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Referendum, Landini: “Democrazia in pericolo se arriva il Trump di turno”

"Non dico che non si debba cambiare nulla, il problema è il senso generale di quello che viene fuori" sostiene il segretario della Fiom

Pubblicato:20-11-2016 16:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:19

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M. Landini

M. Landini

ROMA – La riforma costituzionale “riduce gli spazi di democrazia a partire dai cittadini e accentra troppo i poteri sul governo. Non sto dicendo che Renzi è problema della democrazia, ma io non voglio correre il rischio che arrivi il Trump di turno“. Lo afferma il segretario della Fiom, Maurizio Landini, nel corso del confronto con il presidente del Consiglio Matteo Renzi a In mezz’ora su Raitre, sottolineando il combinato disposto tra riforme istituzionali e legge elettorale. “Io vorrei sapere prima di votare sì o no chi elegge il Senato, c’è il ballo la sovranità popolare e a me sta a cuore”. Il numero uno delle Tute blu non pensa che “non si debba cambiare nulla, il problema è il senso generale di quello che viene fuori. Su alcune cose sono d’accordo, i titoli vanno bene, il problema è lo svolgimento”.

C’è “un vizio d’origine, non c’è preclusione e pregiudizio da parte della Cgil ma non c’è stata possibilità di discutere. Poi se mi si dice ‘o sì o no’ allora faccio un bilancio generale”. Landini parla di “una situazione sociale difficilissima, mai vista. Trovo sbagliato- sottolinea- che non ci si ponga il problema di come unire il paese, bisogna ascoltarsi. Non si può dire ‘se ho la maggioranza faccio quello che mi pare‘, anche perchè non vorrei che dopo gli acrobati arrivino i clown…”. Landini conclude con una stoccata a Renzi: “Per quello che ho visto in questi anni sereno non ci sto e voglio rivendicare il diritto di sapere”.

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