA DA EUROPA NON AIUTA

Lo spread, prima di scendere un po’ verso la tarda mattinata, è aumentato oltre i 330 punti base? La distanza dall’Europa del Governo non aiuta. Lo dice la segretaria Cgil Susanna Camusso, intervenendo a margine del 12esimo congresso della Cgil Emilia-Romagna.

“I rischi- osserva Camusso- credo che siano noti a tutti: sono rischi finanziari, rischi per il sistema di credito delle persone e dei suoi costi, e c’è un maggiore costo del debito pubblico, di nuovo. Bisogna vedere se c’è una convenienza, un ritorno per il Paese da una scelta di questo tipo, oppure se non c’è: non penso che l’Europa- puntualizza la segretaria Cgil- abbia fatto tutto il possibile per costruire un’intesa, mi pare però evidente che il nostro Governo stia giocando una partita di distanza dall’Europa medesima che non è utile”.

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